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Movimento per il Reintegro dei Vocaboli Apparentemente Accantonati

Ho tantissimi libri, fatti evidentemente di moltissime parole. Per la legge dei grandi numeri inevitabilmente a intervalli regolari capitano vocaboli nuovi, ben lontani da quelli che si sentono alla radio o leggono sui coinvolgenti video di Tik Tok.

Ero solito comunicarli ad una persona che di professione crea domande per i quiz televisivi, salvo poi rendermi conto che questo piccolo patrimonio lo perdevo di vista perché non ne tenevo traccia. Grazie appunto alle segnalazioni di cui sopra sono riuscito a recuperarli e raggrupparli in questa paginetta. C’è ne sono abbastanza da pensare alla creazione del MRVAA (Movimento per il Reintegro dei Vocaboli Apparentemente Accantonati). 

Ctonio

Sotterraneo; secondo la mitologia greca, appartenente all'abisso, alle profondità terrestri.
In astronomia, "ctonio" può anche riferirsi a un pianeta gigante gassoso che, a causa della vicinanza alla sua stella, ha perso la sua atmosfera e presenta un nucleo roccioso o metallico.

Elefante ctonio

Bovindo

Il bovindo è in un particolare tipo di finestratura, in cui gli infissi e le ante vetrate non sono allineate al muro, ma risultano seguire un percorso ad arco orizzontale aggettante dalla muratura, da cui il termine inglese.

Bovindo a Cluj-Napoca (Transilvania), Romania

Il termine bovindo deriva dall'italianizzazione della locuzione inglese bow window (lett."finestra ad arco")

Cangiare

Dal francese changer, che è il latino tardo cambiare (io càngio, ecc.)

1 Cambiare, mutare: Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude, Cangiar colore e dibattero i denti (Dante); misero me! Chi ha cangiata mia dolcezza in tòsco? (Ariosto); travagliosa Era mia vita, ed è, né cangia stile (Leopardi). 

2. Come intr. (aus. avere ed essere) e intr. pron., mutare, subire un cambiamento, e anche mutarsi, trasformarsi: Così dentro e di for mi vo cangiando (Petrarca); a vantaggio dell’umanità che sempre cangia e sempre vive (I. Nievo)

Quolibed

Disputa tenuta nelle scuole del Medioevo dai baccellieri, sotto la direzione del maestro, su un qualsiasi argomento ( de quolibet ), proposto da qualsiasi persona presente ( a quolibet ).


Una disputa tra studiosi ebrei e cristiani - Xilografia di Johannes von Armssheim (1483).

Arengario

L'arengario è un edificio storico che svolgeva funzioni di palazzo comunale, tribunale e luogo di riunione per i commercianti, specialmente nel nord Italia durante il Medioevo. Il termine deriva dal verbo "arringare", che significa "tenere un discorso", poiché gli arengari spesso avevano balconi da cui le autorità si rivolgevano alla popolazione.

Portone del Grossmunster a Zurigo -Predica ai mercenari svizzeri presso i grandi magazzini di Monza prima della battaglia di Marignano. Zwingli si trova curiosamente non sul balcone dell'arengario di Monza ma sulla piazza. Solo una parte dei soldati lo ascolta, altri sono presi dai vizi della vita come i giochi o lo sbevazzamento.

11.05.2024 - L'arengario di Monza, a destra le due arcate e il balcone riportate sul portone del Grossmunster a Zurigo

Sportula

Noto anche con il titolo La Sportula (cfr. P.P., 1909, tav. IV), il dipinto di Bompiani descrive con verismo minuzioso, sia nella ricostruzione dello spazio urbano che nella caratterizzazione dei molteplici personaggi, un costume in voga presso gli esponenti della classe abbiente dell'antica Roma. 


Il pater familias della casa riceveva quei clienti che la mattina andavano a porgere il loro saluto e ad ossequiarlo; ad essi veniva elargita la sportula, un dono consistente in cibo e, in qualche caso, monete. Per un romano il numero di clientes era un fattore che ne dimostrava il grado d'importanza (cfr. Damigella, 2007, p. 196)

Impaniare

Impaniare significa spalmare con la pania, una sorta di colla vegetale che si ottiene cuocendo cortecce, foglie e bacche (in particolare del vischio - ecco l’invischiare). A venire resi appiccicosi con la pania sono rametti, bastoncini, verghette, strutture di legno da cui poi lo sfortunato uccelletto che vi si posi non riesce più a liberarsi, mentre il furbo uccellatore lo cattura.

