La globalizzazione sta standardizzando tutto, siamo in balia di un appiattimento generale, insulti compresi. Quelle belle chicche di nicchia, sortite da personaggi estremamente arguti e salaci rischiano di andare perse. E sarebbe un peccato, perché almeno gli insulti possono essere riutilizzati con una certa frequenza. Quotidianamente. Ma farlo con una certa estrosità non ha prezzo, insulti talmente fini ed elaborati che potrebbero nemmeno essere capiti dai destinatari. Un rischio che va corso. Assolutamente.
Detto questo mi permetto di snocciolare una serie di affermazioni, rigorosamente di Airolo e dintorni, da sfoggiare nel momento giusto, imperativamente, la gente va insultata con regolarità, il rischio é quello di perdere questo meraviglioso patrimonio.
I sém nècc i l'èlp čargò dét légna vèrda, sono salito all'alpe in compagnia di una donna brutta e vecchia invece che giovane e bella
La pèr un čarnàsc rüšnò (Fontana), sembra un catenaccio arrugginito: di persona o di donna magra, rossiccia di capelli
čört: corto. L'é čört da pèll, ha la pelle corta, detto ironicamente di chi scoreggia
Cua, fanale di coda; soprannome di persona dal viso rotondo e rossiccio;
Di persona magra si dice č'la pò basè na čèura in mézz i čörn, che può baciare una capra fra le corna;
Ma si l'é bè na bèla tósa ma quant č' la gigna u pèr ču végn šgiü n gartégn di cálcan, sicuro è una bella ragazza ma il suo sorriso ricorda un cancello che si scardina (Fontana);
Detto questo mi permetto di snocciolare una serie di affermazioni, rigorosamente di Airolo e dintorni, da sfoggiare nel momento giusto, imperativamente, la gente va insultata con regolarità, il rischio é quello di perdere questo meraviglioso patrimonio.
Leggere e propagare
Mocciosi che ciondolano sulla via principale di Airolo, sanababicci
Difetti fisici (dalla nascita, malattia o dall’invecchiamento)
U pèr un ğatt tirò fò d'um büi: é malconcio, fa pietà; letteralmente sembra un gatto levato da una fontana in cui era caduto.I sém nècc i l'èlp čargò dét légna vèrda, sono salito all'alpe in compagnia di una donna brutta e vecchia invece che giovane e bella
La pèr un čarnàsc rüšnò (Fontana), sembra un catenaccio arrugginito: di persona o di donna magra, rossiccia di capelli
čört: corto. L'é čört da pèll, ha la pelle corta, detto ironicamente di chi scoreggia
Cua, fanale di coda; soprannome di persona dal viso rotondo e rossiccio;
Di persona magra si dice č'la pò basè na čèura in mézz i čörn, che può baciare una capra fra le corna;
Ma si l'é bè na bèla tósa ma quant č' la gigna u pèr ču végn šgiü n gartégn di cálcan, sicuro è una bella ragazza ma il suo sorriso ricorda un cancello che si scardina (Fontana);
Crèn s.m. albero - abete per lo più - dissecato in piedi; in s. fig. crèn sèč sta per scapolo che invecchia senza prole;
Vardé in Francia: essere strabico
Si racconta di un giudizio quasi salomonico emesso da Francu t San - Franco Dellavecchia - di Fontana famoso per le sue sortite; chiamato ad arbitrare fra due contendenti alquanto alticci quale delle loro mogli, per la verità piuttosto bruttine, fosse la più bella sentenzio: s'i füssan fò sü la Féra tachéi a na štènga i tödaro fò la gòrda e i lassarö nè tücc dó, se fossero sulla Fiera, cioè sul luogo dove si tiene il mercato del bestiame, legate a una stanga leverei e mi terrei la corda - sottinteso unica cosa di valore - e me ne infischierei di tutte e due.
