Passa ai contenuti principali

Gli insegnamenti della regina Kunti (parte prima)

Lugano domenica 14 aprile 2024. All’esposizione di palazzo Conza mi si para dinnanzi un baldanzoso giovanotto a bloccarmi la via. É sorridente e ancora prima che me ne rendo in conto mi trovo a sfogliare tre libri che il mio simpatico interlocutore mi ha abilmente messo in mano: “sono tutti tuoi, puoi fare una libera offera se vuoi”.

Chi avrebbe la faccia tosta di dire grazie e andarsene intascandosi i tre libretti senza mettere mano al portafoglio? Probabilmente nessuno, io men che meno. Dopo una rapida occhiata scelgo uno dei tre libretti, quello che mi sembra “più succoso”, giro il libro e elargisco presso a poco il valore indicato

Già mentre risalgo verso a casa in treno inizio a sfogliarlo.

Il trafiletto sull’interno della copertina recita: 

Le preghiere della regina Kunti si compongono di soli ventisei versi eppure sono ritenute un capolavoro di filosofia, teologia e letteratura.

Il presente libro racchiude questi versi sublimi oltre al commento illuminante di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupãda, maestro spirituale fondatore dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna, autorità riconosciuta in tema di letteratura e filosofia vedica, e guida spirituale dei nostri tempi.

Oltre al commento originale, il libro include spiegazioni fornite dall'autore in un'interessante serie di conferenze, nelle quali egli analizzò gli stessi versi in modo più elaborato, spiegandoli ulteriormente.

Questa pubblicazione della Bhaktivedanta Book Trust rappresenta un prezioso arricchimento per la libreria di coloro che cercano una comprensione più profonda dei misteri della vita.

Scritta da un uomo di grande devozione e cultura, offrirà al lettore una guida sicura sul sentiero universale che conduce alla vera saggezza e all'illuminazione spirituale.

Le parole utilizzate sono importanti, parole grosse, mi aspetto uno sconvolgimento della mia vita, dai toni usati nulla sarà come prima. L’ostentazione di tanta sicurezza invece di ammagliarmi mi scatena un senso critico con cui mi avvicino al testo. Sono un super ateo ma questo non mi ha mai impedito di ficcare il naso in casa d’altri alla ricerca di qualche buona dritta, la regina Kunti con il suo interprete dal nome impronunciabile non sono da meno. 

Mi permetto di riportare i passaggi dell’opera che più mi hanno colpito evidenziandoli di blu da qui in avanti, questo per evitare un fastidioso color rosso di memorie totalitarie sinistroidi che tanto urtano la regina (e in realtà anche il sottoscritto) in un succosissimo passaggio che riporto 

Voglio subito rimarcare che malgrado questa dottrina, come quasi tutte quelle da me visionate ad oggi, predica la povertà assoluta ma poi gli stessi personaggi al vertice razzolano tutt’altro. Ad esempio il signor “ Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupãda” non predica da un eremo immerso nel nulla mentre si nutre dei pochi frutti che regala la terra, e nemmeno da una più confortevole ma pur sempre umile Niderbipp, ma a più riprese sottolinea di essersi comunque scelto l’umile città di Los Angeles per una guida sicura sul sentiero universale che conduce alla vera saggezza e all'illuminazione spirituale.

“…. Per spiegare questo concetto possiamo fare un esempio: a Los Angeles, dove mi trovo ora…”

“…. Quando la mattina di buon ora andiamo a passeggiare sulla spiaggia di Los Angeles….”


Chi di noi non passeggia di buon ora sulla spiaggia di Los Angeles? Forse solo il Dalai Lama e Madre Teresa di Calcutta. Questi passaggi sembrano più voler ostentare la moderna residenza di Sua Divina Grazia bla bla bla (SDG da qui in avanti). Roba in perfetta sintonia da social “ammirate tutti che bella la mia vita” insomma.

