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Arenenberg, la dimora svizzera di Napoleone III

I luoghi comuni. Quando pensiamo al Canton Turgovia inevitabilmente tornano alla mente le mele e il succo di mele. Sminuente. Turgovia é molto di più. E non solo un turgoviese lo direbbe. Basta infatti visitare Arenenberg, la residenza che dà sul lago Bodanico. Residenza che ha ospitatotra gli altri Napoleone III. 


Arenenberg oggi

Hortense de Beauharnais

Sorella di Eugenio di Beauharnais. Figlia adottiva di Napoleone I. Sposò ​nel 1802 Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone I. Divenuta suo malgrado regina d'Olanda dal 1806, dopo la sconfitta napoleonica di Waterloo (1815) dovette lasciare la Francia. Si stabilì nel castello turgoviese di Arenenberg, dove oltre a gestire la corte e ricevere gli ospiti, si dedicò alla composizione, alla musica e al teatro. Suo figlio Napoleone III crebbe ad Arenenberg, che divenne come Wolfsberg un punto di incontro dei bonapartisti in esilio.

Hortense de Beauharnais

Dalla residenza in esilio di una regina alla donazione al Cantone di Turgovia

Dopo la caduta di Napoleone I, Hortense, comprò nel 1817 il castello di Arenenberg e lo trasformò nella sua residenza in esilio. Lo ristrutturò e arredò con gusto i magnifici saloni. Dalla Francia portò con sé il figlio di nove anni, Luigi Napoleone, che in seguito divenne l'ultimo imperatore di Francia con il nome di Napoleone III. Sua moglie, l'imperatrice Eugenia, ampliò il castello con ulteriori saloni prima di donare la tenuta al Cantone di Turgovia nel 1906. Quest'ultimo, secondo il desiderio della coppia, istituì nel castello il Museo Napoleonico e una scuola per l'agricoltura turgoviese. Entrambe esistono ancora oggi.

Arenenberg, vista verso est; Arenenberg; acquerello; disegno a matita

La bellissima dimora di Napoleone III sul lago di costanza era in realtà sede di lunghe e noiose giornate.

Arenenberg fu costruito all'inizio del XVI secolo dal sindaco di Costanza (1546-48) Sebastian Geissberg. Il nome della fattoria che si trovava lì in precedenza era Narrenberg ("montagna degli sciocchi"), forse non un nome adatto da mantenere, ma anche la collina verso il lago era chiamata "Arnhalde". Nel XIX secolo venne utilizzato il nome attuale.

La tenuta vide diversi proprietari. Nel 1817, Johann Baptist von Streng la vendette all'esiliata Hortense de Beauharnais, figlia dell'ex imperatrice Joséphine, per 30.000 fiorini. Come stabilito da Napoleone, Hortense dovette sposare suo fratello Luigi Bonaparte e la coppia fu nominata Re e Regina d'Olanda (1806-10). 

La coppia reale non solo soffrì per la fine del governo di Napoleone, ma ebbe anche un matrimonio infelice che portò alla separazione. Hortense avviò ricostruzioni e ristrutturazioni nel tentativo di ricreare l'atmosfera della Malmaison. Il parco circostante fu forse progettato da Louis-Martin Berthault. Nel 1818 si trasferì. Suo fratello, Eugène de Beauharnais, acquistò il vicino Schloss Sandegg e costruì una villa nelle vicinanze.

Quadro presente all'interno della villa raffigurante un tamburino napoleonico

Arenenberg

Se inizialmente Hortense trascorreva del tempo nella sua casa di Augusta, Arenenberg divenne presto il suo domicilio principale. Nel suo salotto in stile parigino intrattenne molti luminari. 
Suo figlio Luigi Napoleone, il futuro imperatore Napoleone III, che aveva frequentato le scuole ad Augusta, visitò Arenenberg da adolescente; qui ricevette un'istruzione più approfondita e poi frequentò l'Accademia militare svizzera di Thun, ottenendo la cittadinanza svizzera. 

Nel 1837, mentre era in esilio e viveva a New York, Luigi Napoleone ricevette la notizia del peggioramento della salute della madre e tornò ad Arenenberg. Hortense morì il 5 ottobre 1837. Dopo il lutto, Luigi Napoleone dovette lasciare la Svizzera, a causa delle pressioni francesi, e si trasferì a Londra. Nel 1843, avendo bisogno di denaro per finanziare le sue aspirazioni, vendette la proprietà a Heinrich Keller. Una volta diventato imperatore, l'imperatrice Eugenia lo riacquistò nel 1855. Tra il 1855 e il 1874 furono effettuati ulteriori lavori di ristrutturazione.

Dopo la morte di Napoleone III, Eugenia visitò più volte Arenenberg prima di donarlo nel 1906 al Canton Turgovia. Oggi il castello ospita il Museo Napoleone. Il Parco di Napoleone è in fase di restauro

La tenuta

La tenuta, in particolare la villa é indicata sulla sinistra con la lettera "b"

Le armi

Una piccola mostra temporanea é tenuta nella casetta che fa anche da ufficio per Aarenenberg. 
Non mi dilungherò su sciabiole o schioppi ma mi limito a segnalare questo insolito modello

Modello N91 di una cannoniera francese, circa 1866/68, con un cannone navale a retrocarica modello 1864 o modello “Canon le Prince impérial”. 
Sistema di chiusura Carteman. 
Probabilmente appartenuto al principe imperiale
Il modello apparteneva all'imperatore Napoleone III o a suo figlio e fa parte dell'inventario del castello di Arenenberg del 1906/07 (n. 9a anticamera della camera mortuaria, 310, modello di una cannoniera).

La villa di Napoleone III

Nel Museo Napoleonico del castello si possono visitare le stanze della regina Hortense e della famiglia imperiale di Napoleone III, accuratamente restaurate e arredate con mobili originali. Qui si possono ammirare magnifici saloni, stanze private, camere delle cameriere e dipinti di grande valore. Quando Hortense si trasferì al castello di Arenenberg, non si limitò a ridisegnare i saloni della casa. Fece anche costruire un parco paesaggistico che, con i suoi sentieri sinuosi, offre sempre nuove prospettive.

Arenenberg nel 1840

Gli interni del castello sono arredati con tappezzeria, mobili e quadri in ricordo di Napoleone I. È stato conservato prevalentemente l’arredamento originale e tutte le stanze del castello sono accessibili al pubblico.

Come detto malgrado sia proibito fotografare all'interno su internet si trovano molte foto dell'interno della villa. Le foto che seguono sono quelle che ho scattato infrangendo la legge del castello. Come? Come spiegato nel piccolo manuale museale basta porre una domanda ai guardiani piuttosto mirata su un oggetto presente nella stanza. Non potendo rispondere (la maggior parte delle volte questa tipologia di impiegati hanno conoscenze piuttosto superficiali) si recheranno alla postazione all’ingresso alla ricerca di informazioni. Approfittare di questa assenza per scattare foto come Corona ai tempi d’oro.

Ecco l'oggetto in questione. UN orologio da tavolo con l'effige di Napoleone

Ah, non dimenticatevi di ringraziare quando l’addetto torna con la risposta



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