Si tratta di un verbo specifico, ma nel suo passaggio figurato si riconduce in un alveo di significati noti, che nell’orecchio ci suonano con verbi come ‘impegolare’, o ‘impantanare’. Così come il volatile non riesce a staccarsi dal legno impaniato, se dico che mi sono impaniato in una situazione intendo che mi ci sono messo e venirne fuori pare impossibile.

Caposcarico

Persona di temperamento allegro e spensierato, mattacchione

Bullettaio

Chiodaiolo, chi fa o vende bullette.

Bulletta=> Chiodo corto con larga capocchia sagomata, usato in tappezzeria, come protezione delle suole delle scarpe, per scatolame di legno, ecc.

Bullette

Siniscalco

Nel Medioevo, titolo del maestro di casa delle famiglie reali e feudali; in seguito, titolo di alti funzionari reali o imperiali. => "il siniscalco di Tolosa"

Origine
Dal latino medievale siniscalcus e seniscalcus o senescalcus, dal francone siniskalk ‘scalco, servitore anziano’ sec. XIII.

Siniscalco di Germania

Ninfolessia

Eccitazione erotica femminile patologicamente esagerata ...

L’OED del 1933 “uno stato di rapimento che si suppone essere ispirato dalle ninfe; quindi, un’estasi o una frenesia di emozione ispirata soprattutto da qualcosa di irraggiungibile”

La ninfolessia, dal greco antico, è il termine tecnico per indicare la possessione delle Ninfe. Plutarco, nell’Aristide, parla di un oracolo che un tempo sorgeva nei pressi dell’antro delle Ninfe, “e molti abitanti del luogo erano posseduti, ed erano chiamati ninfolettici”. Si tratta di uno stato alterato di coscienza, talvolta una forma di follia, ma è sempre una follia di origine divina, esaltata da Platone nel Fedro, che sembra contenere in sé i tratti di tutte e quattro le ‘manie’ discusse da Socrate – mantica (o profetica), telestica (o rituale-iniziatoria), poetica ed erotica –, pur non essendo riducibile a nessuna di queste. E per l’Aristotele dell’Etica eudemia è anche uno dei cinque tipi di felicità. 

Ritroviamo il termine in Inghilterra, con Byron (“The nympholepsy of some fond despair”), De Quincey, Shelley e il suo circolo, per indicare ora l’amore dell’ideale, ora – sulla scia del racconto di Ila e le Ninfe – il nesso fra arte, desiderio erotico e impulso di morte

Evenerismo

L'evemerismo è una posizione della filosofia della religione che sostiene che gli dei rappresentino soggetti umani divinizzati, attraverso processi di trasformazione e di ricezione di eventi reali attraverso le strade della tradizione orale che ne ha tramandato la memoria e modificato i contenuti.

Abbacinato

"Abbacinato" in italiano può avere diversi significati, tutti legati all'idea di offuscamento o perdita della vista, sia fisica che figurata. Può significare accecato, temporaneamente o meno, per effetto di una luce intensa, oppure confuso o smarrito a livello mentale.

Estivazione

1. La migrazione estiva del bestiame dal piano o dal fondovalle verso i pascoli dell'alta montagna.
2. Sorta di letargo estivo che si verifica in vari animali, specialmente delle regioni desertiche tropicali.

Diversi esemplari di Cornu aspersum (Helicidae)
 estivano nella cavità di un albero durante il caldo agosto siciliano.

Pleonasmo

Espressione linguistica caratterizzata dalla presenza di una o più parole grammaticalmente o concettualmente non necessarie, per es.: il paese di cui ne ho parlato, in cui ne è superfluo.

Romeaggio

Pellegrinaggio (a Roma).

Lenone

Procacciatore d'amori illeciti, favoreggiatore della prostituzione; sfruttatore di prostitute, ruffiano, magnaccia, mezzano di piaceri amorosi

In base al "capo V, lib. II" degli "Stat. Crim. genovesi" nessun "Lenone (-a)" o "Ruffiano (-a)" poteva risiedere in casa abitata anche da persone oneste e, dopo denuncia, la doveva abbandonare nel giro di 3 giorni, pagando altrimenti con "pubbliche frustate" la mancanza a tale ordine. 

