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Le due vie

Il bianco e il nero, il bene e il male. Come se queste due fazioni fossero così nettamente divise, da una frontiera ben distinta. All'Henkermuseum (si ancora lui) trovo il modo di fare queste riflessioni; il fatto di aver trovato il dipinto "die zwei Wege" mi fa pensare che il curatre abbia voluto farci passare un messaggio, o quantomeno portarci ad un momento di raccoglimento filosofico.

Die zwei Wege (le due vie)

Il motivo dei due sentieri è molto antico e si ritrova già nella mitologia greca. Ha quindi una lunga tradizione anche nella storia dell'arte. 

Die zwei Wege di Fridolin Leiber

Il dipinto può essere interpretato empiricamente come "l'operosità sobria porta alla prosperità e a una vecchiaia onorata, l'ubriachezza porta alla disgregazione della famiglia e alla prigione."

Il manifesto é palesemente propagandistico e tendenziale, infatti non sono previsti passaggi trasversali da destra a sinistra o da sinistra a destra; una volta imboccata la strada sbagliata non cé più modo di rientrare nei ranghi e contrariamente uno che é ligio in tenera età resterà di animo buono per l'eternità. Scagli la prima pietra chi nel XXesimo secono in gioventù non é mai passato nell'immagine in alto a destra, ma questo non vuol forzatamente dire che poi si picchierà la compagna, un immagine vetusta e assai limitata. 

Andando poi a scartabellare si internet trovo un dipinto dello stesso tipo ma più articolato

Der breite und der schmale Weg (la via larga e quella stretta)

L'immagine devozionale della via larga e stretta era molto diffusa nel Pietismo del Württemberg. Serviva come modello per la vita e l'azione cristiana. La versione più nota del motivo è stata pubblicata a Stoccarda nel 1867. Da allora, l'immagine ha ricevuto numerose nuove edizioni. Ha lasciato il segno in molte persone durante l'infanzia. Alcuni ne furono spaventati. Altri lo ricordano con affetto perché vi si potevano scoprire molte cose.Serviva come modello per la vita e l'azione cristiana. La versione più nota del motivo è stata pubblicata a Stoccarda nel 1867. Da allora, l'immagine ha ricevuto numerose nuove edizioni. Ha lasciato il segno in molte persone durante l'infanzia. Alcuni ne furono spaventati. Altri lo ricordano con affetto perché vi si potevano scoprire molte cose.

Le varie edizioni

Nel 1867 fu pubblicata una versione olandese. Il missionario inglese Gawin Kirkham (1830-1892) la scoprì ad Amsterdam nel 1868. Ne fece dipingere un poster di grande formato. Come predicatore della London Open Air Mission, la utilizzò da allora nelle sue crociate. Queste lo portarono in tutti i continenti. Dal 1883/86 ha offerto una stampa inglese dell'immagine.

La versione inglese della stampa (1883).La versione originale fu dipinta da Charlotte Reihlen (1805-1868) e pubblicata nel 1867.

La versione tedesca del 1921 presentava ancora alcune peculiarità rispetto a quella inglese. Dal 1960 era allineata alla versione inglese. Dal 1974, la croce fu raffigurata senza il crocifisso, perché i rigorosi calvinisti se ne erano offesi. Nel 1989, il triangolo con l'occhio di Dio è stato cancellato dal cielo; alcuni lo avevano scambiato per un simbolo massonico. Nel 2010 l'immagine era ancora in vendita.

L'immagine

In primo piano c'è un muro con due cancelli. La porta di sinistra è spalancata. A destra si vede un passaggio stretto e basso. Dietro di esso, due sentieri salgono verso l'alto quasi per tutta l'immagine. Il sentiero a sinistra è ampio e quasi diritto, sale dolcemente ed è ben frequentato. Il sentiero a destra è stretto e ripido, con molti gradini e curve; su di esso si vedono solo poche persone.

Davanti al muro, un indicatore indica le due direzioni possibili: da un lato "morte e dannazione", dall'altro "vita e beatitudine".

