Passa ai contenuti principali

Segnaposti per tumulazioni

I segnaposti per tumulazioni (definizione superarbitraria coniata per l'occasione) dalle nostre latidudini non hanno forme eclatanti o paragonabili alle piramidi o mausolei nell'antica Roma.

Vale però la pena segnalare queste due particolari lapidi o sistemi di segnare appunto la presenza di un tumulo.

Lapide epigrafa in micascisto, V secolo A.C.

I nomi dei defunti sono incisi entro una figura antropomorfa schematizzata.
Le epigrafi sono redatte nel più antico sistema di scrittura attestato nell'intera Svizzera: un alfabeto etrusco, o meglio un adattamento dell'alfabeto nord-etrusco, utilizzato a partire dal 600 a.C. dalla popolazione celtica che abitava la regione, i Leponti. E che prende il nome dall'area dove nell'Ottocento sono avvenuti i primi significativi ritrovamenti.
Le testimonianze nell'alfabeto di Lugano hanno un valore inestimabile perché hanno permesso di rivoluzionare lo studio delle lingue celtiche.



Copia di una lapide epigrafa in micascisto, Davesco (1817)
I nome dei defunti sono incisi entro due figure antropomorfe schematizzate:
SLANIAI : UERKALAI : PALA
TISIUI : PIUOTIALI : PALA
TOmba per Slania Vercala
TOmba per Tisios Pivotalos

Graabstegge, XX secolo D.C.

Per proteggere le croci funerarie artisticamente intagliate dalle intemperie e dal freddo, in inverno venivano rimosse dalle tombe. In questo periodo questi bastoni in legno prendono il loro posto.

Graabstegge presenti nella casa del serpente, museo di storia di Werdenberg

Commenti

Post popolari in questo blog

Da Lugano al Convento del Bigorio

La partenza é fissata alla stazione dí Lugano. So che sarà una sfacchinata, non esagerata ma pur sempre una sfacchinata. Il mese di maggio é agli sgoccioli, hanno iniziato ad esserci le giornate torride, o perlomeno afose. Di buona lena prendo il treno e verso le 09:00 sto già partendo dalla stazione di Lugano.  Per la giornata di oggi conosco alcuni posti in cui transiterò perché già visti da qualche parte, oltre a questi potrebbero esserci luoghi a me tutt'ora sconosciuti e se dovesse capitare mi lascerò piacevolmente sorprendere. San Maurizio in Rovello La prima grande sorpresa giunge alle porte di Lugano, la chiesa di San Maurizio in Rovello La piccola chiesa, addossata a una masseria di origine medievale attestata sin dal 1203, è stata a lungo proprietà degli Umiliati. Sorge sul territorio dell'antico quartiere di Rovello, ed è oggi parte di Molino Nuovo. Il complesso rurale si sviluppa intorno ad una corte centrale di forma triangola allungata, selciata secondo tecniche ...

Muri - I diari di Jodock Stirnimann

Ritorno a Muri. Quando torno in un posto già visitato é più mirato: so già spannometricamente cosa mi aspetta, inoltre negli ultimi anni ho affinato gli interessi, il focus, cerco di fare in modo che questa volta non mi sfuggano i dettagli, molti, sfuggiti durante la prima visita. Questo non solo a Muri ma in generale. Così prendendomi il mio tempo ho maniera di andare a rovistare negli angoli, fino nelle curiosità più "nascoste", che spesso sono anche le più succose. Il diario di Stirnimann ne é un esempio Monastero di Muri (AG) Il monaco Jodokus Stirneman (1654-1706; nome di battesimo Peter) ha vissuto per 36 anni nel convento di Muri. Ha lasciato un diario che racconta la vita nel convento. Ha creato così un documento importante che ci dà un'idea della vita quotidiana nel convento e nella società civile del XVII secolo. Estratto dal diario di P. Jodok Stirnimann (Cod. Chart. 399/A.I.III.1, StiAMG Sarnen) Dato che nel cantone di Lucerna si seguiva la legge dell'ere...