Secondo il "capo VI" dello stesso libro degli "Statuti" il "Lenone" o "Ruffiano" che avesse cercato di indurre alla "Prostituzione" una "fanciulla" o "donna onesta" dapprima sarebbe stato punito con la "pubblica Fustigazione" e col "marchio a fuoco" sulla fronte od in altra visibile parte del corpo a prova di "Infamia" : al recidivo "verrà amputato il naso" e sarà mandato in "esilio" con la "confisca di metà dei suoi beni"

I GENITORI LENONI che, macchiandosi del reato di LENOCINIO, avranno indotto alla "Prostituzione" una "figlia non consenziente" saranno condannati a "taglio del naso", "perpetuo esilio" e "confisca di metà beni".

In tal caso uno SPOSO DI BASSO LIVELLO SOCIO-ECONOMICO, reo di aver indotto alla "Prostituzione" la propria "moglie" sarà "dannato a fustigazione, esilio decennale e confisca di metà beni": invece uno SPOSO LENONE DI MAGGIOR STATO SOCIALE, reo di pari colpa pagherà "con esilio perpetuo" da Genova e "confisca di metà beni".

Nicchiare

1. Esitare, indugiare, tentennare.
"ha nicchiato a lungo prima di decidersi"

2. Nel linguaggio dei cacciatori, abbaiare in modo rauco e affannoso, di cani da seguito cui si affievolisce la voce per la fatica dell'inseguimento.

Apofenia

L'apofenia è la tendenza a percepire schemi o connessioni significative in dati casuali o informazioni prive di una relazione logica. In pratica, è la tendenza a vedere schemi, forme o connessioni che in realtà non esistono.

Ubertoso

SIGNIFICATO Fertile - specialmente riferito al terreno
ETIMOLOGIA dal latino: uber fertile, ma anche mammella.

Le poppe sono una figura archetipica della mente, e quindi, della lingua. Nelle loro rotondità vengono proiettate la fertilità della donna, la vita della prole, e per estensione la generosità della terra, dalla cui fertilità dipende la vita umana.

Una terra ubertosa è quella terra bella nera, grassa, umida, coesa in zolle sode, brulicante di vita sotterranea, da cui si estroflettono spighe ricche, piante alte dalle larghe foglie, odorose, con frutti turgidi, sonori, saporosi. L’ubertà è insomma la propria fertilità di Madre Terra, tornita, con qualità femminili, quasi sessuali.

Relapso

Nel cristianesimo delle origini, tornato al paganesimo dopo avere abbracciato la fede cristiana. Per estens., nel medioevo, chi ricadeva nell’eresia o nel peccato, abbracciando dottrine considerate eretiche dopo averle abiurate. Come sost., persona tornata al paganesimo, o chi nel periodo medievale ricadeva nell’eresia.

Forletto

Il sistema a tappe come detto impegnava i somieri da una sosta all’altra ed era, lento e complicato, fu poi sovente sostituito dal trasporto diretto, senza scarico e trapasso. I mercanti transitavano sovente anche col proprio personale d'accompagnamento e le proprie bestie. Per questo si pagava una tassa chiamata
"forletto" (Fuhrleit), destinata al ripristino delle strade. Il "forletto", attribuito alle vicinanze, veniva distribuito alle rispettive degagne (frazioni) per esempio da Faido alle degagne

Palafreniere

Palafréno (ant. pallafréno) s. m. [lat. tardo paraverēdus «cavallo di rinforzo», composto ibrido del gr. παρά «presso, accanto» e del lat. veredus «cavallo di posta», di origine gallica, con influsso di freno], letter., non com. – Cavallo da sella, non da battaglia, dei cavalieri medievali; più genericamente, cavallo nobile, da viaggio o da parata: Cuopron d’i manti loro i palafreni, Sì che due bestie van sott’una pelle (Dante); trovarono in luogo de’ loro ronzini stanchi tre grossi pallafreni e buoni (Boccaccio).

palafrenière (o palafrenièro) s. m. [der. di palafreno]. – Chi, in passato, era adibito alla custodia e al governo di un palafreno, e camminava alla staffa del signore; valletto con funzione di staffiere

Catafalco

Il catafalco è un'impalcatura in legno o altri materiali, di solito costituita da un doppio cavalletto e ricoperta di parati (generalmente drappi neri), sulla quale si pone la bara o un suo simulacro durante le cerimonie funebri e le funzioni religiose. Anticamente, soprattutto in epoca barocca, per le cerimonie più solenni fu realizzato anche come vera e propria costruzione architettonica, talvolta progettata da noti artisti.
Il catafalco usato per la traslazione della salma di Voltaire al Panthéon l'11 luglio 1791.

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