Ritagliarsi il tempo.
Un imperativo.
Diversi gli elementi a colpirmi, degli indiani d’America o una coincidenza temporale sorprendente, ma malgrado questo la vera “bomba” arriva mentre sto per uscire ed é di tutt’altro genere.
Persino la buona santa Clara, intravista poco prima sembra rimanere spiacevolmente colpita.
Un imperativo.
E in questo ci riesco bene, anche a costo di avere la siepe più malcurata del vicinato. Mi programmo quindi 3 giorni a Pavia con l’obiettivo primario la visita sulla battaglia di Pavia 1525 con punto apice la visione dei 7 arazzi fatti venire appositamente da Capodimonte per l’anniversario.
Trovo però il tempo per inserire nel fitto programma la visita numerosi luoghi di interessi nella perla lombarda. Il primo di questi é la chiesa di Santa Maria del Carmine (che descriverò nello specifico in un altra occasione)
Trovo però il tempo per inserire nel fitto programma la visita numerosi luoghi di interessi nella perla lombarda. Il primo di questi é la chiesa di Santa Maria del Carmine (che descriverò nello specifico in un altra occasione)
Diversi gli elementi a colpirmi, degli indiani d’America o una coincidenza temporale sorprendente, ma malgrado questo la vera “bomba” arriva mentre sto per uscire ed é di tutt’altro genere.
Persino la buona santa Clara, intravista poco prima sembra rimanere spiacevolmente colpita.
Santa Clara sembra quasi rivoltarsi nella tomba, o meglio girarsi nella teca alla vista della sacrilega presenza nella chiesa si Santa Maria del Carmine a Pavia
Veniamo al punto: una signora si aggira beatamente col suo gesto amico a quattro zampe per la chiesa.Questo nonostante la presenza del custode con il quale addirittura la signora conserva amabilmente
L'espressione "fortunato come un cane in chiesa" non è un modo di dire comune; la frase più diffusa è "sfortunato come un cane in chiesa". Questo detto deriva dal fatto che in passato i cani non erano ammessi nei luoghi di culto, e chi entrava con uno era destinato a essere scacciato e maltrattato, rendendolo quindi molto sfortunato in quel contesto.
Con questo non stiamo dicendo che i cani possano entrare durante le funzioni, poichè ogni chiesa può adottare un proprio regolamento interno, disponendo o meno l'accesso degli animali nel luogo di culto.
E' il parroco che decide chi può entrare, l'importante è che il divieto, nel caso ci fosse, sia segnalato all'esterno in maniera chiara (il divieto non vale per i cani accompagnatori di non vedenti secondo la legge n. 60 del 2006).
Nel caso di cerimonie particolari, come matrimoni o funerali, è possibile richiedere al parroco la possibilità di far partecipare anche gli animali, è ormai consuetudine far portare le fedi agli sposi dal cane di famiglia.
Certo la faccenda da buon ateo non mi turba particolarmente ma capisco che per un credente la situazione potrebbe essere diversa.
Nel mio cassetto ove conservo le memorie ho un paio di elementi alla voce “cane + chiesa” che all'improvviso riemergono
Modo di dire dialetto di Airolo
Furtünó mé n čégn in gésa: fortunato come può essere un cane che compare in chiesa durante una funzione.Questo avvalora la tesi del “non piacere” nel condividere luoghi di preghiera con quadrupedi, anche se si tratta del più fedele amico dell’uomo.
Di tutt’altra opinione il secondo punto di vista che ripropongo
Il tempio di Lione
Questo dipinto è una delle rare testimonianze visive dei primi giorni della Riforma in Francia. È la più antica rappresentazione di un tempio protestante. Si differenzia fondamentalmente dagli edifici cattolici.Il Tempio di Lione chiamato Paradiso
Jean Périssin - 1565 - Olio su tela
I cani sono una caratteristica regolare delle incisioni protestanti. Il migliore amico dell'uomo è presente nel dipinto del Tempio del Paradiso esposto al MIR. Si pensa che il cane simboleggi la fedeltà, un valore cardinale della Riforma, ma la sua presenza nel Tempio potrebbe anche indicare che la Chiesa, sotto il governo protestante, è stata desantificata, poiché questo animale era spesso associato all'impurità.
La legge
Ma alla fine cosa dice la legge?
Il diritto canonico, costituito dalle norme giuridiche formulate dalla Chiesa cattolica, che regolano le attività dei fedeli e delle strutture ecclesiastiche nel mondo, non si pronuncia in merito nè vietando, ma neppure autorizzando l'accesso dei cani in chiesa.Con questo non stiamo dicendo che i cani possano entrare durante le funzioni, poichè ogni chiesa può adottare un proprio regolamento interno, disponendo o meno l'accesso degli animali nel luogo di culto.
E' il parroco che decide chi può entrare, l'importante è che il divieto, nel caso ci fosse, sia segnalato all'esterno in maniera chiara (il divieto non vale per i cani accompagnatori di non vedenti secondo la legge n. 60 del 2006).
Nel caso di cerimonie particolari, come matrimoni o funerali, è possibile richiedere al parroco la possibilità di far partecipare anche gli animali, è ormai consuetudine far portare le fedi agli sposi dal cane di famiglia.
Non c'é mai pace






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