riporta eventi storici e merita una menzione a parte. Chi entra in questa casa respira la storia e per uno come me non c'é nulla di più entusiasmante
L'albergo sulla centralissima piazza di Müstair. Il monastero é a circa 100 passi di distanza
Sopra la porta tutta a destra la mia stanza per una notte
Nel 1254, la Chasa Chalavaina fu menzionata per la prima volta come locanda.
Questa casa è unica perché rappresenta l'hotel più antico della Svizzera.
1930 (?)
La locanda, situata nella strada principale di Müstair, si trova a pochi passi dal monastero di St. Johann, patrimonio dell'Unesco. L'hotel comprende 18 camere, un ristorante, una cucina "colorata" di nero dalla fuliggine e un ampio giardino.
Dove un tempo dormivano galline, gatti e capre, oggi ci sono camere per gli ospiti. Le stanze sono in parte arredate con mobili in legno secolari e in tutta la casa si trovano utensili di uso quotidiano di un tempo ormai lontano: una stufa del 1750 circa, falci, falcetti, gioghi, strigli, forbici per il burro, burriere, un arcolaio, un banco da falegname, alabarde, una delle quali svolge ancora la sua funzione di guardia (è infilata nella trave del tetto), armi della Grande Armata e numerosi attrezzi agricoli. Dove un tempo entravano i cavalli, oggi si trova l'ingresso del bar.
Vista della piazza, a sinistra l'albergo, anche lo stabile davanti alle tre macchine parcheggiate fa parte del complesso, proprio li la mia stanza
La Chavalaina e Benedikt Fontana
Di fronte al monastero di Müstair si trova la Chasa Chalavaina, costruita su fondamenta risalenti all'epoca carolingia.
Nel 1499 i signori della guerra grigionesi pianificarono qui la Battaglia da Chalavaina, la battaglia della Calven, che vinsero.Sulla loggia della Casa Chalavaina, il comandante grigionese Benedetto Fontana avrebbe dato ordini a 6000 soldati che si erano radunati sulla Piazza Grande per combattere contro le truppe austriache e asburgiche.
Monumento a Benedikt Fontana a Coira
Quel giorno i grigionesi si trovarono di fronte un esercito doppio rispetto a quello di Chalavaina. Nonostante tutto, vinsero la battaglia. Questo portò alla nascita della Casa Calven, più tardi conosciuta come Chasa Chalavaina. A quel tempo la casa aveva già duecento anni; gli storici pensano che sia stata costruita prima del 1300.
Ma l'edificio medievale non era il primo a sorgere sul terreno attuale: le fondamenta di muri precedenti testimoniano attività edilizia carolingia, cioè l'epoca in cui fu costruito il monastero.
Oggi non è più riconoscibile l'antico cortile, risalente al 1300. Anche la grande stalla, costruita sul lato est della casa all'epoca del castello, conferma la teoria che già allora si trattasse di una locanda, dove venivano ospitati i cavalli e i muli dei viaggiatori.
Gli stemmi delle tre leghe dipinti su una casa che da sulla piazza
Testimonianze storiche
Nel 1467, sul lato nord della casa, viene dipinto un murale con la Madonna e San Rocco, protettore contro la peste, che all'inizio degli anni '30 del XVII secolo aveva colpito anche la valle di Münster. Nei secoli successivi ci sono stati diversi lavori di ristrutturazione, come l'aggiunta di due piani nel XVII secolo.
Unica è anche la cucina nera, dove nel 1254 scoppiò un primo incendio. La fuliggine di tutti questi secoli ha annerito le pareti e oggi la cucina nera funge da sala da pranzo.

Entrando nella sala da pranzo si passa davanti a un'iscrizione del 1696. Per un curiosone come me impossibile non notare alcuni elementi dall'aria piuttosto antica
Il pasatto mi rincrese, il presente mi chastiga & l'venire mi spaventa [...]
Adi 19 ***bre 1696 [...]
Trovo modo solo il giorno della mia partenza a chiedere delucidazioni alla ricezionista che molto gentilemnte mi aiuta a comprendere la testimonianza: scritta con sangue di bue, ricorda un uomo che un tempo cercò rifugio nella Val Müstair: «Mi pento del passato. Il presente mi punisce. Il futuro mi spaventa [...].»
Altrettanto curioso é il disegno appena percettibile sulla stessa parete ritraente un personaggio dallo stano cappello e da un naso sproporzionato
Una volta questa era una caserma per i soldati, dove c'é la reception depositavano le armi, lo si deduce dai segni lasciati sul plafone dalle punte delle alabarde
Alabarda presente nell'albergo
Il disegno si presume sia stato fatto da un soldato burlone
Una notte di altri tempi
Ho scelto personalmente la stanza e mi sono entusiasmato da subito, l'arredamento estremante spartano, il letto dall'aria antica, la finestra che da direttamente sulla piazza....

Malgrado ci sia la cantonale che passa dalla piazza di Müstair a partire dalle 22 non sento più traffico. Alcune persone sono rimaste a chiacchierare fuori come si confà ad una serena serata d'estate. L'albergatore di Scuol la sera prima mi aveva riferito che dopo agosto il clima cambia e quindi é meglio approfittare di questi momenti.

Poi pian piano anche gli ultimi rumori cessano, tutti sono andati a dormire, lascio la finestra aperta come per avere un contatto ancora più profondo con il luogo che mi ospita. Do uno sguardo fuori dalla finestra
La quiete, un silenzio insperato di una dolce notte d'estate. Si sente solo in lontananza l'acqua che si tuffa in una fontana. La temperatura é gradevole, mi sembra di vivere in un altro tempo, e assaporo la felicità di poter risvegliarmi in un posto simile l'indomani; con questi pensieri mi lascio dolcemente andare fino ad addormentarmi.

La porta della mia stanza per una notte
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