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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Winterthur!

Mentirei se non dicessi che la prima cosa a colpirmi girovagando nella settima città di Svizzera non sono stati i draghi che fungono da pluviali sulle torre campanarie di Winterthur In realtà nella cittadina zurighese c'era già stato parecchi anni fa, e per diverse ore! Ma diversi anni fa gli interessi erano altri, mi trovavo con un collega in un stranissimo e per nulla scontato giro della Svizzera che ci portò a passare una notte a Winterthur. Non ci allontanammo mai dal bar della stazione, che scoprimmo essere aperto 24/24 . 7/7 tranne per la mattina di Natale Ad anni di distanza mi fiondo nella città vecchia, che scoprirò 'presto essere racchiusa in due vie principali con alcune vie perpendicolari ad esse degne di nota. Il passato é ancora percepibile ma meno di cittadine molto più piccole come Bienne che é però "meglio conservata" Parte alta della fontana della giustizia sulla via principale (via del mercato) Parte bassa della fontana La città vecchia La città vec

La sedia stercoraria

I Musei Vaticani sono sicuramente tra i contenitori d’arte più magnifici al mondo, ma alcune delle sue stanze sono meno conosciute o meno accessibili. È questo il caso del Gabinetto delle Maschere, “creato” dall’architetto Alessandro Dori nel 1771 riadattando una stanza della torre del palazzetto di Innocenzo VIII a sede espositiva. Al suo interno si conserva una delle famose sedie stercorarie dei papi, simbolo del rituale di incoronazione di un nuovo papa soppresso solo nel 1513 da papa Leone X. Si racconta come esauriti tutti i riti nella Basilica Vaticana, il papa doveva recarsi a San Giovanni per essere incoronato e ricevere le insegne del potere papale: le chiavi della Basilica, dei Palazzi Lateranensi e la ferula papale. Dentro la Basilica vi era una sedia bianca e altre due di porfido si trovavano nel portico della Scala Santa, una di esse era forata al centro e proprio per questo denominata “stercoraria” .  Il neo papa prima si sedeva sul trono della Basilica, poi sospeso per l

Crocifissione casalinga svizzera

Dopo la parte uno propongo un ulteriore episodio di presenza del maligno in una casa nel canton Zurigo ad inizio XIX secolo.  L'amata ignoranza regala sempre succulente pagine su cui non sappiamo se ridere o piangere. In particolare, a proposito del ridere, l'episodio qui narrato mi rammenta il famigerato " crocifisso in sala mensa " di fantozziana memoria.  Paolo Villaggio cavalca un umore nero completamente anacronistico facendoci sorridere su eventi estremamente drammatici. Se però compiamo un viaggio nel tempo, esulandoci completamente dalla pellicola del comico genovese le reazioni passano dalla risata allo sbigottimento ed incredulità. Il sangue è stato versato in nome di Dio Nel 1823, un gruppo di credenti presi da un'isteria religiosa uccisero due donne. Il bagno di sangue di Wildensbuch continua a sconvolgere ancora oggi. Incisione della crocifissione di Margaretha Peter. Johannes Peter, un agricoltore aveva allevato i suoi figli da solo dal 1806, un fig

Incredibili e meravigliose

Epoche. Ogni epoca ha le sue belle e brutte gatte da pelare. Baby boomer, figli dei fiori, paninari, emo, insomma per tutti i gusti. Il bello di questi movimenti é che sono tutti di passaggio, che cambiano, nascono e si eclissano con il cambia epoca. Inutile quindi scagliarsi o affezionarsi troppo a loro, sono semplicemente di passaggio come ogni cosa durante le nostre umili esistenze. Vale comunque gettare un occhio su un particolarissimo movimento nato in un altrettanto particolarissimo momento: é appena finito uno dei più terribili periodi in Francia: quello del terrore dove in un crescendo esponenziale di ghigliottinati quotidiani il sistema inevitabilmente collassa. La morte dell'incorruttibile Robespierre ha dato improvvisamente fine ad un capitolo di grande oppressione per lasciarcene immediatamente fiorire uno altrettanto estremo e bizzarro, e forse non poteva che essere altrimenti: ecco quindi gli incredibili e le meravigliose Mentre la testa di Robespierre sta ancora rot

I rimedi del Petrarca - 66. La bella moglie

In un epoca come la nostra assistiamo al processo dove apparire, soprattutto aiutati dalle nuove tecnologie e dai nuovi social media, sta diventando più importante di come ragioniamo.  Mia nonna mi diceva spesso " ti é bé majan giü poc da la beleza " (guadagnerai ben poco con la bellezza). In realtà non so se avesse ragione, parallelamente mi torna in mente la vecchia impiegata al chiosco che con amarezza mi ricorda che " se l'avessi usata meglio ora non sarei qui a gelare dal freddo e a vender schedine a pensionati " Di alcune cose sono certo, la bellezza non é per sempre, le orecchie e il naso sono due parti del corpo che crescono senza sosta, e così come loro altre parti del corpo inevitabilmente cambiano: le rughe si fanno spazio, il corpo subisce la forza di gravità e inizia un inesorabile discesa verso il pavimento; nel frattempo nuovi giovani saranno li pronti a soffiarci lo scettro di chi si sente sulla cresta dell'onda, come é giusto che sia. Da qua

La diattriba sul piacere sessuale

 Ad oggi la risposta é scontata, e sembra assurdo non lo sia dalla notte dei tempi. Tra i piaceri della vita (oltre al classico panino al salame) non si può non annoverare l'orgasmo. Hoi sempre invidiato i maiali per una cosa: la durata del loro orgasmo che dura per ben trenta minuti. In preda a questa sensazione si potrebbero fare quelle operazione che tanto ci deprimono: lavare i piatti e pagare le fatture. Sotto l'effetto dell'orgasmo risulterebbe tutto più superabile. In passato però la questione era tutt'altro che scontata. Partiamo da alcune constatazioni Una sola carne Secondo l'insegnamento di Sant'Agostino, uno dei Padri della Chiesa, il corpo è considerato la sede del desiderio a seguito del peccato originale. Al momento della Caduta dell'uomo, Eva cede alla tentazione di assaggiare il frutto proibito. Lei stessa diventa cosi simbolo della donna peccaminosa e il corpo femminile nudo o parzialmente esposto diventa la personificazione della lussuria.