-100 punti di base

Eppure aveva iniziato bene

I primi chiari concetti partono dal capitolo 4 e fanno ben sperare in un opera illuminante

Il mondo materiale è pieno d'ignoranza e il nostro sforzo deve mirare a liberarci da tale ignoranza.

Perché dovremmo lavorare giorno e notte come bestie da soma? Che razza di vita è? No. Non è vita. 
Ma come risolvo il problema economico?
La risposta è che la felicità inerente allo sviluppo economico si manifesterà automaticamente nel corso del tempo. 

Secondo il nostro karma, la vita ci riserva una parte di gioia e una parte di dolore, ed entrambi vengono senza bisogno di cercarli. 
Il solo cambiamento che possiamo attuare è liberarci dalla condizione materiale. 
Secondo il karma, a volte nasciamo sui pianeti superiori come esseri celesti (deva) e a volte come cani e gatti, o vermi negli escrementi.


Il piacere fisico è un'illusione.
Crediamo di godere, ma non è vero, perché ha una durata limitata nel tempo. Ognuno di noi può constatare che il piacere materiale prima o poi finisce, mentre il piacere spirituale non finisce, ma si espande eternamente.

Due parole sul protagonista

Ci sono divinità e divinità, per Krsna si sono fatte le cose in ordine, oltre che essere stato un bricconcello in gioventù (una temporanea al Rietberg a Zurigo mi ha messo faccia a faccia con lui, post a seguire) é anche carico di fascino, un belloccio, poi, come direbbe mia nonna "stüpit l'é mia" e come se non bastasse suona il piffero e fa un sacco di altre cose che lo rendono irresistibile (ad esempio mangiare la terra). 

Yasodãmãta e Nanda Maharaja, la madre e il padre di Krsna, Lo amano come un figlio. Perfino gli alberi, l'acqua, i fiori, le mucche e i vitelli sono innamorati di Lui.

Anche nella Sua infanzia Krsna sembrava giocare come un bambino qualsiasi, ma quando Sua madre, Yasodã, volle vedere se aveva mangiato della terra, Krsna le mostrò nella bocca tutti gli universi. Sticazzi!

Krsna non viene per capriccio, ha un grande piano, altrimenti perché dovrebbe venire quaggiù?

Alcolismo malcelato

Forse per attingere ad un pubblico più vasto, forse perché é l'unico credo che non bacchetta i bevitori, la frase finale é emblematica perché più che a tollerare sembra incitare all'uso di alcolici

Non è difficile ricordare Krsna. "Sono il sapore dei liquidi." Bevendo l'acqua possiamo dunque ricordarci di Lui. Anche chi beve del liquore pensando, "Il sapore di questa bevanda è Krsna," un giorno potrà diventare un grande santo. Posso quindi incoraggiare anche i bevitori a diventare coscienti di Krsna... (e gli altri a maggior ragione), perché Krsna dice: "Sono il sapore dei liquidi." 

Di solito, in questo contesto "liquidi" viene tradotto con "acqua", ma anche i liquori sono liquidi, una mistura di zucchero e melassa o qualche altra combinazione fermentata e distillata. Ovviamente, berli non fa bene, perché sono intossicanti.

Anche se in un certo senso non esiste nulla che sia cattivo in sé, i liquori non sono benefici perché producono effetti negativi. In America, per esempio, non mancano gli alcolizzati, ce ne sono moltissimi e io posso rivolgermi a uno di loro dicendo: "Quando bevi del vino, per favore, ricorda che il sapore di ciò che bevi è Krsna. Comincia semplicemente così e un giorno diventerai una persona santa, cosciente di Krsna."

Quindi lo slogan di fondo si può riassumere in "bevi del vino finché non diventerai una persona santa"
Il men che si possa dire di questo slogan é che sia originale

Se non é su una bottiglia alcoolica non é un vero Dio

Import export e altre forme di risparmio

Mucche, orologi, banche formaggio, cioccolato, per che altro può essere ricordata la Svizzera?
Siete sicuri che siano questi i prodotti tipici che tengono a galla la nostra economia? 