Samuel Butler e il passo del Sassello

Cosa accomuna il sottoscritto e Samuel Butler? Fino a ieri pensavo nulla oltre al bianco degli occhi. E invece, per mia grandissima sorpresa un elemento che pensavo solo ed esclusivamente mio. Ultimo tratto verso il passo dal versante leventinese. Sullo sfondo il lago di Prato (2056 m.s.m.) Percorro, o meglio cerco di percorrere, il passo del Sassello almeno una volta all'anno. Sarà perché é un passo poco frequentato. Sono sicuro che in passato non fosse così, in più tratti (come la foto sopra) compaiono delle tracce di intervento umano per facilitare la percorribilità.   Dopo le mie prime tre ascensioni non incontrai persone da entrambi i versanti; sarà perché non conosciutissimo, sarà perché da guadagnare metro per metro (non ci sono carrabili che portano vicino alla sommità) e quindi faticosissimo. Sarà perché bisogna proprio ad andare a cercarselo. In rosso il passo del Sassello Il passo del Sassello E solo dopo l'indipendenza ottenuta dal Cantone Ticino nel 1803, dopo tr...

L’emigrazione nelle valli ambrosiane

Non ce ne sono tantissime, ma quando viene organizzata una conferenza sulla storia delle nostre vallate faccio il possibile per partecipare. A quella sulle emigrazioni dalle valle ambrosiane giungo appena in tempo e trovo la saletta delle conferenze del Museo di Leventina molto affollata. Giusto il tempo di trovare una sedie in seconda fila e la conferenza inizia.     La compagnia Correcco-Bivio assicurava viaggi in tutto il mondo e con una traversata dice in sei giorni cui celerissimi vapori postali Emigrazione e immigrazione In realtà non si trattava solo di emigrazione, la trasversalità da montagna a montagna faceva sì che ci fossero delle famiglie che partivano dai comuni in altitudine per andare a lavorare nelle città d'Italia e contemporaneamente in questi comuni arrivavano persone da fuori a fare il boscaiolo , per esempio nel mendrisiotto arrivano dalla Val d'Antrona, dalla val Brembana, oppure spostamenti trasversali da valle a valle: dalla val Verzasca si spostavan...

Rheinau

Così come é esistito Quel ramo del lago di Como...altrettanto si potrebbe citare quell'ansa del fiume Reno... Dopo aver visto e rivisto fotografie idilliache di un ansa particolare del fiume non lontana dalle cascate di Sciaffusa decido di verificare di prima persona. Simili perle non possono aspettare Parte dell'isola vista dal po nte che la collega alla terra ferma Rheinau non dista molto dalle cascate di Sciaffusa, una variante é scendere in battello e fare un entrata trionfante L'isolotto visto dalla strada principale  1836 La chiesa del monastero di Rheinau La fondazione del monastero di Rheinau risale all'anno 778. Nell'858 su iniziativa del nobile Wolvene, i cui antenati avevano fondato il monasterium Rinauva, re Ludovico il Germanico elevò il convento ad abbazia imperiale con protezione regale, immunità e libera elezione dell'abate Attacco romano agli Alemanni presso Rheinau Rappresentazione di fantasia - 1548 Fintan Ancora una volta a metterci lo zampin...

Su e giù per la Calanca

Una delle mie abitudini, complice il clima da bisboccia, quando nei capannoni tolgono la musica sull’albeggiare é quella di intonare canti popolari. Piuttosto limitato il mio repertorio, di molte canzoni infatti purtroppo conosco solo il ritornello. Tra queste possiamo tranquillamente annoverare quella della val Calanca " ...dicono che la Calanca piccola valle sia, invece sei la più bella piccola valle mia... " Ma sarà poi vero?   Sfatiamo subito; chi se la immagina stretta, con gole profonde scavate dal fiume si sbaglia, o almeno da Arvigo in su il fondovalle regala ampi spazi L'obiettivo della giornata é recarsi in postale a Rossa. Da qui inerpicarsi alla ricerca di reperti sacrali (alcune cappelle segnalate in zona). Poi scendere lungo la strada carrabile di nuovo a Rossa e da qui seguire il sentiero sul fondovalle cercando di giungere almeno fino ad Arvigo L'antico insediamento della Scata Poco fuori Rossa inizia la salita e subito incontro il primo elemento di in...

