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Museo delle dogane di Caprino: un sottomarino nel lago Ceresio

 Inutile negarlo, uno dei punti di grande interesse, se nion IL grande punto di interesse del museo delle dogane di Caprino é il sottomarino attivo nel lago Ceresio

Che sia il protagonista lo testimonia il fatto che lo si ritrova nel piccolo prato verso l'entrata del museo

Ricostruzione del sottomarino

Già, ma che ci faceva un sottomarino nel lago Ceresio?

Per mettersi in contatto e trasmettere informazioni importanti, la popolazione locale e i contrabbandieri utilizzavano segnali acustici o visivi. Per esempio, particolari fischi, il verso del gufo e di altri animali erano perfetti per informare sulla propria posizione o sulla presenza di guardie. Le famiglie ticinesi ricorrevano ad altri stratagemmi, c’era chi lasciava appeso il bucato per segnalare il via libera, chi chiudeva le imposte per avvisare di fare attenzione, oppure chi lasciava la luce accesa in cucina se non c‘era pericolo.

 Per aggirare i controlli e trasportare più merce, alcuni contrabbandieri pensarono bene di aprire una nuova via attraverso il lago. Nel 1948 fece scalpore la notizia del ritrovamento nel lago Ceresio del “sottomarino tascabile”. Costruito artigianalmente, il sottomarino era lungo 3 metri, funzionava a pedali e poteva portare fino a 450 kg di merce.

Illustrazione ticinese, 27.11.1948

Meccanismo interno a pedali per azionare l’elica (Illustrazione ticinese, 27.11.1948)

Con questa specie di «sottomarino», i contrabbandieri trasportavano grandi quantità di salame, riso, sigarette e pellicce. Il timoniere sedeva a pelo d'acqua e comandava il silenzioso motore subacqueo. La merce di contrabbando era disposta orizzontalmente lungo l'intera superficie di carico dell'imbarcazione, che emergeva appena dall'acqua. Nel 1947 i contrabbandieri l'hanno abbandonata per ragioni sconosciute.

Porto Ceresio (I), 1948 (Archivio di Stato del Cantone Ticino, Ch. Schiefer)

Porto Ceresio (I), 1948 (Archivio di Stato del Cantone Ticino, Ch. Schiefer)

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