Passa ai contenuti principali

Raron

Raron é la conseguenza, l'effetto domino di un altra visita. Raron si trova vicino a Leuk, la mia attenzione fu catturata infatti nell'ufficio informazione di Leuk; mentre cercavo una cartina della regione questa foto mi incuriosì e fece si che presi con me il prospetto; il famoso tarlo in testa.

Una chiesa dall'aria molto antica in cima ad una rupe, la probabilità di trovare interessanti dipinti al suo interno mi stuzzica dal primo momento

Arrivato sul posto in treno mi avventuro subito verso il centro del paese. La prima sorpresa é in basso, esattamente sotto la chiesa sulla roccia, esattamente sotto di essa si trova una chiesa decisamente più moderna e unica nel suo genere.

St Michael Cavern Church

L'inizio della costruzione della chiesa fu nel 1970 mentre l'inaugurazione fu il 28.09.1974

I posti a sedere sono 500 mentre i metri cubi di roccia estratta sono 6000


Lascio piacevolmente sorpreso la chiesa e mi incammino alla meta principale della giornata, il cucuzzolo che domina Raron, che oltre alla chiesa vanta un museo al suo fianco

La chiesa con alla sinistra il "museo al castello"

Museo al castello

Affronto il piccolo museo con il consueto entusiasmo lasciandomi cullare da una sala all'altra. Ho finalmente il modo di scoprire il nome della chiesa: chiesa del castello di San Romano


In seguito alle alluvioni del fiume Bietsch tra il 1414 e il 1494, la chiesa del villaggio è stata così fortemente danneggiata che i residenti nel 1505 hanno deciso, influenzati in modo significativo dal vescovo e poi cardinale Matthäus Schiner, di costruire la chiesa sulla collina del castello in modo da essere protetta dalle inondazioni future.


Il noto architetto Ulrich Ruffiner , che ha costruito diversi edifici religiosi nel Vallese sotto il cardinale Schiner, è stato responsabile della costruzione della " nova Turris " , la nuova chiesa parrocchiale di Raron tra il 1512 e il 1518. In tal modo la torre esistente del XII secolo è stata inclusa nella pianificazione.

Oggetti di interesse nel museo del castello

Contro una parete di una sala sono presenti diversi attrezzi con lo scopo di far baccano. La "girandola" sulla destra in particolare me la ricordo nei carnevali di quando ero piccino. Altri strumenti sono decisamente più ingombranti e tutti richiedono comunque una certa lavorazione.
Ma a cosa servivano? Chiedo direttamente alla donna alla cassa mentre esco, essi erano utilizzati il giorno di pasqua per richiamare la gente alla messa. Solo il giorno di pasqua. Questa mi é decisamente nuova,. Annoto


Poi come a Sion trovo dei riferimenti alla battaglia vallesana contro l'invasione delle truppe napoleoniche.  


Le rivolte contro il nuovo regime nell'alto Vallese (maggio 1798 e maggio 1799) e l'occupazione francese dal novembre del 1801 all'agosto del 1802 accelerarono la marginalizzazione di un Vallese caratterizzato dalla disorganizzazione e dal dissesto economico.

Curiosa foto "prima dell'avvento dei droni"

Particolarmente originale l'ultima sala visitata, permette al visitatore di cimentarsi con il suono delle campane. Sono riprodotti i suoni di diverse campane presenti nel Vallese

Gli affreschi della chiesa del castello di San Romano

Probabilmente il vero motivo della mia visita, il leit motiv. Gli affreschi nella chiesa..ma chi l'avrebbe mai detto anche solo 3 anni fa?

La chiesa del castello è stata restaurata l'ultima volta tra il 1970 - 1972. Particolarmente degni di nota sono i numerosi affreschi, in parte riapparsi solo durante il restauro del 1970. L’affresco più famoso e allo stesso tempo più spaventoso del tardo Medioevo rappresenta la danza della morte nel giorno del Giudizio Universale.

La totalità dell'affresco

I morti risorgono, hanno solo due possibilità: a sinistra verso il paradiso e a destra verso gli inferi

Dei mostri sollecitano e spronano la marcia verso gli inferi

L'arrivo é rappresentato dalla bocca spalancata del Leviatano; al suo interno figure demoniache aspettano gioisi i nuovi arrivati. Non ci sono tracce di purgatorio e come d'abitudine la parte degli inferi é dipinta in basso sulla destra

 banda musicale demoniaca "cacofonia"
Cacofonia: simultaneità o successione sgradevole di suoni (contrario di eufonia)

Maria in trono con il bambino in grembo
Scultura. 1150 circa, probabilmente Vallese. 
Proviene dalla chiesa di Raron, poi spostata nell'ossario. Tiglio intagliato.
Museo nazionale di Zurigo