Se Krsna lo desidera, ci sarà grande abbondanza. L' America, per esempio, abbonda di tutto il necessario, a differenza di altri Paesi. Quando sono andato in Svizzera ho visto che là devono importare quasi tutto e che la neve è tra le poche cose che non bisogna importare. Tutto è soggetto al controllo di Krsna. Chi diventa devoto otterrà cibo in abbondanza, ma chi non lo diventa sarà coperto di neve. 

Da questa ultima frase si deduce facilmente che gi svizzeri non sono devoti e che se anche comunque lo fossero / lo diventerebbero non servirebbe ad un beneamato in quanto la neve continuerà a cadere copiosa

Sono solito dire che "prima di andare sulla luna andavano risolti problemi sulla terra come quello delle merendine che non cadono dai Selecta o gli anelli delle scatole del tonne che rimangono in mano. Krisna non va così nel dettaglio ma in un certo senso guarda nella mia stessa direzione

Il tentativo di raggiungere la Luna è un altro spreco di energia, perché, pur supponendo di riuscire nell'impresa, non sarà certo il fatto di arrivare sulla Luna a risolvere i problemi della vita

La mano della figlia

"Dare in sposa la propria figlia" può rilevarsi operazione non priva di preoccupazioni, specialmente per chi é padre di una femmina capisce ancora meglio. Se l'erede ha la testa sulle spalle e riesce a discernere un buon uomo da uno cattivo senza farsi abbagliare da muscolature / tatuaggi e fedina penale sporca ci sono buone possibilità che si piazzi bene, ma in caso contrario...A quanto pare anche i seguaci di Krishna si ponevano il problema ed in caso dubbio escogitarono un ottimo stratagemma 

A quel tempo una principessa dotata di grandi qualità sceglieva il marito in una cerimonia detta svayamvara. Oggi, in Occidente, è consuetudine per qualsiasi ragazza scegliersi il marito che preferisce, anche se ciò non è sempre positivo, mentre in passato solo una ragazza dotata di qualità straordinarie aveva la possibilità di scegliersi un marito degno, seppure a determinate condizioni. 

Il padre di Draupadi, per esempio, aveva appeso un pesce al soffitto e aveva stabilito che per poter sposare sua figlia, i pretendenti dovevano colpire con una freccia l'occhio del pesce senza guardarlo direttamente, bensì mirando al suo riflesso, visibile in un recipiente d'acqua sul pavimento.

Altro punto sorprendente riportato dal gran Vizir, pardon, da SDG é inerente la nudità ostentata virtualmente e meno; anche in questo casò Sua Divinità Grazia mi trova d'accordo

Vedere le donne nude e oggi quest'abitudine è di gran moda. Secondo la cultura vedica, una donna può mostrarsi nuda solo a suo marito, perciò gli uomini che in quel grande raduno desiderarono vedere Draupadi nuda erano tutti furfanti.

Quando i Kuru cercarono di strappare il sãri a Draupadi, Krsna lo allungò sempre di più, affinché non riuscissero a trovarne la fine.

Mentalità da cane

La maniera in cui viene affrontata la vita dopo la morte (ma c'é una religione che non crede che tutto si fermi con la morte?) é degna di nota. Il valore del "qui e ora" viene ridimensionato.

Supponiamo che ora io stia bene e il mio corpo sia in buona salute, arriverà comunque il momento della morte e poi ci sarà una nuova nascita. Se dopo aver lasciato questo corpo dovessi assumere quello di un cane o di un gatto, che senso avrebbe il mio attuale benessere? 

La morte è certa e dopo la morte bisogna accettare per forza un altro corpo. Oggi posso anche godere di una vita comoda, ma se coltivo una mentalità da cane, forse nella prossima vita avrò il corpo di un cane. Che valore ha dunque la situazione confortevole in cui mi trovo? Vivrò nel benessere per venti, trenta, cinquanta o cent'anni al massimo, ma se quando lascerò il corpo la mia mentalità mi farà diventare un gatto, un cane o un topo, a che cosa mi saranno servite le comodità? La gente non ci pensa.