Si racconta di un giudizio quasi salomonico emesso da Francu t San - Franco Dellavecchia - di Fontana famoso per le sue sortite; chiamato ad arbitrare fra due contendenti alquanto alticci quale delle loro mogli, per la verità piuttosto bruttine, fosse la più bella sentenzio: s'i füssan fò sü la Féra tachéi a na štènga i tödaro fò la gòrda e i lassarö nè tücc dó, se fossero sulla Fiera, cioè sul luogo dove si tiene il mercato del bestiame, legate a una stanga leverei e mi terrei la corda - sottinteso unica cosa di valore - e me ne infischierei di tutte e due.
Um bòtt i évan bòi pai pörsc adéss i én gnè piü bòi pai mòšč: una volta erano buone per i maiali, adesso che sono vecchie, non sono più buone neanche per le mosche, sentito a proposito di due sorelle dal passato avventuroso
La réšta iscì péna puntè i čauz sü la čadrìa, resta facilissimamente incinta, letteralmente basta poggiare i calzoni sulla sedia.
Look
La paréva la védrìna du Brasi: sembrava la vetrina del Brasi; sentito a proposito di persona esageratamente ingioiellata
Sacchcimént, soprannome di persona esageratamente incipriata
Chèl iö u s'é pecianò cun un ciòut, di spettinato letteralmente quello si é pettinato con un chiodo
Chèl iö u s'é pecianò cun un ciòut, di spettinato letteralmente quello si é pettinato con un chiodo
La pèr na lögia ču madréisgia: paragone più che veristico usato nei riguardi di una straniera le cui labbra erano esageratamente tinte di rosso; letteralmente assomiglia a una scrofa con prolasso dell'utero
L'é gnè bòn da čaè, è un inetto, lett. non sa neanche cacare
Bundànza: abbondanza; ironicamente detto di persona non propriamente indispensabile, cioè elemento in più; scé bundanza či vam a čé: vieni abbondanza che andiamo a casa.
Quant é nassüt chèl dasütru iö i an bütó via la creatüra e nudrió la drizzám, quando è nato quel disutile hanno buttato il bambino e allevato la placenta, detto di stupido.
Incapaci e imbecilli
Da chèl iö u vegn gnè fò da bagnè la süpa: sottinteso; da quello, anche a fargli bollire la testa non esce neanche il brodo per bagnare il pane per la zuppa
L'é gnè bòn da čaè, è un inetto, lett. non sa neanche cacare
Bundànza: abbondanza; ironicamente detto di persona non propriamente indispensabile, cioè elemento in più; scé bundanza či vam a čé: vieni abbondanza che andiamo a casa.
Quant é nassüt chèl dasütru iö i an bütó via la creatüra e nudrió la drizzám, quando è nato quel disutile hanno buttato il bambino e allevato la placenta, detto di stupido.
U ciapa gnè m prévat in mézz a la néf, letteralmente non colpisce neanche un prete in mezzo alla neve, detto di cattivo tiratore
Chèl iö l'é nècc a prévat parché l'éva mia bòn da martlè la fauc: quello si è fatto prete perché non era capace di martellare la falce, di inetto.
Cavàl da paràda, detto di persona che all'atto pratico non ha resistenza; nei trasporti verso il San Gottardo i cavalli sono usati solo nella buona stagione.
A persona della quale non ci si può fidare, inetta: uss darö gnè na čèura in gòrda, non si darebbe neanche una capra legata alla corda da custodire
Zurùch: gonzo, imbecille, attardato; dal tedesco zurück
U vadègna gnè l'aqua ću béf: è così fannullone che non guadagna neanche l'acqua che beve.
Avaru mé l pörć, u rént nòta fin l'é crapò: avaro come il maiale che rende solo dopo morto.
U čèa a métè ščena, si crede, si da delle arie; lett. caca a metà cena
Pütošt čé tö chèla iö i töi um bòsc ču dà, piuttosto che sposare quella mi prendo un becco battagliero, aggressivo
Dovuti a comportamenti discutibili
Lögia sanèda dal prüm d'aòšt: lett. scrofa castrata il giorno della festa nazionale: quasi scrofa nazionale, ep. poco elogiativo.
U vadègna gnè l'aqua ću béf: è così fannullone che non guadagna neanche l'acqua che beve.
Avaru mé l pörć, u rént nòta fin l'é crapò: avaro come il maiale che rende solo dopo morto.