La bisse

Oltre all'affresco, il museo rientrava sicuramente la curiosità per la bisse vallesana presente anche su una banconota svizzera.
Riprendo dal sito della banca nazionale inerente il lato tergo della banconota da 100.-

L'immagine di un “bisse”, un antico canale irriguo di montagna che, costeggiando le pareti rocciose, porta le acque del ghiacciaio fino ai campi, ricorda come l'approvvigionamento idrico rappresenti da sempre una sfida. La depurazione e la distribuzione dell'acqua sono anche un elemento importante dell'aiuto umanitario e della cooperazione allo sviluppo promossi dalla Svizzera

Un piccolo sentiero che parte nei pressi della chiesa porta più in alto, e dopo circa mezz'ora ci si ritrova faccia a faccia con un piccolo ma "impetuoso ruscello". L'acqua é incanalata in maniera precisa e scorre con una minima pendenza lungo il fianco del pendio.


Ad un tratto un breve tratto di canale in legno, la famosa bisse vallesana

Percorrendo il sentiero verso Saint Germain non posso fare a meno di rimirare questa opera. Come spesso mi accade faccio un salto immaginario nel passato, cerco di mettermi nei panni di chi questo canale, questa bisse l'ha costruita. Ore e ore di fatica e di sudore mi scorrono a fianco ogni passo che faccio. Immagino le imprecazioni le arrabbiature ma anche la soddisfazione che devono aver provato gli abitanti di questa regione nel portare a termine questo acquedotto casereccio.

L'ultima parte scorre in un canale cementificato ma il fascino, seppur attenuato dal moderno materiale rimane.

Chänil

Finendo il giro ad anello ho modo di notare che proprio vicino alla chiesa c'era un altro canale per l'acqua, questo é però diverso, é sospeso nell'aria


La costruzione di questa condotta d'acqua a palafitta (realizzata nel 1705) risale agli acquedotti dei Romani. In un'epoca in cui si lottava ancora per ogni metro quadrato di terreno fertile, fu eretto questo canale in legno (Chänil), sostenuto da tratti di muro e palafitte in legno.
Poco dopo il completamento della ferrovia del Lötschberg (1913), i supporti in legno furono sostituiti dai binari.

L'elaborata costruzione serviva a guadagnare qualche metro in altezza, perché consentiva di irrigare le pendici orientali e meridionali della collina del castello. Per decenni, la conduttura non svolse più il suo scopo originario, tanto che cadde in rovina.

Poiché questa speciale struttura idrica è una reliquia di un tempo lontano e fa parte della zona paesaggistica della collina del castello, il comune di Raron ha deciso di ripristinare il Chänil, ben sapendo che probabilmente non vi scorrerà più acqua nel prossimo futuro.

Oggetti rurali

Su due pareti di una stalla a Saint German sono appesi degli oggetti di uso quotidiano 




Alcuni di questi rimangono misteriosi per il sottoscritto; in un mondo così moderno dove gli strumenti usati sono caduti in disuso 

Sarei ben felice se qualcuno potesse spiegarmi l'utilizzo di questi tre attrezzi

Si conclude così questa ennesima giornata all'avventura, piccola avventura ma pur sempre avventura. Anche in questa occasione ho avuto modo di vedere oggetti, opere dalle più disparate origine, mi sono arricchito di immagini, di suoni e di sensazioni che entrano indelebilmente nella memoria. E se non fosse indelebile ora é ricostruibile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Tradizioni molto svizzere

Dopo anni di tentennamenti decido finalmente di partecipare ad un avvenimento che nella Svizzera tedesca é assolutamente irrinunciabile: la festa federale che si tiene ogni tre anni. Oggi saró circondato da svizzeri che fanno cose molto svizzere. Moltissime tradizioni svizzere in questo disegno creato appositamente per la festa federale 2025, se volgiamo cercare il pelo nell'uovo manca l'Hornuss La prima cosa che noto già nell’avvicinamento sul treno é il consumo di birre in lattina con conseguente coda davanti alle toilette, questo anche se ci troviamo a primo mattino I più impavidi sortiscono dagli zainetti i bicchierini da cichett e brindano a non meglio identificate entità. Il lieve aroma di schnapps alle prugne si diffonde nell’area del vagone. Seguono racconti gogliardici accompagnati da grasse risate. Purtroppo non conosco bene l’idioma svizzerotedesco e non riesco a percepire se il genere di sense of humor degli allegri compagni di viaggio farebbe sganasciare pure me....

Anima di donna dannata scovata!

