Malgrado sia piccola la Svizzera nasconde tante perle. Per intenderci la gente é abituata a conoscere le attrazioni che vanno per la maggiore, per dire un classico sarebbero quelli che vanno a Parigi per la torre Eiffel (meritevole per carità) ma tralasciando altre chicche altrettanto, se non addirittura più meritevoli. Sia chiaro io alla fine sono contento che queste masse di pecore che si spostano all'unisono vanno ad intasare i grandi classici lasciando così aria negli altri posti.
Per la Svizzera un buon esempio potrebbe essere il Kappelbrücke di Lucerna, stravisto, strafotogafato, ma tra l'altro non ho mai visto nessuno prestare attenzione ai dipinti sotto la volta del ponte tanto indaffarati sono a trovare il filtro e l'hashtag da abbinare. Partendo da queste considerazioni il termine che ho cognato per questa massa ovina uniforme é "Kappelbrückiani".
Una delle piccole perle, ben libera dai Kappelbrückiani é il castello di Vufflens, in località di Vufflens le Chateau, ed ha ben donde che il villaggio ha preso il nome da questo mastodontico castello immerso nelle campagne poco distante dal lago Lemano.
Decisi di andarci per il mio compleanno, tanto per farmi un ennesimo regalo. Ore di treno ne sono ben valse la pena, trovarsi di colpo a cospetto di questo colosso non ha prezzo
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Scagli la prima pietra chi era a conoscenza della presenza di questo bombolotto nella nostra piccola Confederazione
Purtroppo la visita si é limitata ad ammirare il suo esterno, ho bloccato una postina intenta a distribuire la posta chiedendo lumi, speravo di riuscire ad intrufolarmi in qualche maniera. Niente se mi va bene e hanno lasciato il portone aperto riesco ad entrare nella corte interna. Eh già perché questo colosso é proprietà privata. Un capriccio a favore di pochi quando potrebbe andare a beneficio di tutta la comunità, Kappelbrückiani esclusi.
La corte interna
Da buon curioso ho cercato qualche particolarità ma oltre allo stemma di famiglia ben poco tranne questa bizzarra scultura che raffigura due ragazzi
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La curiosa scultura presente all'interno della corte. La scritta sulla targhetta recita: "Eric de Saussure. Gisants pour les héros de la trilogie: Les Fuméés de Manhattan 1980 - 1985"
Dopo una piccola ricerca scopro si tratta di un libro scritto proprio dall'artista pittore Eric de Saussure (1925-2007)
I due ragazzini parte della scultura non sono altro che il fratello e la sorella protagonisti del racconto
David e Pat, i due ragazzini della scultura, non nego di essere rimasto un filo deluso, speravo in qualcosa di più "concreto" e sanguinoso
Ancora una rapida occhiata alle imponenti torri del castello per iniziare la seconda parte di giornata, assolutamente non programmata ma che si rileverà incredibilmente piacevole..
Qui le info del caso
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