No, effettivamente non ci penso...

Chi é meglio? Dio o i comunisti?

Senza ombra di dubbio uno dei passaggi più succosi di questa prima parte, roba da far impallidire gli scenggiatori di Don Camillo e Peppone.

I fautori del regime (comunisti) andavano nei villaggi per fare propaganda e chiedevano alla gente di recarsi in chiesa a pregare per il pane. Come al solito, le persone innocenti dicevano, "Signore, dacci il nostro pane quotidiano", ma una volta uscite dalla chiesa si sentivano domandare: "Avete ricevuto il pane?" Quando rispondevano di no, i comunisti replicavano: "Va bene, ora chiedetelo a noi." E la gente diceva: "Amici comunisti, dateci il pane!" Ovviamente, gli amici comunisti avevano portato camion pieni di pane: "Prendetene pure quanto ne volete! Allora, chi è meglio? Dio o i comunisti?" Ingenuamente, le persone rispondevano: "Siete meglio voi!"

Un brahmana invece, essendo intelligente, avrebbe immediatamente replicato: "Diteci da dove proviene questo pane, mascalzoni! Voi non potete fabbricare il pane! Non avete fatto altro che prendere il frumento che Dio vi ha dato e l'avete trasformato, ma questo non significa che l'avete creato voi!"
Il fatto di trasformare una sostanza in un'altra non ci rende proprietari del prodotto finale. Se per esempio dò a un falegname del legno, gli arnesi e un compenso, e lui costruisce un bell'armadio, chi sarà il proprietario dell'armadio, il falegname o io che gli ho fornito il materiale? Il falegname non può dire: "Ho trasformato quel legno in un bell'armadio, perciò l'armadio è mio." Dovremmo dunque dire agli atei: "Canaglie, chi vi ha fornito gli ingredienti del vostro pane?"

Humor molto sottile

Sri Caitanya evitò con la massima serietà la compagnia femminile e anche durante la Sua vita di famiglia non scherzò mai con le donne. Solo una volta pronunciò una frase scherzosa riferendoSi a Sua moglie, Visnupriya. Fu quando Sacimatã, Sua madre, stava cercando qualcosa ed Egli le disse ridendo:
"Forse l'ha presa tua nuora."
 
In tutta la Sua vita queste poche parole sono l'unico esempio di scherzo riferito a una donna.

Evidentemente, mi sfugge qualcosa...

Morale molto sottile

La storia di Abramo che fu fermato all'ultimo secondo prima di scannare il figlio Isacco, simpatico stratagemma dell'altissimo per verificare la fedeltà verso di lui é solo una delle versioni che attualmente girano in chissà quante sacre scritture.

Nel nostro libricino la mattanza viene portata a termine, così da soddisfare gli amanti di melodrammi e soap opera livello extreme

Mentre suo padre veniva ucciso, Prahlada osservava la scena senza protestare. 
E forse un gesto morale? A chi piacerebbe assistere all'uccisione del proprio padre? Chi non protesterebbe? Nessuno approverebbe un comportamento simile, né direbbe che si tratta di un gesto morale. Eppure è un fatto realmente accaduto. 

Inoltre, Prahlada offrì una ghirlanda di fiori all'uccisore. "Signore," disse, "Ti prego, accetta questa ghirlanda. Hai ucciso mio padre e sei molto buono." 

Questa situazione va compresa dal punto di vista spirituale. Se nostro padre venisse aggredito e non fossimo in grado di proteggerlo, grideremmo per chiedere aiuto, ma poiché il padre di Prahlada era stato ucciso da Nrsimhadeva, una manitestazione di Krsna, il figlio preparò una ghirlanda da offrire all'uccisore e dopo la morte di suo padre disse: "Mio Signore, ora che grazie a Te mio padre è morto, tutti sono felici.

