Stockalper é il nome del bellissimo castello che caratterizza la cittadina di Briga in Vallese. Stockalper é anche il nome della famiglia a esso collegato
Il fondatore del castello, Kaspar Stockalper vom Thurm (1609-1691) é considerata una delle figure più importanti della storia vallesana. Si assicurò il controllo sul traffico di transito e sul commercio del sale in Vallese, ampliò la strada del passo Sempione, fu attivo nei settori delle miniere, del prestito e del servizio mercenario, si distinse inoltre nel settore del traffico postale e fu un politico di alto livello.
L'atto che diede ufficialmente via alla sua scalata ha una data precisa: 28 marzo 164.
Quel giorno organizza una spettacolare scorta attraverso il passo Sempione fino a Domodossola per Marie-Marguerite di Borbone-Soissons, principessa di Carignano e per il suo seguito di 50 (!) nobili. Dopo aver accompagnato oltre il passo la consorte del duca di Savoia con l'aiuto di 200 uomini e 150 cavalli, Stockalper venne ben presto introdotto presso le corti principesche europee e si affermò nell'ambito delle spedizioni internazionali.
Durante la sua carriera riuscì ad accaparrarsi tutti i monopoli commerciali del Vallese, in particolare quello del sale, delle lumache. Il suo raggio di influenza si estendeva da Milano e Genova alla Manica.
Ricopri anche moltissime cariche pubbliche, dall'inviato della dieta vallesana e membro del consiglio di guerra segreto, fino ad arrivare nel 1670 la più alta della regione, ovvero quella del gran balivo
Kaspar diventò fin troppo potente, attirando su di se la gelosia delle comunità, fu così che al terzo rinnovo del monopolio del sale le decanie di Visp, Leuk, Sierre e Sion si schierarono contro di lui. Fu destituito di tutte le cariche e gli furono confiscati i beni e per salvarsi la vita Stockalper dovette andare in esilio a Domodossola.. Nel 1685 fece una moderata ammenda davanti alla Dieta vallesana e tornò a Briga nel suo castello dove morì 6 anni più tardi, ancora privato in parte dei suoi beni
IL castello era collegato all'antico palazzo da un ponte che sembra ispirato dal ponte dei sospiri di Venezia a cnhe se il Stockalper non vi si recò mai.
La sala dei Re Magi é nell'ala sud occidentale dell'antico palazzo.
A plafone viene riportato il simbolo di famiglia mentre una sopra la porta di ingersso spicca l'unico detto latino conservato, i cui frammenti, ritrovati durante il restauro della sala, sono stati decifrati con l'aiuto dei libri contabili e commerciali di Stockalper.

Il detto si riferisce al destino degli eredi della famiglia e allude all'etica commerciale di Kaspar, un etica assai poco convenzionale per un cattolico osservante "Sospes lucra carpat. Nomen et omen" CHe l'eletto di Dio accumuli ricchezze. Un nome e un destino. La particolarità sta nella frase "Sospes Lucra Carpat" che é un anagramma del suo nome Kaspar Socalper.
Intorno al 1815 la sontuosa sala venne decorata per volere di Kaspar Eugen Stockalper von Thurm con i rari e splendidi arazzi panoramici "Vues deSuisse" e ""Vue d'Italie"
Non a caso il Vallese entrò a far parte della confederazione e non a caso la firma fu proprio apposta in questa sala proprio da Kaspar Eugene da parte Vallesana.
Sempre nel palazzo vecchio la cappella, caratterizzata da una pala d'argento commissionata a due esperti di Augusta in Germania.. Nel piccolo bovindo una targa nera ricorda il figlio prediletto di Stockalper, Franz Michael, morto nel 1667 a soli 18 anni per una polmonite. Kaspar fece asportare il cuore del figlio prdiletto e lo conservò in una scotola di metallo anch'essa commissionata dagli orafi di Augtusta. La scatola ora non si trova più nel bovindo ma é esposta al piano inferiore del museo.
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