La Vecchia guerra di Zurigo é lunga e costellata da diversi avvenimenti che danno modo di prendere qualche spunto.
Contesto generale
Alleati fino ad un certo punto
Indisciplina
L’onore
I martiri
Altro punto che salta all’occhio é la presenza di martiri, sia da una parte che dall'altra. Si tratta del borgomastro di Zurigo Stüssi sul ponte della Sihl, gli asseragliati del Greifensee e i basilea nella battaglia di San Giacono sulla Birsa
Il protagonista, l’eroe indiscusso da parte zurighese fu il suo borgomastro Stüssi. La leggenda, perché di leggenda si tratta, lo vede soccombere sul ponte della Sihl mentre solo, ripeto solo, copre la ritirata dei suoi concittadini. Solo un vile stratagemma di un soldato nadcostosi sotto il ponte riesce ad avere ragione di lui, innalzando irrimediabilmente il suo martirio nell’Olimpo degli dei. Non sapremo mai come é morto Stüssi ma le tradizione ce lo impone in questo modo
Sui martire del Greifensee ho trattato molto. Qui si tratta di classico: gli assediati si difendono ad oltranza dagli assedianti. Spesso viene promesso un trattamento di rispetto in caso di arresa ma anche spesso se questa tarda ad arrivare la reazione degli assedianti non mantiene la parola. Un esempio celebre nella storia svizzera é la guarnigione di Grandson che si arrese alle promesse dì incolumità fatte da Carlo il temerario ma prontamente disilluse. Tutta la guarnigione fu annegata e impiccata.
Il terzo martirio fu inaspettato, allargando il conflitto ad altre forze estere (gli armagnacchi) Zurigo pensava di aver trovato un alleato capace di distogliere le forze confederate che convergevano tutte contro di lui.
Essi non avevano fatto il conto con le forze di Basilea che combatterono fino allo stremo asserragliate nel lazzareto di San Giacomo
Alla fine furono sconfitte ma il loro martirio ebbe comunque successo, gli armagnacchi abbandonarono l'idea di continuare con l’invasione delle terre dei confederati e lasciando così Zurigo sola al suo destino
Corporazione di sarti
Oggi nel nostro immaginario collettivo li immaginiamo esili, molto effemminati e con una vaga tendenza gay, più stilisti che sarti. Una volta invece era una categoria di lavoratori che faceva capo ad una corporazione e come tutte le altre corporazioni forniva uomini abili al combattimento
Battaglie navali
Se si chiede a qualsiasi svizzero se sul nostro territorio ci sono state battaglie navali la risposta sarebbe probabilmente no.
Difficile infatti immaginare battaglie sui nostri laghi, la nostra mente é solita associare queste battaglie a enormi flotte che si fronteggiano al largo oppure in qualche baia. Un lago sembra troppo stretto per poter contenere una certa tipologia di scontri. Lascia quantomeno un velo di sorpresa trovarsi dinnanzi alle cronache della battaglia che raffigurano navi da guerra battenti bandiere delle varie comunità di montagna Svizzere.
Ma non solo sul lago di Zurigo si combatterono battaglie navali. Anche sul lago di Lugano ci furono battaglie navali tra Milano e Como nelle perenne lotta per il dominio dell vallate ticinesi.
Travestimenti e inganni a Brugg
Il cavallo di Troia é forse il più antico stratagemma di cui siamo a conoscenza. Con l’inganno si possono ottenere risultati stupefacenti. Così in maniera molto subdola, e con pretesti discutibili, Brugg fu attaccata nottetempo, bastò un vestito da ecclesiastico per trarre in inganno la guardia all’ingresso di Brugg e devastare la cittadina.
Quando il guardiano chiese chi fossero lui e i suoi compagni, Falkenstein disse il suo nome e, indicando il suo compagno Hans von Rechberg, che indossava una veste clericale, aggiunse: "Il vescovo di Basilea e il suo seguito sono con me, portiamo pace e fretta al campo fuori Zurigo ai nostri signori di Berna". Il guardiano aprì ignaro il cancello e due cavalieri
La Vecchia Guerra di Zurigo non si fece mancare nulla.
Tanto rumore per nulla?
La guerra, malgrado spettacolare e piena di colpi di scena (ho omesso qui la lotta per il possesso di Bremgarten) portò alla fine cambiamento piuttosto limitati in ottica di territorio.
Verrebbe da dire "tanto rumore per nulla" ma non é nella prima volta nella storia che dopo sforzi enormi la situazione territoriale finale di un lungo periodo di combattimenti si discosta di poco da quello iniziale, basta pensare alla ben più statica guerra di trincea della prima guerra mondiale
I veri cambiamenti furono a livello di coesione
Zurigo torna in possesso di quasi tutti i territori perduti, ma falliscono le sue mire espansive nell'area della Svizzera orientale.
Nel trattato di pace, Zurigo si impegna inoltre a sciogliere l'alleanza con gli Asburgo, questo regolamento limita la possibilità finora vigente di allearsi con qualsiasi controparte in maniera sostanziale. Le alleanze confederali acquistano cosi una valenza maggiore rafforzando i legami fra i cantoni.
In seguito al trattato di pace, nel 1450 gli otto vecchi cantoni rinnovano le loro alleanze.
Le esperienze della Vecchia Guerra di Zurigo portano i vecchi cantoni a consolidare le relazioni fra di loro.
Quella che era una rete di alleanze non compatta diviene un'unione di alleanze sempre più coesa.
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