Ma non mi convinceva, sembrava volesse aggiungere qualcosa o ad ogni buon conto che non me l'avesse raccontata tutta.
Una volta entrato infatti mi rendo subito conto del rapporto lunghezza larghezza diverso dal solito.
Dopo un primo veloce giro mi ritrovo nell'angolo verso l'uscita a sinistra. Mi sento come osservato. Alzo la testa dove ancora non avevo guardato, proprio a plafone, non mi aspetto nulla di particolare se non qualche decorazione come sono solito osservare. Al centro però scorgo qualcosa, la sensazione é quella di un uomo che mi mostra le sue grazie, necessito di conferma, non ho ancora indossato gli occhiali..
Romanico erotico
Le raffigurazioni avrebbero una motivazione pedagogica, ovvero il compito di indicare ai fedeli, in una epoca in cui anche i canonici erano analfabeti, quelli che erano i comportamenti vietati dalla religione. Una sorta di catechismo visuale che rappresentava i peccati.
“Quello per esempio è un ubriacone”, racconta il buon parroco, “vedi come sta abbracciato alla botte di vino?” Non si tratterebbe solo di descrivere i peccati quindi ma più generalmente i comportamenti negativi in cui non dovrebbe indulgere un buon cristiano.
Una delle teorie che si avanza, e tra le più suggestive, sarebbe quella per cui in una certa epoca storica Cervatos e la valle dell’Ebro erano tappe di uno dei percorsi scelti dai pellegrini per raggiungere Santiago di Compostela. Come è noto, la principale delle motivazioni che spingeva i pellegrini a partire per un viaggio che durava dei mesi e che non era ne facile ne privo di pericoli, era raggiungere la meta e così la redenzione da tutti i peccati. Secondo questa teoria, una certa parte dei pellegrini sarebbero stati precedentemente grandi peccatori, “frequentatori” delle debolezze umane. Forse che, lungo il cammino, e nell’avvicinarsi alla possibilità del perdono, non avessero timore ad indulgere una ultima volta in qualche tentazione della carne? In questo caso si sarebbe verificata una frattura tra la dottrina della autorità ecclesiastica, severa e moralizzatrice e una chiesa locale che sarebbe stata più aperta alle cose della vita. In questo senso, l’amore e la sessualità sono sempre stati legati alla natura umana e così come avviene per altre religioni le raffigurazioni potrebbero essere intese come inno alla vita invece che, attraverso l'occhio contemporaneo, come esempi di vergogna e peccato.
A dare ancora più valore storico a questa tesi è il fatto che tutte le testimonianze di romanico erotico che ci pervengono sono circoscritte alla zona del Cammino di Santiago. Queste regioni del nord della Spagna furono per i secoli precedenti dominate dagli arabi e la visione della sessualità nelle due culture era molto diversa, più libera e fonte di felicità quella araba del tempo. Artisti formatosi in questo ambito culturale potrebbero aver operato a Cervatos. Prova del fatto la presenza tra le raffigurazioni di elementi naturali di stile orientale e di dettagli dell’abbigliamento.
Combattere il fuoco con il fuoco
Molte chiese medievali non sono solo adornate da sculture ispirate alle storie del cristianesimo: sono anche popolate da figure nude che mostrano le loro vulve, gargoyle che mostrano le loro natiche nude o che tengono un membro eretto in mano. Nel Regno Unito, le Sheela Na Gig che mostrano le loro vulve avevano probabilmente lo scopo di promuovere la fertilità dei campi e della comunità cristiana.
Le figure oscene esposte nelle chiese lungo il cammino di Santiago de Compostela dovrebbero proteggere i pellegrini dalle forze demoniache spaventandoli con le loro smorfie e la loro sorprendente nudità. Questa tattica di "combattere il fuoco con il fuoco" può essere applicata anche ai distintivi. La storica dell'arte Ruth Melinkoff si è spinta fino a suggerire che questi oggetti raffiguranti i genitali venissero indossati contemporaneamente ai distintivi del pellegrinaggio per dare ai pellegrini un'ulteriore protezione contro i demoni.
Altri personaggi nella chiesa di Orbe


Ecco quindi gli altri amici censiti durante il mio secondo giro.
La posizione sdraiata, il cappuccio con le orecchie animali, in un flashback rivedo Sant'Ursino ammirato a Sant'Ursanne.
Un altra raffigurazione a cui riesco a dare un interpretazione é la coppia pelosa che tiene uno scudo: si tratta di un uomo selvatico con, cosa rara, relativa compagna al suo seguito. Questo personaggio era ben radicato alle nostre latitudini come visto in più occasioni
In attesa di essere svelati

Lascio Orbe con alcuni misteri da svelare, ed é un bene non si riesce sempre dare una risposta a tutto, si precluderebbe il senso di appagamento una volta che li svelerò, perché so che prima o poi li svelerò
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