U čèa a métè ščena, si crede, si da delle arie; lett. caca a metà cena
U maia mia par mia čaè, non mangia per non dover cacare, detto di avaro
čöisc mé l guvèrnu d'Uri, ironicamente: bravo, mite come il governo del canton Uri di cui la Leventina sperimentò la mitezza specialmente nella repressione della rivolta del 1755.
Véi adöss u vidél crapò, esser depresso, profondamente scoraggiato: dall'atteggiamento delle bovine che portano il vitello morto
Véi adöss u vidél crapò, esser depresso, profondamente scoraggiato: dall'atteggiamento delle bovine che portano il vitello morto
Chèl iö l'é mòrt mia rüšnò: quello non è sicuramente morto arrugginito, di persona dedita al bere
U bè muri ênča lüi senza vidéss u böcc du cù, morirà anche lui senza aversi visto l'ano, di ingordo che pur affannandosi non riuscirà mai ad avere tutto o l'impossibile;
Péisc dé na fomna in crumpa, peggio di una donna gravida, di persona che ha gusti e pretese particolari;
Cuè s.m. attacco della coda: futè o bütè šgiù l cuè, rompere l'attacco della coda il che succede a volte in seguito a caduta; vaca auta da cuè, bovina con l'attacco della coda alto e perciò antiestetico; detto di persona, auta da cuè significa pretenziosa, altezzosa.
U bè muri ênča lüi senza vidéss u böcc du cù, morirà anche lui senza aversi visto l'ano, di ingordo che pur affannandosi non riuscirà mai ad avere tutto o l'impossibile;
Péisc dé na fomna in crumpa, peggio di una donna gravida, di persona che ha gusti e pretese particolari;
Cuè s.m. attacco della coda: futè o bütè šgiù l cuè, rompere l'attacco della coda il che succede a volte in seguito a caduta; vaca auta da cuè, bovina con l'attacco della coda alto e perciò antiestetico; detto di persona, auta da cuè significa pretenziosa, altezzosa.
Uss lèva šgiü cu la spüda: non si lava, é uno sporcaccione, letteralmente si lava con la saliva
T'ö bè mia büté la mèdri par mundè l pró, non ti sfiancherai mica - lett. non avrai il prolasso uterino - per ripulire il prato;
Südè sòtt la léngua: di chi lavora a parole, letteralmente sudare sotto la lingua
Bérgum: bergamasco; ottimi falciatori che d'estate venivano a decine per la fienagione; famosi per la loro resistenza e laboriosità ma anche per il loro proverbiale appetito; i sévi scè da né a tö n sacch rassiöisc par štupài, ero sul punto di andare a prendere un sacco di segatura di legno per saziarli, lett. otturarli
Bérgum: bergamasco; ottimi falciatori che d'estate venivano a decine per la fienagione; famosi per la loro resistenza e laboriosità ma anche per il loro proverbiale appetito; i sévi scè da né a tö n sacch rassiöisc par štupài, ero sul punto di andare a prendere un sacco di segatura di legno per saziarli, lett. otturarli
Generici (senza causa apparente)
Bròcc: porcile. U végn fò d'um bròcc; la sua genealogia o il suo pedigree lascia alquanto a desiderare
Pütošt čé tö chèla iö i töi um bòsc ču dà, piuttosto che sposare quella mi prendo un becco battagliero, aggressivo
Chèla iö i la tucarö gné cul tardénz: a quella ragazza o donna non mi avvicinerei a nessun prezzo: letteralmente non la toccherei neanche con il forcone da letame
Furtünó mé n čégn in gésa, fortunato come può essere un cane che compare in chiesa durante una funzione;
Furtünó mé n čégn in gésa, fortunato come può essere un cane che compare in chiesa durante una funzione;
Sanababìc : dall'inglese son of a bitch
Chél iö ti pò tacal sü al pòšt du bòiler, quello, per levartelo dai piedi puoi appenderlo al posto dello scaldaacqua

Parafrasando Sheldon Cooper: “Sai, a quanto pare puoi ferire le persone altrettanto bene senza usare nemmeno una parolaccia.” ☝️
RispondiEliminaL.G.