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Qualche appunto sul mondo della TECHNO

La techno é un genere di musica che mai mi ha veramente coinvolto. Sono sempre stato un amante di quello che ruotava attorno ad una chitarra, distorta o meno: Pink Floyd, Led Zeppelin, Queen, U2, Oasis, Nirvana, Foo Fighters, Smashing Pumpkins per fare alcuni nomi. Se poi andiamo a prendere gli estremi direi che posso variare dai Sepultura ai Prodigy, ecco questi ultimi potrebbero quasi far parte del mondo techno che come qualsiasi altro genere musicale contiene centinaia di sottofamiglie.

Ad ogni buon conto il fenomeno mi ha colpito marginalmente, la musica techno ho sempre trovato si abbina bene in una particolare occasione: mentre si viaggia di notte in autostrada, con le luci degli altri veicoli si amalgama alla perfezione. Di conseguenza anche tutto il costume e le abitudini ad esso legato mi hanno solo sfiorato.

Il museo nazionale di Zurigo da la possibilità di immergersi in questo mondo relativamente nuovo nato a Detroit alla fine del secolo scorso. Mosso dalla mia implacabile curiosità decido di farci una puntatina, chissà non scopra qualcosa di interessante...
Riporto qui le cose che mi hanno suscitato maggiormente attenzione e ilarità.

Ingresso alla mostra temporanea sulla TECHNO al museo nazionale di Zurigo

Un paio di manifesti

Tra vicini meno ci si sente... 
meglio ci si capisce
Il 20 giugno 2014, la città di Ginevra ha presentato la sua nuova politica notturna. 
Nella vignetta si fa riferimento ai club e discoteche dove la musica techno impazza

Aperto fino alle 2 significa
rumore fino malle 3
NO all'estensione dell'orario di polizia
Comitato d'azione contro le discoteche di Zurigo

Unicorni

L'unicorno «Maude» è il protagonista di una serie di party al Cabaret e al Cha Cha Cha. 
Ad ogni festa viene nascosto e deve essere ritrovato. L'unicorno determina anche motto e abbi-gliamento, come nel 2012: «Un unicorno vede stelline» - Dress code stelle.
Decorazione a forma di unicorno, Zurigo, 2010. Fabienne
Zurschmitten

La testa di unicorno funge sia da lampada che da cannone spara coriandoli. Realizzata attraverso una raccolta fondi, è utilizzata durante una festa a tema unicorno al club Friedas Büxe
di Zurigo.
Cannone spara coriandoll, Zurigo, 2014. Costruzione: Matthias Blatter
Privatsammlung Nathalle Brunner, Astrid Egle, Manuel Lamora

Blotter art

L'allucinogeno LSD ha un effetto alterante sulla percezione che è apprezzato in molte culture musicali e giovanili, anche nei rave. La sostanza sintetica viene spesso applicata su carta assorbente e venduta in quadratini, chiamati «feltri» o «trips).

All'inizio della sua storia l'LSD veniva commercializzato e consumato (prevalentemente negli Stati Uniti) in forma liquida versato su zollette di zucchero, o in capsule, o compresso in pasticche. In seguito alla messa al bando dell'allucinogeno su tutto il territorio americano (iniziata nel 1966 in California) l'uso della carta assorbente decorata divenne un modo per favorirne la diffusione clandestina, in virtù del peso e delle dimensioni estremamente ridotti e dell'aspetto innocuo.

I fogli di LSD, detti blotter, sono spesso stampati con motivi psichedelici e fantastici.

Blotter LSD, motivo, ragazza con rospa, non datato Pharmazeutisches Kontrollabor, Kanton Bern. Bern

La Blotter art è una forma d'arte figurativa che ha raggiunto l'apice della sua diffusione negli anni settanta del XX secolo, consistente nella realizzazione di immagini stampate serialmente su fogli perforati di carta assorbente intrisa di LSD in soluzione liquida. Questa pratica guadagnò popolarità in seguito a una serie di fattori, fra cui la progressiva messa al bando degli allucinogeni in tutto l'Occidente a partire dalla fine degli anni sessanta. Uno degli impulsi che favorì la propagazione di questa forma d'espressione fu infatti anche la necessità di aiutare il consumatore a identificare il dosaggio, il produttore o il lotto di LSD tramite un logo rinnovabile e immediatamente riconoscibile, anche se non sono mancati esempi di blotter art praticata su fogli di normale carta assorbente, ovvero realizzata e pensata al di fuori dell'ambito del consumo di stupefacenti.

Gli effetti dell'LSD vengono scoperti nel 1943 dal chimico svizzero Albert Hofmann, che sintetizza la sostanza dal fungo della segale cornuta. Le sue esperienze personali con I'LSD, come quella in cui va in bicicletta, diventano famose e costituiscono un motivo ricorrente sui blotter.
Blotter LSD, In Memorial of Albert Hoffmann, non datato
Pharmazeutisches Kontrolllabor, Kanton Bern, Bern

I personaggi dei cartoni animati e dei fumetti sono stati soggetti costantemente attinti in tutta la storia di questa forma d'espressione. I primi furono Felix the Cat, Mighty Mouse, Pippo, Topolino (nei panni dell'apprendista stregone di Fantasia), e lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie.Anche in questo caso le scelte seguivano le mode dell'epoca, e coerentemente i soggetti successivi diventarono Bart Simpson, Beavis e Butt-Head, personaggi di South Park e SpongeBob. Uno studio americano del 1991 (di The Army Lawyer) rilevò che sui francobolli di acido dell'epoca erano impressi prevalentemente i disegni della mascotte dei cereali da colazione Lucky Charms, ma che Topolino restava un classico ricorrente. Il ritratto in stile psichedelico di Homer Simpson del pittore Randall Roberts fu un altro logo molto popolare sui fogli in produzione nel 2018.

