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Visualizzazione dei post da 2025

X files parte 8

Via all’ottava parte di fatti più o meno insoliti successi nel nostro cantone. In maniera in più per conoscere il Ticino e soprattutto i ticinesi. Tra i vari episodi noto con piacere che non sono l’unico ad addormentarmi sul treno trasformando un semplice trasferimento in una più o meno grande Odissea. Comodità tra i caduti Il 22 aprile 1921, un grande annuncio sul «Corriere del Ticino» offriva, per 137 franchi, con partenza da Basilea, «un'intera giornata sui campi di battaglia di Verdun in comoda automobile, pernottamento, pranzo e colazione di prima classe, vino, caffè e mancie». Oro nel sacchetto Il 16 febbraio 1909 si svolsero a Faido i funerali di Ermenegildo Franceschetti, un «contadino tirolese, sessantenne, da oltre 30 anni domiciliato in quel borgo». Lo si credeva, data la sua «esistenza di povero bracciante», completamente privo di mezzi, ma coloro che ne prepararono la salma gli «trovarono nascosto tra le gambe un sacchetto contenente franchi 415 in monete d'oro e d...

Petrarca - 90 - Il fastidio per le piccole cose

Fastidi grassi. Per eliminarli nulla di più efficace di problemi veri, giusto per rendersi conto per "quanto poco" ci si stava lamentando fino ad un istante prima dell'insorgere di problemi grossi.  Petrarca, come sempre , crea un dialogo tra dolore e ragione e si diverte a rispondere colpo su colpo ai piagnistei del dolore. Non si può fare a meno che ammirare questo personaggio, che tra le varie risposte ne snocciola alcune ancora valide oggi Il fastidio per le piccole cose Dolore: Non sopporto il rumore della città. Ragione: Allora ti piacerà la tranquillità della campagna e del bosco. Ma se non puoi scappare, prova a ignorare il rumore. Dolore : Sono stufo delle persone che litigano. Ragione : Finché li ascolterai, non troverai pace! Dolore : Sono oppresso dal rumore delle persone. Ragione: Allora non ascoltarli! Quasi tutto ciò che dicono le persone comuni è futile o sbagliato. Se non puoi sfuggire al loro rumore e alle loro chiacchiere confuse, ascoltale come il mu...

Il ponte di Pavia e i suoi dintorni

Il ponte coperto é é simbolo della cittadina lombarda, quindi scontata una puntatina sullo stesso. Lo programmo subito il primo giorno, come tappa finale dopo aver scorrazzato per il dedalo di viuzze della cittadina lombarda. La prima inquadratura non é la classica, la faccio con Pavia alle spalle guardando verso Borgo Ticino, l'eleganza del ponte invece é protagonista, da qualsiasi angolazione lo si guardi fa la sua porca figura. I basamenti degli archi sembrano danzare sulla superficie del fiume Ticino, mentre la copertura, voluta dal Visconti, é quella marcia in più che rende un opera architettonica un opera d'arte. Il ponte romano Già in epoca romana, nell'antica città di Ticinum, era presente un primo ponte che collegava le due rive del fiume all'altezza del moderno Ponte Coperto. Di questo ponte rimane, facilmente visibile nei periodi di magra, la base di un pilone centrale. La direzione del pilone, leggermente disassata rispetto a quelli dei ponti medievale e mod...

Ci becchiamo in gipsoteca

Il bello della vita é rimanere piacevolmente sorpresi. Par facilitare l'operazione é consigliabile non farsi troppe aspettative. Così facendo anche piccole presenze, che per qualcuno sono del tutto insignificanti, possono trasformarsi un una vera e propria sorpresa. Al castello Visconteo di Pavia sono giunto principalmente per i sette arazzi della battaglia del 1525 , evidentemente questo non mi impedisce di visitare e curiosare in ogni pertugio aperto al pubblico. È con la consueta leggerezza che mi infilo nel reparto di antichità e archeologia, materie, escluso gli antichi romani, a me piuttosto fredde: vasi e vasetti non mi suscitano particolari emozioni. Diverso il discorso quando si parla di statue e busti. Quelli che mi si parano davanti una delle sale meglio allestite incuriosiscono.  Forse una delle più belle sale del castello Visconteo di Pavia. Le vetrine sapientemente messe a convergere verso i tre busti sullo sfondo sono una scenografia attentamente studiata  Impos...

Pavia 1525 - Il Parco Vernavola e il castello di Mirabello

Non é da tutti essere così appassionati di sperare che ci sia la nebbia di primo mattino. Il motivo? Proprio quella sensazione di immersione, di transazione temporale completa che si prova non solo recandosi direttamente sui luoghi teatri di vicende storiche, ma se possibile nelle stesse condizioni, stagionali e metereologiche comprese. E poco importa se nel frattempo lo sfondo é cambiato nel tempo, si tratta pur sempre di QUEL posto, più di così, più che quello che propone il presente non é fattibile. Il resto lo fa l'immaginazione supportata da cronache storiche. A dare ulteriore fascino alla battaglia di Pavia del 1525 é l’ubicazione della stessa; all’interno di un parco, ad una riserva di caccia per i nobili. Questo luogo che originariamente é un luogo di svago e piacere si trasforma luogo di morte e sofferenza. Il contrasto é forte e aggiunge un ulteriore nota di unicità del momento che mi appresto a vivere.  Così mentre pian piano sollevo la tapparella del B&B in cui all...

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