Ridere o piangere? Qui i vecchi avrebbero fatto alla vecchia maniera, due ben assestati ceffoni per far rinsavire il giovine

Il governatore e il prigioniero

Devo riconoscere che questo libricino permette di poter pensare fuori dagli schemi, un po' come quiz dalla soluzione apparentemente impossibile che però quando viene rilevata si sente quel "ooooooo" (nel senso di "ooooo che cagata), di delusione in sottofondo. Nel caso specifico la domanda é: può un prigioniero essere un governatore allo stesso tempo?

A volte il governatore di uno Stato va a visitare la prigione. Poiché riceve regolari rapporti dal sovrintendente della prigione, non ha bisogno di andarci di persona, ma può comunque decidere di farlo. Questo suo atto può quindi essere definito un divertimento, perché è volontario. Il fatto che egli si rechi in visita alla prigione non lo assoggetta alle sue regole, ma un detenuto sciocco potrebbe pensare: "Anche il governatore è in prigione, allora siamo uguali. Anch'io sono un governatore." Solo i mascalzoni hanno pensieri del genere.

16'000 ragazze per me possono bastare

In un mondo occidentale una é fin che troppo, per i musulmani ce ne sono 7 ad aspettarci nell'aldilà (sudore freddo). Krsna invece fa le cose in grande, bel 16'000. Quindi se non trovate la dolce metà la possibilità che sia stato Krsna a rubarvela é alta.

Il piffero fa sempre la sua porca figura, 
se poi a suonarlo é quel bell'imbusto di Krsna, apriti cielo!

Quando le sedicimila fanciulle rapite da Bhaumasura Lo implorarono di salvarle, Krsna raggiunse il palazzo del re malvagio, lo uccise e liberò tutte le prigioniere. Secondo la norma vedica, le ragazze non devono trascorrere fuori casa neanche una sola notte, altrimenti non troveranno più un solo uomo disposto a sposarle; quindi, appena Krsna disse alle fanciulle, "Ora potete tranquillamente tornare a casa, dalle vostre famiglie," esse replicarono: "Signore, che ne sarà di noi se torniamo a casa? Nessuno ci vorrà sposare, perché siamo state rapite da quest'uomo." Krsna ribatté: "Allora che cosa volete fare?" Le ragazze conclusero: "Vogliamo sposare Te." E Krsna, nella Sua bontà, le accettò tutte.

Ora, quando Krna portò le sedicimila fanciulle nella Sua città, non è che ognuna di loro dovette aspettare sedicimila notti prima d'incontrarLo. Egli Si espanse in sedicimila forme, costrui sedicimila palazzi e in ogni palazzo visse con una delle Sue mogli. 

Gli sciocchi non sono in grado di capire e criticano Krsna accusandoLo di lussuria, perché ha voluto sposare sedicimila donne. Ma anche se Dio è lussurioso, lo è in modo illimitato! Perché solo sedicimila? Avrebbe potuto sposarne sedici milioni e non raggiungere il limite della Sua perfezione.

Commenti

Post popolari in questo blog

Baden

Dovessi fare una breve descrizione di Baden da dilettante e politicamente non corretto direi che Baden é la classica cittadina dell'altopiano che: qualche capanna, poi l'arrivo dei Romani, che quelli bene o male sono arrivati ovunque, specialmente in corrispondenza di un punto strategicamente rilevante importante o con risorse interessanti.  La scoperta delle sorgenti termali da parte dei romani ha inciso non poco su questa cittadina che divenne il centro dei grandi meeting e forum del tempo. La presenza delle terme non é sicuramente casuale, visto che i grandi Signori si devono riunire che ne dite se organizzarlo in un posto in cui c'é già qualcosa di bello? Tipo delle terme? La coppa di Caspar Falk é un ottima prova Nel 1592, questa coppa fu consegnata a Caspar Falck, il custode dei bagni della pensione Hinterhof, dagli inviati confederati della Tagsatzung (Dieta).  Lo sappiamo grazie all'ampia simbologia presente sulla coppa. Caspar Falck era ben collegato con gli ar