Due anni! Due anni per trovare questo misterioso ed unico quadro nel suo genere in terra ticinese. O almeno che io sappia. Anonimo l’autore mentre il titolo che lo accompagna recita “ anima di donna dannata ”. Purtroppo é andata persa la fonte dove ho preso questa informazione così come una foto piuttosto sfuocata dell'opera. Impossibile trovare il quadro in rete. Non restava che trovarlo in carne e ossa.  Oggi con grande piacere lo schiaffo bellamente dietro il mio faccione sotto qualche riga di testo introduttivo con tanto di indicazione nella didascalia di dove si può ammirare.  Così come a Parigi ci si selfa davanti alla torre Eiffel ad Ascona lo si fa davanti ad anime dannate Toh! “Anima di donna dannata», tela di autore anonimo della prima metà del Seicento (Ascona, Museo parrocchiale presso l’oratorio dei santi Fabiano e Sebastiano ). P.S. E fattelo un selfie ogni tanto...si cazzo! Oggi si! Mi sembra di essere il cacciatore che si fa fotografare con il cervo subito dopo...

Strada dei banchi e lago di Sabbioni

La strada dei banchi per un airolese é un classico, anzi un must. È la strada che corre in alto sul fianco della montagna lungo tutta la valle Bedretto. È esattamente l'equivalente della strada alta, quella della "famosa canzone" di Nella Martinetti, ma dall'altro versante della valle Bedretto. Oggi in aggiunta un bonus, che si rivela una perla che impreziosisce e di molto il giro, una deviazione al lago di Sabbioni. La strada dei banchi La strada dei banchi rispetto all strada alta presenta delle differenze sostanziali, ha molta poca ombra, é molto meno frequentata e all'apparenza potrebbe risultare più monotona. Per buona parte la strada é costituita da una carrabile che serve per collegare le varie alpi, poi ad un certo punto diventa sentiero, più precisamente in vista dell'arrivo del riale di Ronco che presente l'unico vero e proprio strappo del percorso. Come dicevo la strada dei banchi é un must per un Airolese, in pratica questa strada porta ai pied...

Chasa Chalavaina

Non son solito fare post dedicati agli alberghi, ma questo, come l’ hotel Dakota,  riporta eventi storici e merita una menzione  a parte. Chi entra in questa casa respira la storia e per uno come me non c'é nulla di più entusiasmante L'albergo sulla centralissima piazza di Müstair. Il monastero é a circa 100 passi di distanza Sopra la porta tutta a destra la mia stanza per una notte Nel 1254, la Chasa Chalavaina fu menzionata per la prima volta come locanda.  Questa casa è unica perché rappresenta l'hotel più antico della Svizzera.  1930 (?) La locanda, situata nella strada principale di Müstair, si trova a pochi passi dal monastero di St. Johann, patrimonio dell'Unesco. L'hotel comprende 18 camere, un ristorante, una cucina "colorata" di nero dalla fuliggine e un ampio giardino. Dove un tempo dormivano galline, gatti e capre, oggi ci sono camere per gli ospiti. Le stanze sono in parte arredate con mobili in legno secolari e in tutta la casa si trovano ute...

Il Dazio Grande e la via delle genti

Orson Wells afferma che gli svizzeri in 500 anni sono riusciti a creare ben poco, in particolare: "In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù." Orson Wells - Il terzo uomo - fim 1949 Possiamo tranquillamente affermare che gli urani hanno seguito la stessa falsa riga per quanto riguarda il baliaggio di Leventina: in oltre 300 anni sono riusciti “solo” a migliorare la viabilità presso la gola del piottino (e di conseguenza fabbricarci il redditizio Dazio grande) . Le virgolette sul solo stanno comunque a sottolineare la difficoltà di costruire una strada in quel punto, questo senza nulla togliere alla difficoltà nel costruire un orologio a cucù che meritava forse anch’esso sarcasticamente le stesse virgolette nella battuta di Well...

Sulla strada per Beromünster

Domenica 10 agosto 2025. Sono seduto su di un bus in stazione a Lucerna. A momenti partirà e in men che non si dica lascerà la città per addentrarsi nelle campagne lucernesi. Ed é proprio questo che amo, essere portato in quello che nel film Trainspotting viene definito “il nulla”. La mia esplorazione oggi mi porterà da una cappella in piena campagna fino al villaggio di Beromünster. La cappella e il nome del villaggio posto come traguardo intrigano (Beromünster si chiamava fino al 1934 semplicemente Münster, monastero). Sono 7 km completamente piatti in una rovente giornata d’estate. Mi aspetto di vedere forse qualche giocatore di golf ad inizio percorso per poi isolarmi completamente tra campi e boschi fino all’arrivo, la tappa di per se non ha nulla che attiri le grandi masse, in Svizzera Mobile non fa nemmeno parte di un percorso a tema. Ma oggi per stare nella pace occorre ricorrere a questi tragitti di “seconda fascia”. La vera gioia sta nell’apprezzare quello che la natura o ...

