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Ulrich von Hohensax

Impossibile non notarla: appena girato l'angolo della prima stanza della storia della Svizzera nel museo nazionale di Zurigo ci si para davanti una bellissima uniforme, Impossibile non incuriosirsi e sapere per lo meno a chi apparteneva

Un'uniforme di gala ricostruita del capo mercenario Ulrich, Freiherr von Hohensax, con un tipico codino e un cappello di piume di struzzo. Il modello era lo stemma in vetro colorato
Museo Nazionale Svizzero

Ulrico de Sacco (Ulrich von Hohensax) era un diplomatico svizzero, comandante di truppe mercenarie e imprenditore militare. Ebbe una grandiosa carriera militare. Aveva appena 14 anni quando, intorno al 1476, partecipò alle Guerre di Borgogna. Divenne comandante dei mercenari in giovane età.
All’apice della sua carriera guidò in veste di comandante confederato 20.000 guerrieri nelle guerre d’Italia.

Ulrico de Sacco nasce nel castello di Forstegg (Sennwald, SG), attorno al 1460 (la data precisa è incerta). Poche sono le informazioni sulla sua giovinezza. Adolescente, prende servizio come scudiero presso l'imperatore Federico III e, nel 1475, viene posto sotto la tutela di Hans Waldmann, con cui inizia la sua carriera militare. Partecipa all'assedio di Neuss, nel 1476 combatte a Grandson e nella battaglia di Morat è al comando di un contingente di 2000 uomini della Svizzera orientale. Per il suo valore, Renato II duca di Lorena e il conte di Thierstein lo nominano cavaliere sul campo di battaglia.

Nel 1486 viene ammesso nella borghesia di Zurigo e riprende il servizio straniero come capitano di una compagnia zurighese al soldo di Sigismondo d'Austria dando prova di grande coraggio nella campagna del Trentino.

Il 19 aprile 1512 la Dieta federale nomina Ulrico de Sacco comandante in capo dell'esercito confederato che si preparava a scendere in Lombardia. L'ordine della Dieta verrà confermato dal Consiglio di guerra il 30 maggio. Si tratta del primo comandante in capo della storia svizzera

Consiglio di guerra dei Confederati. Disegno a penna di Urs Graf (1485 - 1527). Basilea, Raccolta di stampe del Museo d'Arte. La figura nel centro dovrebbe essere quella del barone di Hohensax che guidò i Confederati nella spedizione di Pavia, 1512

La campagna finisce il 31 dicembre quando Ulrico de Sacco entra a Milano alla testa dell'esercito svizzero ristabilendo Massimiliano Sforza sul trono. La posizione di forza derivante dal successo dell'impresa indusse i Confederati a porsi come interlocutori a pieno diritto delle potenze europee.

Stemma in vetro colorato del condottiero Ulrich, Freiherr von Hohensax, dal municipio di Lachen, 1507. Museo Nazionale Svizzero

Lo troviamo di nuovo alla testa delle truppe confederate che, nel 1513 a Novara, respingono nuovamente i francesi. 

La battaglia di Novara nella Cronaca di Stumpf del 1534.

Nel 1515, a causa di una malattia che lo trattiene in Svizzera, non è però al comando delle truppe a Marignano - la «battaglia dei giganti» - nella quale i confederati vengono sconfitti. Nella stessa battaglia muoiono due suoi figliastri 

Dal 1516, al seguito del trattato detto «di pace perpetua», di cui de Sacco è uno dei firmatari, è beneficiario di provvisioni francesi. Con l'inizio della riforma Ulrico de Sacco si ritira nelle sue terre. Verrà ancora chiamato a mediare la pace tra i confederati nel 1531, dopo la seconda guerra di Kappel.

Ulrich von Höhensax Muore nel castello di Bürglen in Turgovia e viene sepolto nel castello di Altenklingen.

Un mercenario andava in guerra più volte e per alcune settimane. Le strade erano faticose e pericolose. Sul campo di battaglia le truppe erano guidate da comandanti. Ulrico de Sacco fu un comandante molto noto e di successo. Comandò le truppe nella campagna di Pavia del 1512 in cui i francesi vennero cacciati dalla Lombardia. 

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