Mostruosità al palazzo San Francesco di Domodossola

Più volte capita che nello stesso museo siano integrati diverse sottospecie di musei, così che il visitatore si ritrova a visitare sezioni che non é solito affrontare. I musei naturalistici li visito più che altro quando mia figlia é con me, perché gli animali destano sempre un certo interesse nei giovinastri. Se poi vengono esposti " mostruosità " ecco che la parte morbosa dell'adulto entra inevitabilmente in gioco.  Alcuni di essi sono presenti al Palazzo San Francesco di Domodossola Essendo che non sono un appassionato sfegatato non vado nemmeno ad eseguire chissà quale ricerca per trovare il nome latino o altro delle bestie esposte, fate un po' come a scuola: accontentatevi delle figure La collezione teriologica La maggior parte della Collezione Teriologica del Museo, 68 animali appartenenti alla fauna locale, è costituita da reperti provenienti da vari donatori ossolani, tra cui il cavalier Dell'Angelo. Sono presenti anche 20 reperti dell'America del Sud

Non dire gatto se non ce l'hai nel piatto

Più volte in paese ho sentito storielle di cameriere sibilare un beffardo " miao miao " mentre portavano via i piatti ormai vuotati dai tavoli. Leggende? Forse. Ma si sa che anche le storie più inverosimili (e questa non lo é) hanno un fondo di verità. Oltre alle storielle mi si diceva che erano i gatti selvatici, o almeno, quelli che vivevano nelle fattorie a finire nel piatto, non sicuramente quelli cresciuti a schifosissimi Breakis! Non lo nego: a oggi non posso escludere di non aver mai mangiato carne di gatto. La carne di gatto é molto simile a quello del coniglio e ci vuole occhio e palato fino per non confonderla, degli ossicini diversi nelle due specie potrebbero aiutare nell'impresa.  Quanto basta per partire in un microviaggio alla ricerca di chiarire questa usanza apparentemente ancora in voga.  Cane e gatto  La Svizzera è stata presentata su un media internazionale come una nazione di amanti di cani e gatti - nel senso di: Questi animali hanno un sapore partic

Zeughaus di Soletta

Il Zeughaus di Soletta é stato uno dei miei primi musei ad essere stato visitato. La statua sulla fontana di San Maurizio davanti al Zeughaus  Zeughaus significa arsenale, e infatti di vero e proprio arsenale si tratta, il numero di armi, ma soprattutto armature al suo interno é semplicemente impressionante. Bello per un colpo d'occhio generale e per gli amanti delle armature. Per tutti gli altri gli occhi sono ben aperte alla ricerca di qualche chicca tra quintali di ferro battuto La raccolta del Museo Altes Zeughaus raccoglie principalmente oggetti militari di provenienza solettese e oggetti militari legati alla storia di Soletta e datati dal Medioevo al 1874 Armatura a perdita d'occhio nel salone principale Scorcio all'interno dell'arsenale Meglio iniziare presto Oltre a frequentare l'università e le corti principesche, il servizio militare faceva parte della formazione dei figli dei patrizi. L'armatura di questo bambino era probabilmente un regalo di un padr

Design svizzero

L'anno scorso ho visitato la triennale di Milano (post in elaborazione), un museo che tra le altre cose ospita una grande parte dedicata al design.  Come ogni paese che si rispetti anche la Svizzera ha la sua storia nel design e di conseguenza un museo che la rappresenti. Si tratta appunto del  Museum für Gestaltung Zürich. Più volte ho sorriso girando tra le vetrine o aprendo i cassetti: come si vuol dire oggi "molti ricordi sono stati sbloccati", ricordi di odori, di guasti, di anni 80, gli anni quelli belli. Winerli in lattina - Fuori dal mio tempo Design fantasioso e audace A primo colpo d'occhio penso di ritrovarmi faccia a faccia con la versione definitiva dell'inerruttore di casa, quello ancora del 1900 e voltati indietro, quello ceramicoso, e infatti vado poco distante Campanello da tavolo con figura femminile, ca 1900 - Peter Tereszczuk Funzionale Quello che non bisogna mai perdere d'occhio in un oggetto é la sua funzionalità: quando la si pone come