Curon sul lago di Resia

Diciamo subito che io sappia non esistono altri Curon per cui si necessita aggiungere la precisazione “sul lago di Resia”. La scelta di aggiungere l’indicazione del lago é per facilitare la messa a fuoco del lettore. Se poi vogliamo esagerare sarebbe bastato dire “dove c’è la chiesa sommersa ed emerge solo il campanile." Sarebbe poi bastato aggiungere due foto del caso, da due angolazioni diverse e chiuderla lì, verso nuove avventure. Ma sarebbe stato “facile”, superficiale e maledettamente incompleto. Se il campanile compare un po’ ovunque, sulle portiere dei veicoli della municipalità agli ingombranti souvenir (vedi sotto) un motivo ci sarà.  Il classico dei classici. E non é legato all’aspetto “wow” che questo edificio immerso in uno scenario idilliaco suscita alla prima vista, come se si trattasse di un opera artistica moderna. C’è dell’altro. Basterebbe porsi semplici domande, ad esempio come si é giunti a tutto questo? Un inondazione? Una tragedia? Oppure é una semplice attr...

Kyburg e la vergine di Norimberga

Il tempo passa ma per la vergine di Norimberga presente al castello di Kyburg sembra non incidere, ache se poi vedremo che qualche ritocco l'ha necessitato pure lei. Che poi se ne possano dire finché si vuole ma la vera superstar del castello del castello di Kyburg é lei, proprio come aveva ben visto chi l'acquistò proprio per questo scopo «Vergine di ferro» I visitatori del castello si aspettavano sempre di vedere armi storiche e strumenti di tortura.  Appositamente per loro venivano realizzate delle «vergini di ferro». Matthäus Pfau acquistò il suo esemplare nel 1876 in Carinzia per mettere in mostra «il lato più oscuro del Medioevo».  A quel tempo, le forze conservatrici cercavano di reintrodurre la pena di morte, che era stata abolita poco prima in Svizzera. Attrazione turistica È risaputo che la Vergine di ferro fu inventata nel XIX secolo. Non vi è alcuna prova che in una simile cassa dotata di lame e con una testa di donna sia mai stata uccisa o torturata una persona....

Da Campo Valle Maggia a Bosco Gurin - parte II - Da Cimalmotto al passo Quadrella

Sbuco su Cimalmotto dal sentiero proveniente da Campo Valle Maggia verso mezzogiorno. Non mi aspetto di trovare spunti storici altrettanto avvincenti che a Campo, sarebbe impensabile in così pochi ettari sperare in tanto. Eppure.... Vista da Cimalmotto in direzione di Campo Valle Maggia di cui si intravede il campanile in lontananza Ci sono due elementi geologici che caratterizzano questa parte della valle: la frana che domina la parte inferiore e il pizzo Bombögn che sovrasta la parte superiore. Campo Valle Maggia e Cimalmotto sono l'affettato di questo ipotetico sandwich Chi visita Campo e le sue frazioni con occhio attento non può non rimanere esterrefatto dal contrasto fra la bellezza paesaggistica della zona e la ricchezza dei monumenti storici da un lato e la desolante povertà demografica dall’altro. I motivi sono diversi: innanzitutto Campo, al momento dell’autarchia più dura, era uno dei comuni più popolati della Valmaggia (nel XVIII superava i 900 abitanti; nel 1850 erano...

Mosé Bertoni

C'é una piccola sala nel museo di Lottigna, resta staccata dal complesso principale del museo, una piccola sala che per eventi sfortuiti (si con la "s" davanti) sono riuscito a vedere solo di sfuggita. Però quello che sono riuscito a assaggiare nei pochi momenti mi ha affascinato. Il classico ometto nato in un piccolo villaggio in una valle discosta per poi costruirsi una vita tutt'altro che scontata. Un personaggio amante delle tradizioni svizzere e dei principi anarchici, una combinazione piuttosto bizzarra per non dire incomprensibile. Si capisce fin dai primi momenti che si ha a che fare con un personaggio di nicchia, degno di un approfondimento. Mosè Bertoni verso il 1910 Foto F. Velasquez, Asuncion (Coll. priv.) Mosè Bertoni non è un uomo comune. Giovane irrequieto, dai molteplici interessi, impegnato politicamente tra i liberali innovatori e vicino all'anarchismo, a 27 anni decide di «dare un calcio a questa vecchia Europa» . Non è neppure un emigrante comu...