Homer Simpson del pittore Randall Roberts

La blotter art ha attinto anche, in modo spesso giocoso, leggero e caotico, alla simbologia mistica e occulta, con riproduzioni in diversi stili di pentagrammi, tetragrammi, scudi dei Cavalieri di Malta, piramidi di Giza e UFO, accanto a figure religiose come Gesù, Buddha e il Dalai Lama o Shiva. Da citare anche la corrente new age, con frequenti rimandi ai segni zodiacali.

Panoramix intento a cucinare la pozione magica

Infine i reiterati omaggi a figure o icone di spicco del movimento psichedelico come Timothy Leary, Albert Hofmann e il famoso autobus Furthur utilizzato da Ken Kesey e dai Merry Pranksters, e aperte citazioni dei Grateful Dead come gli orsi e il logo con il teschio e il fulmine dell'album Steal Your Face. Nella storia del fenomeno non sono mancate sporadiche incursioni nella satira, a titolo d'esempio le serigrafie di Michail Gorbačëv sopra alla scritta "Gorby Acid" apparsi sul finire degli anni 1980, o francobolli col simbolo del Federal Bureau of Investigation miniaturizzato. Esemplari sequestrati nel 1987 raffiguravano fenicotteri rosa mentre un lotto del 2015 ritraeva personaggi della serie televisiva Breaking Bad.

 

Leggenda metropolitana legata all’LSD

Tra gli anni Ottanta e Novanta nacque questa diceria, all'epoca propagandata perlopiù attraverso fogli ciclostilati e fotocopie (ma rilanciata dai giornali e talora anche dalle autorità locali), all'uscita delle scuole bande di spacciatori senza scrupoli avrebbero distribuito ai bambini francobolli, figurine, decalcomanie che effigiavano personaggi dei fumetti e dei cartoni animati. Apparentemente innocue, sarebbero state in realtà intrise di LSD, e i ragazzi, leccando i francobolli o semplicemente maneggiando le altre immagini o applicandosele sulla pelle, senza neppure accorgersene sarebbero stati così iniziati al mondo delle droghe pesanti, entrando in un tunnel di dipendenza da cui sarebbe poi stato molto difficile uscire. Lo scopo degli spacciatori, secondo alcuni, era quello di crearsi e coltivarsi una clientela partendo proprio dalle scuole elementari.

Gas esilerante

Il palloncino contenuto in un flyer, fa probabilmente riferimento al tema «Blow hard» di una festa feticista tenutasi allo Spidergalaxy. Palloncini vengono altrimenti utilizzati nelle feste techno degli anni 1990 per consumare gas esilarante da bombolette per panna montata.
Palloncino e flyer, Spidergalaxy, Zurigo, 2003
Privatsammlung Heiko Hornung

Design


Forse la parte più interessante per me, perché legata alla creatività, non sonora ma visiva (un po' come gli esileranti blotter visti prima). Si passa dai flyer alle feste ai costumi, passando per qualche gadget di tutto rispetto...

Chiunque scenda le scale del Club Zukunft simbat-te per prima cosa in un gorilla. La statua è nota a gran parte del pubblico nottambulo di Zurigo ed è parte integrante della sua vita notturna: a volte è un punto d'incontro per ballare, altre volte per fare fotografie.
Statua di gorilla, Club Zukunft, Zurigo, 2005
Club Zukunft. Zurigo

Flyer per party alla Rote Fabrik di Zurigo - 7.7.1995

Flyer, New York incontra Zurigo, Säaulenhalle, Zurigo, 2003

Flyer per festival ad Engelberg 24-25.08.2002

Programma mensile al Rohstofflagger di Zurigo
Novembnre e dicembre 1997

Flyer, American Underground Experience, Jail, Zurigo, capodanno 1997

Flyer, Spidergalaxy Zurigo, maggio 2003

Flyer, Labyrinth, 29.06.1996

Preservativo con effige di madonna (?)

La collezione è un riferimento al new beat belga. La scritta dall'effetto pixelato, creato della tecnica di ricamo, e il gioco con la maschera sono temi importanti che collegano van Beirendonck alla cultura techno.
Look della Hard Beat Collection, 1989-1990. Design: Walter van Beirendonck
MoMu, Fashion Museum Antwerp

Update 22.04.2025

La morte del pontefice avvenuta nella giornata di ieri 21.04.2025 porta alla luce eventi in programma legati al giubileo di cui andavo completamente ignaro, ebbene ma cosa centra la techno? 
Ebbene la serata finale delle giornate della gioventù di Lugano offrono un concerto al palazzo Conza con dj Guilherme con la sua techno religiosa


Mi rendo anche conto di non aver messo nemmeno uno straccio di link, approfitto di questo particolare personaggio per dare in pasto ancora una fetta di questo genere musicale.

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