A sinistra, il sentiero passa davanti alla locanda, al teatro e alla bisca. Alla fine conduce a una tempesta di fuoco in cui la città di Babilonia crolla. A destra, il sentiero si snoda tra il Crocifisso e la chiesa, passando per la scuola domenicale, il centro di soccorso per bambini e la casa delle diaconesse. Sopra un sentiero di montagna, alla fine brilla la Gerusalemme celeste. Tra i due sentieri si trova un burrone che si approfondisce gradualmente. Sopra di esso, da destra, c'è un arcobaleno.

L'intero quadro è disseminato di tante piccole scene, ognuna delle quali è accompagnata da un passo della Bibbia. Spesso i versetti della Bibbia sono scritti accanto ad essi. A sinistra della bandiera della locanda, si legge "Senso del mondo", e la locanda del giardino con gli allegri festaioli vi appartiene. Le trasgressioni individuali alla legge e i vizi sono raffigurati sull'ampio sentiero. Nella chiesa a destra, invece, si vede la comunione servita e sul sentiero stretto si vedono le "opere di misericordia" (secondo Matteo 25,34-40).

Tutti coloro che guardano l'immagine si vedono confrontati con la decisione di come vogliono condurre la propria vita. Le persone nella parte anteriore dell'immagine si trovano di fronte alla stessa decisione. A sinistra c'è un esplicito "benvenuto". Il predicatore a destra indica la strada giusta. È così che si attua la parola di Gesù, Matteo 7:13-14:

"Entrate per la porta stretta.
Perché la porta è larga e la via è larga e conduce alla distruzione,
e molti sono quelli che entrano per essa.
Quanto è stretta la porta e quanto è angusta la via che conduce alla vita,
e pochi sono quelli che la trovano!"

I due ponti

I due ponti che attraversano il burrone sul retro sono stati interpretati in modo diverso. Nella versione originale di Charlotte Reihlen, non c'è nessuno su di essi. La scrittrice pensava al pericolo di cadere dal carro. È così che viene visto anche nella versione tedesca del 1921. Al contrario, la versione olandese del 1867 mostrava già il Figliol Prodigo sul ponte, che tornava dal padre sulla destra. A questa seguì la versione inglese e, dal 1960, anche quella tedesca. In un caso, il ponte serve da monito, nell'altro da invito, come sottolinea la scena della missione al popolo.

Vangelo secondo Luca 15:20 NR06
Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò

Il treno della domenica


La ferrovia alla fine dell'ampio sentiero, poco prima del fuoco del giudizio, è enigmatica. Mostra forse l'ostilità dei circoli pietisti nei confronti della tecnologia e del progresso? La "Dichiarazione" di Charlotte Reihlen riconosce che la ferrovia è "di per sé un'invenzione buona e utile". D'altra parte, ha avuto "molti peccati nella sua scia, ad esempio la profanazione della domenica, ecc. Di conseguenza, sulle immagini inglesi accanto al treno è scritto "Sunday Train". Ma a quanto pare c'è qualcos'altro in mente. Il treno passa proprio dietro una scena di guerra, e davanti a esso un uomo guida tre schiavi, che nella versione originale sono disegnati come neri. Forse questo riflette la storia dell'epoca. Durante la guerra civile americana (1861-65), ci fu una lotta per la liberazione degli schiavi. Lì negli Stati Uniti, e ora nella Guerra del 1866, l'uso strategico delle ferrovie decise per la prima volta la vittoria e la sconfitta.

Qui il dipinto versione inglese zommabile: print; popular print | British Museum

Versione recenti

L'immagine è stata liberamente adattata per le missioni in India o in Cina, ad esempio. Nel periodo successivo al 1968, il dualismo apocalittico è stato satireggiato e messo in relazione con la contrapposizione tra comunismo e capitalismo; al posto delle parole bibliche, l'immagine è stata completata con citazioni di Karl Marx. 

Nel 2003 è apparsa una versione moderna in cui gli aerei si schiantano contro i grattacieli di New York
(noto con una certa curiosità due freschi sposi che escono dalla chiesa nella parte "cattiva" del dipinto)

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