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Pinacoteca civica di Como

Ho sempre fatto molta fatica in gioventù a discernere tra paninoteca e pinacoteca. Eppure c'é un mondo tra le due parole.

Con aria baldanzosa finalmente nel dicembre 2022 ho il piacere di visitare la mia prima pinacoteca: la pinacoteca civica di Como.

La prima parte che visito é comprensiva della storia di Como che tratterò separatamente. Una tavola però mi conferma quanto fosse frustrante fare il gruista motorista nel medioevo. Ho la quasi certezza che la ruota dei criceti prenda ispirazione da qui

Massoni al lavoro in un cantiere medievale. Stoccarda

Altra immagine ritrita ma che vedo sempre con immenso piacere nelle sue varianti più disparate é la cara vecchia morte che si intrattiene con essere viventi. In questo dipinto sembra voler spiattellare in faccia un non meglio precisato conto ad un ignaro malcapitato. Non trovo delucidazioni in merito quindi la interpreto molto arbitrariamente come una morte che presenta il conto di tutte le malefatte durante la vita terrena

Giovane e la morte, originariamente collocati nel broletto cittadino, 1318-1320

La parte più rappresentativa é la seconda, la pinacoteca appunto. Diversi ritratti e opere d' arte di sicuro interesse.

Scagli la prima pietra chi riconosce del ritratto Cristoforo Colombo, secondo decennio XVI secolo

Che dante non fosse l'allegria fatta persona era noto
Pittore toscano nel primo quarto del XVI secolo, 1521

Certo che nella famiglia Anatki ci doveva sempre essere qualcosa di interessante da fare

Sior e siore a voi Niccolò Leoniceno
 ritratto da Giovanni Luteri detto Dosso Dossi (Ferrara, 1489-1542)

Lui lo riconoscerei tra mille, ancor più che per il profili per i cappuccio stile gangsta perennemente sulla capocchia

Con ogni probabilità il pezzo più incredibile della giornata: libro d'ore, seconda metà del XV secolo, 100x64,5mm (tagliato ai margini)

Arrivano poi le immancabili teste mozzate

Giuditta e Olofeme, 1595
Lo sguardo di lei é un mix tra "avrò spento il forno" e "guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'"

La benedizione del decapitato di Giovanni Battista Costa... facile così, va benedetto prima non dopo.

La sobria capigliatura di Eugenia Cattaneo.
Mio zio direbbe che ha in testa "u ni du sciss" (il nido del gheppio)

Qualcuno trama nell'oscurità, Imelda de Lambertazzi e Bonifacio del Gieremei

Lamberto decide di spiare l'appuntamento della sorella e di Bonifacio, e quindi ferisce il rivale con un pugnale avvelenato. Imelda cerca di salvare l'amato succhiando il veleno dalla ferita, ma invano: Bonifacio muore e lei stessa segue la sua sorte, invocando invano il perdono del padre.

Ico Parisi, libertà é uscire dalla scatola, 1983

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