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Stockalper!

Stockalper é il nome del bellissimo castello che caratterizza la cittadina di Briga in Vallese. Stockalper é anche il nome della famiglia a esso collegato

Le tre guglie che caratterizzano il castello, il numero tre non é casuale e fa sempre cyapo (per volontà di Kaspar) ai tre re magi o alle tre trinità (padre, figlio e spirito santo)

Il fondatore del castello, Kaspar Stockalper vom Thurm (1609-1691) é considerata una delle figure più importanti della storia vallesana. Si assicurò il controllo sul traffico di transito e sul commercio del sale in Vallese, ampliò la strada del passo Sempione, fu attivo nei settori delle miniere, del prestito e del servizio mercenario, si distinse inoltre nel settore del traffico postale e fu un politico di alto livello.

Kaspar Stockalper vom Thurm era di buona famiglia,  parlava 6 lingue (tedesco, francese, italiano, spagnolo, latino e greco. Studiò presso un accademia gesuita a Friburgo in Brisgovia che lo abilitò al notariato pubblico

L'atto che diede ufficialmente via alla sua scalata ha una data precisa: 28 marzo 164.

Quel giorno organizza una spettacolare scorta attraverso il passo Sempione fino a Domodossola per Marie-Marguerite di Borbone-Soissons, principessa di Carignano e per il suo seguito di 50 (!) nobili. Dopo aver accompagnato oltre il passo la consorte del duca di Savoia con l'aiuto di 200 uomini e 150 cavalli, Stockalper venne ben presto introdotto presso le corti principesche europee e si affermò nell'ambito delle spedizioni internazionali.

Cartolina stile vintage che raffigura oltre al castello l'importante via che porta al passo Sempione e che ha fatto le fortune della regione

Durante la sua carriera riuscì ad accaparrarsi tutti i monopoli commerciali del Vallese, in particolare quello del sale, delle lumache. Il suo raggio di influenza si estendeva da Milano e Genova alla Manica.

Ricopri anche moltissime cariche pubbliche, dall'inviato della dieta vallesana e membro del consiglio di guerra segreto, fino ad arrivare nel 1670 la più alta della regione, ovvero quella del gran balivo

Il complesso del castello con tanto di giardini

Kaspar diventò fin troppo potente, attirando su di se la gelosia delle comunità, fu così che al terzo rinnovo del monopolio del sale le decanie di Visp, Leuk, Sierre e Sion si schierarono contro di lui. Fu destituito di tutte le cariche e gli furono confiscati i beni e per salvarsi la vita Stockalper dovette andare in esilio a Domodossola.. Nel 1685 fece una moderata ammenda davanti alla Dieta vallesana e tornò a Briga nel suo castello dove morì 6 anni più tardi, ancora privato in parte dei suoi beni

IL castello era collegato all'antico palazzo da un ponte che sembra ispirato dal ponte dei sospiri di Venezia a cnhe se il Stockalper non vi si recò mai.


La sala dei Re Magi é nell'ala sud occidentale dell'antico palazzo.

Sala dei Re magi

A plafone viene riportato il simbolo di famiglia mentre una sopra la porta di ingersso spicca l'unico detto latino conservato, i cui frammenti, ritrovati durante il restauro della sala, sono stati decifrati con l'aiuto dei libri contabili e commerciali di Stockalper.

Il detto si riferisce al destino degli eredi della famiglia e allude all'etica commerciale di Kaspar, un etica assai poco convenzionale per un cattolico osservante "Sospes lucra carpat. Nomen et omen" CHe l'eletto di Dio accumuli ricchezze. Un nome e un destino. La particolarità sta nella frase "Sospes Lucra Carpat" che é un anagramma del suo nome Kaspar Socalper.

Intorno al 1815 la sontuosa sala venne decorata per volere di Kaspar Eugen Stockalper von Thurm con i rari e splendidi arazzi panoramici "Vues deSuisse" e ""Vue d'Italie"

La parte svizzera del dipino dove distinguiamo il castello di Grandson sulla destra (in realtà il castello si trovava al bordo di un lago), la montagna al centro si tratta del Cervino mentre sulla sinistra l'intento era quello di riportate una tipica stalla dell'oberland bernese che però non corrisponde al dipinto 

Non a caso il Vallese entrò a far parte della confederazione e non a caso la firma fu proprio apposta in questa sala proprio da Kaspar Eugene da parte Vallesana.

Sempre nel palazzo vecchio la cappella, caratterizzata da una pala d'argento commissionata a due esperti di Augusta in Germania.. Nel piccolo bovindo una targa nera ricorda il figlio prediletto di Stockalper, Franz Michael, morto nel 1667 a soli 18 anni per una polmonite. Kaspar fece asportare il cuore del figlio prdiletto e lo conservò in una scotola di metallo anch'essa commissionata dagli orafi di Augtusta. La scatola ora non si trova più nel bovindo ma é esposta al piano inferiore del museo.

Scatola in metallo contenente il cuore del figlio Francis Michael, in totale Kaspar ebbe 13 figli, di cui 6 maschi di cui tutti morirono prima di lui. Quando rientrò dall'esilio di Domodossola fu principalmente per stare vicino al primo nipote appena nato. Kaspar adorava i bambini, ma il destino volle che dopo tre anni anche il nipotino morì, Kaspar visse gli ultimi tre anni della sua vita nel castello a Briga in completa tristezza ed apatia


Particolare mobile: nella parte superiore andavano riposte le armi, mentre i due loculi in basso fungevano da cucce per i cani

Nella sala dei cittadini ci sono una serie di dipinti alle finestre. Rappresentano tutti episodi della bibbia ma la particolarità sta nel fatto che alcuni sono stati ambientati nella stessa Briga
Episodio della Bibbia traslato a Briga, facimente riconoscibile dalla torre del castello sullo sfondo

Corte interna del castello

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