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Il giullare di Carlo il temerario

Poco più di un anno fa avevo nominato com e "babau" il misterioso personaggio con il sacco e i campanelli nei pressi del castello di Thun.

Passeggiando tra le viuzze della stessa cittadina più di un anno di distanza mi imbatto in delle strane maschere in vetrina. Un cartellino chiarisce il tutto: 

"FULEHUNG Masque du fou du Duc Charles le Temeraire. Butin des Thunois de la bataille de Morat 1476"

 ("FULEHUNG Maschera del buffone di corte di Carlo il Temerario. Bottino di Thun dalla battaglia di Morat 1476")

Non posso fare a meno di comprare un calamita per il frigo che avevo tra le mani pochi minuti prima

Fulehung

Entrando nel negozio noto anche che nella decorazione per vetro appesa sulla vetrina é riportata la maschera.

Chiedo lumi al negoziante, mi ribadisce si tratta del bottino di guerra e della maschera del buffone di corte. Chiedo dove sia l'originale e mi dice al castello che sto per visitare.

Getto ancora uno sguardo nella vetrina: vedo le foto che rappresentano la maschera in un evento in città, una tradizione che appare ben radicata ed é evidentemente legata al personaggio in questione

Salendo verso al castello passo di nuovo dinnanzi alla statua vista un anno fa: ora ha finalmente un significato, mi rendo conto che quel "babau" buttato li un anno fa mi era rimasto in gola e chiedeva chiarezza.

Sì, c'è anche un monumento al giullare con la maschera del diavolo. La statua della Fulehung si trova in Berntorplatz, sotto il castello. Proprio accanto ad essa si trova il Täntsch, il muro del bersaglio dei balestrieri al poligono di Gessler.
Qui si trova e guarda tutti i passanti con un'espressione truce. E l'attesa dell'autunno cresce per tutti...

Al castello

Sono sicuro che al castello svelerò in maniera definitiva il mistero...
Trovo la maschera come descritta dal commerciante in una vetrina all'interno di un locale non accessibile 

Maschera originale datata XIX° secolo. 
Deposito permanente della commissione dei cadetti di Thun

La descrizione che l'accompagna non aiuta a confermare le sue origini risalenti alle guerre di Borgogna:

Il "Fulehung" (letteralmente "fauler Hund", cane pigro) è la figura centrale dell'"Ausschiesset", una festa popolare di Thun. Una delle tradizioni più durature della Svizzera, che si svolge ogni anno all'inizio delle vacanze autunnali. Il personaggio giullare, che indossa una singolare maschera da diavolo, emerge dalla collina del castello il lunedì mattina presto e si dirige verso la Place de l'Hôtel de Ville.
Armato di vesciche di maiale e di un bastone, il "Fulehung" si fa strada tra i curiosi, distribuendo colpi e dolci. Il martedì all'ora di pranzo, il Fulehung torna al Castello e non riappare fino all'anno successivo.

Ma quindi?

La storia del Fulehung risale ai tempi delle guerre di Borgogna dell'anno 1476, nel corso delle quali gli abitanti di Thun ottennero particolare fama. Lo stesso buffone di corte di Carlo il Temerario derideva i lenti Bernesi e i "fule Thunerhüng" (pigri cani di Thun) contriti ed inginocchiati a terra. Quando però gli abitanti di Thun nel corso della battaglia riuscirono a mettere le loro mani sul buffone, lo portarono a casa come bottino di guerra e lo inseguirono per la città, all'epoca ancora piccola, finché non crollò, concedendo così soddisfazione agli abitanti di Thun per gli oltraggi subiti.

I più antichi resoconti sul Fulehung risalgono alla seconda metà del XIX secolo, ma non vengono fatte dichiarazioni su un possibile collegamento con le Guerre Borgognone, né sulla sua età o origine

"Finché indosserete la maschera, sarete immortali. Se mai la toglierete, la vostra vita sarà persa.
Ora, Duca: siete pronto a soddisfare le mie richieste?".

Nel XVIII secolo il giullare riappare nelle cronache. Era il puntatore dell'associazione dei fucilieri e indossava un costume da giullare nelle occasioni speciali. Nel poligono di tiro manteneva la pace e l'ordine con una branda, un manganello. Con battute e scherzi intratteneva la società la sera al banchetto dei tiratori.

Nel 1776 il giullare fu poi abolito e il suo abito messo all'asta. Poiché nelle foto di questo periodo indossava sempre e solo un berretto, ma mai una maschera, non si sa se la maschera fosse presente anche in quel periodo.

Nel 1840 c'è un altro indizio: il "Seckelmeister" fece riparare un abito da giullare. Al tiro a segno del 1855 il buffone era sicuramente presente, dotato di berretto a pinza e pistone. Tuttavia, non si chiamava Fulehung, ma "Bajäggel" (Bajass). Poco dopo fu nuovamente abolito dalle autorità scolastiche e nel 1864 fu reintrodotto dai tiratori - ora con la maschera del diavolo. Non si conosce l'origine di questa maschera. La maschera originale appartiene alla Commissione dei Cadetti ed è oggi conservata a Castel Thun.

Intorno al 1900 il folle ricevette il nome odierno di "Fulehung". In origine si trattava di uno scherno (cane pigro), ma nel corso del tempo il nome precedente "Bajass" fu sostituito da questo. 


Nel 1901 la commissione dei cadetti decise che il Fulehung poteva apparire solo alle processioni e poi doveva scomparire di nuovo. Si dice che non sia apparso per diversi anni a causa della brutalizzazione dei giovani. Ma la tradizione era ancora valida e da allora il Fulehung non è più mancato in nessun comitato.


Dal 1960 circa il suo lavoro a Thun si limita al centro della città. In occasione delle processioni di imposizione e del tiro a segno dei cadetti di Gessler, esercita di nuovo le sue vecchie funzioni di steward e maestro di pedana. Inoltre, insegue la folla con "Söiblattere" e "Schyt" per i vicoli e distribuisce dolci ai bambini.

Il suo nome non rispecchia affatto le sue attività, perché Hung non è affatto pigro; durante il set di imposizione compie un'immensa quantità di corse e deve conoscere bene i vicoli del centro di Thun.


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