I peti. Essi fanno parte di una delle grandi fobie, soprattutto femminili: scorreggiare durante il sonno, senza alcun controllo, senza alcuna decenza
Certo non faranno la storia, non cambieranno le sorti di un popolo ma anche i peti & simili fanno parte della nostra quotidianità, delle nostre "paure".
In un paio di occasioni in passato si é dedicato qualche , verso, disegno, leggenda, ecco qualche esempio
He-Gassen
Il lungo rotolo presenta una quindicina di scene, la cui lettura inizia, come d'uso nei rotoli giapponesi, all'estrema destra: uomini di vario grado (i berretti neri laccati indicano i gradi di corte, gli altri sono popolani) diffondono la notizia della gara, poi scene di uomini che passano la notizia e portano ceste di un alimento che induce flatulenza (taro), una scena di cucina in cui il cibo viene preparato e mangiato, e infine scene della gara vera e propria in cui sono travolti uomini, piante e animali.
Bonnacon
Libro di preghiera di Carlo il Temerario
Il possibile significato dietro questa miniatura rimanda alla preoccupazione dell'epoca per la sodomia, un termine che poteva indicare qualsiasi attività sessuale che non portasse alla riproduzione.
Del cul fece trombetta
Sorprendentemente questo vento divino trova spazio anche nella divina commedia di Dante
culo: Inf. XXI, v. 139: «ed elli avea del cul fatto trombetta». Va detto che la wcelebre quanto cacofonica trombetta, il fetido strumento a fiato suonato da Barbariccia, caporale di diavoli, rimbombava già intorno alla fine del Duecento, negli antilirici versi di Anonimo Genovese: «Chi per vila e per montagne / usa troppo le castagne, / con vim brusco e con vineta, / sona speso la trombeta».
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