L’emigrazione nelle valli ambrosiane

Non ce ne sono tantissime, ma quando viene organizzata una conferenza sulla storia delle nostre vallate faccio il possibile per partecipare. A quella sulle emigrazioni dalle valle ambrosiane giungo appena in tempo e trovo la saletta delle conferenze del Museo di Leventina molto affollata. Giusto il tempo di trovare una sedie in seconda fila e la conferenza inizia.     La compagnia Correcco-Bivio assicurava viaggi in tutto il mondo e con una traversata dice in sei giorni cui celerissimi vapori postali Emigrazione e immigrazione In realtà non si trattava solo di emigrazione, la trasversalità da montagna a montagna faceva sì che ci fossero delle famiglie che partivano dai comuni in altitudine per andare a lavorare nelle città d'Italia e contemporaneamente in questi comuni arrivavano persone da fuori a fare il boscaiolo , per esempio nel mendrisiotto arrivano dalla Val d'Antrona, dalla val Brembana, oppure spostamenti trasversali da valle a valle: dalla val Verzasca si spostavano

Piccolo manuale museale e affini

 Intro Questa piccola guida ai musei e affini non era programmata e nemmeno un obiettivo dichiarato. È nata con le esperienze accumulate nel vario girovagare per musei, monumenti vicoli più e meno grandi. Piccole accortezze, da applicare con lo scopo di migliorare qualitativamente le giornate dedicate alla visita di qualsiasi tipo di oggetto culturalmente rilevante. "L'opera" é in continuo aggiornamento, una versione finale sarà in coincidenza con la mia dipartita. La vergine di Norimberga presente nel museo del castello di Kyburg;  trattasi di un falso acquistato nei secoli passati dai proprietari del castello per sorprende e intrattenere gli ospiti  La Vergine di Norimberga, spacciata come uno strumento di tortura medievale, è in realtà un prodotto del XIX secolo, un’epoca in cui l’Europa era affascinata da una visione romantica e distorta del Medioevo. Questa riscoperta del Medioevo non era basata su una comprensione storica accurata, ma piuttosto su una visione teatra

11 loghi medievali

Come sarebbero stati i loghi dei brand popolari se fossero esistiti nel Medioevo da Ilya Stallone (perché ogni tanto é giusto non essere troppo seri)

Duelli bizzarri nel libro della scherma di Soletta

Al Zeughaus di Soletta trovo in vendita un libricino con diverse immagini di combattimenti 1 vs. 1. Alcune di queste immagini le avevo viste poco tempo fa al museo nazionale di Zurigo nell'ambito della mostra sui corpi nel medioevo Il libro della scherma di Soletta - Museo nazionale di Zurigo Il libricino é in vendita alla modicissima cifra di 5.-, e malgrado sia in tedesco decido di acquistarlo L'origine Nel patrimonio della Biblioteca Centrale di Soletta c'è un libro sui combattimenti e la scherma che non ha ancora ricevuto l'attenzione che merita. Mostra scene di battaglia con disegni ad acquerello a penna e inchiostro. Non c'è testo. Ci sono ancora tracce della foliazione originale. Nel XVI secolo fu sostituita dalla numerazione delle immagini. Si può notare che i singoli fogli sono andati persi. Delle 62 foglie originali con 120 illustrazioni, sono sopravvissute 30 foglie con 57 illustrazioni . Sono rilegati in pelle marrone scuro su copertine di legno. La rile