La mano della gloria

Sempre nell'ottica delle reliquie, oltre alle "solite ossa" a colpire é la mano della gloria In Germania, nel XVIII secolo, la mano mozzata di un impiccato era destinata ad avere proprietà simili a quelle della "Mano della Gloria" inglese, a patto che fosse preparata correttamente. Per accrescerne i poteri esistevano numerose ricette. Dopo averla mozzata e privata del sangue, bisognava incartarla e metterla in una terrina contenente dragoncello. Dopodiché, si fabbricava una candela fatta di grasso umano e sesamo, con lo stoppino in fibre di cappio o capelli di defunto.  La mano veniva poi fatta seccare con le dita in posizione tale da poter contenere la candela e tenerla verticale come un normale candeliere. Un altro talismano richiedeva di essiccare la mano per poi infilare nelle dita uno stoppino fatto di capelli del defunto impregnato di grasso felino (di gatto nero, ovviamente) in modo da creare cinque candele. A tal fine si potevano usare anche mani di bamb...

La Chaux-de-Fonds ovvero il villaggio più grande del mondo

La pianta della cittadina di La Chaux de Fond é un unicum in Svizzera. Le progettazione di  strade perfettamente parallele e con gli isolati ben spaziati uno dall'altro differenzia il consueto raggruppamento di costruzioni di cui siamo abituati nei vecchi nuclei dei nostri paesi e cittadine. L'incredibile precisione e parallelismo di La-Chaux-de-Fonds La Chaux-de-Fonds ricorda un tipico schema delle città americane, quando i coloni avevano una terra nuova di pacca da colonizzare e non si sentiva più la necessità di ammassarsi uno addosso all'altro come nella vecchia Europa. A La Chaux-de-Fonds questo é stato possibile grazi ad un evento preciso che ha cambiato la storia del "villaggio più grande del mondo" come amano definirsi i loro abitanti.  Ma andiamo con ordine 12'000 a.C. Vivere a 1000 metri di altezza in mezzo a delle foreste inospitali non ha nulla di naturale! La più antica vestigia umana conosciuta in Svizzera é quella di un uomo della regione vittim...

Sempach 1386: i luoghi

Più e più volte ho letto e sentito parlare di Sempach. Nulla però rimane scolpito nella mente come quando si va a picchiarci il naso contro. In data 14.07.2022 ho deciso finalmente di togliermi lo sfizio e recarmi direttamente nella ridente cittadina lucernese. Primo fatto: non é detto che se una battaglia si chiama " battaglia di Sempach " deve essere per forza stata combattuta direttamente nella cittadina che da il nome alla battaglia. Per Sempach ad esempio il luogo dello scontro si trova a circa 2.5km da Sempach centro . Sul luogo dello scontro una graziosa cappella con graziosi pannelli esplicativi al suo esterno. Purtroppo rigorosamente i lingua tedesca. Dato che con l'età si tende a sopportare sempre meno non marcherò di fare rimostranze all'associazione che gestisce il luogo sul fatto che non gira tutto attorno al loro idioma. Schlachtkappelle Sempach Cappella della battaglia di Sempach nel 1866 - Robert Zünd - Kunstmuseum Zurigo All'interno della cappella...

D.A.F. De Sade - Elogio dell’omicidio

Si proprio quel De Sade. Trovo un libricino in una altrettanto minuscola biblioteca a Biasca. Incuriosito da titolo ed evidente me autore ne prendo possesso. Il racconto narra dell’incontro di Juliette con il pontefice Sisto VI. Juliette pone 4 richieste al pontefice in cambio dei suoi favori sessuali che si riveleranno poi dei più depravati. Quello a colpire é il tema centrale del libro: il papa illustra a Juliette che l’omicidio non solo deve essere tollerato ma é necessario Del divin marchese (1740-1814) la cui biografia oscilla tra il più spinto libertinaggio e lunghi anni di prigionia - in pochi ne hanno saputo parlare con tanta lucidità come George Bataille: "di Sade dovremmo poter prendere in considerazione unicamente la possibilità che offre di calarci in una sorte d'abisso d'orrore che dobbiamo esplorare, e che inoltre é dovere della filosofia esporre, chiarire e far conoscere. Considero che per chi voglia andar fin in fondo nella comprensione di ciò che significa...