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Panorama Thun

Durante la visita al Panorama Bourbaki a Lucerna mi si apre un mondo: quello dei panorama, ovvero un dipinto circolare 360° dove il visitatore ne é completamente avvolto posizionandosi al centro per osservarlo.


Non si direbbe, ma il Parco Schadau sul Lago di Thun ospita l'opera più grande della collezione del Kunstmuseum Thun: il Thun-Panorama.

Il castello di Schadau

Il quadro a 360° dipinto dall'artista basilese Marquard Wocher è ospitato in una semplice rotonda in mattoni. 


Il dipinto è stato realizzato tra il 1809 e il 1814 ed è il più antico ciclorama al mondo ancora conservato nel suo stato originale. Alto poco meno di 7,5 metri e lungo 38 metri, raffigura la vita quotidiana nella piccola città di oltre 200 anni fa, insieme alla collina del castello e al pittoresco sfondo del lago e delle montagne. Per gli adulti, il dipinto è un tesoro artistico, per i più piccoli un affascinante gioco di oggetti nascosti.  Oggi, il panorama è il quadro circolare più antico del mondo ed è un deposito della Fondazione Gottfried Keller.

Breve storia del dipinto panoramico

Buona parte del Panorama di Thun

Mentre oggi andiamo in vacanza o voliamo più volte all'anno, 200 anni fa le persone viaggiavano raramente. Questo rendeva le immagini di luoghi stranieri ed esotici ancora più affascinanti.

In un'epoca in cui ancora non esistono la fotografia e il film, si avverte un gran bisogno d'immagini. Nel 1787 l'artista irlandese Robert Barker fa brevettare un dipinto continuo a 360°. Chi contempla il quadro, si trova così al centro di questo e vive un'esperienza visiva del tutto particolare. Fino alla fine del XIX secolo, il dipinto panoramico rappresenta la perfetta illusione utilizzata per arte, istruzione e spettacolo.

Nelle metropoli europee e americane, il dipinto panoramico di paesaggi, battaglie e scene religiose è sempre più diffuso e diventa così uno dei primi mass media della storia. È affiancato da numerosi strumenti e giochetti ottici: scatole magiche, stereoscopi, taumatropi

Sopraggiunge il cinema con le sue immagini vive, travolgendo il dipinto panoramico. Mai caduto completamente nell'oblio, il dipinto panoramico oggi sta vivendo un nuovo boom. Nel mondo esistono ormai vari nuovi dipinti panoramici a sfondo storico; soprattutto in Cina, è un genere che gode oggi di grande popolarità. L'invenzione del panorama - un dipinto a 360° - offrì a molte persone l'opportunità di ammirare luoghi sconosciuti e nuovi mondi. Le immagini circolari elaborate divennero presto un richiamo per una società assetata di conoscenza e dipendente dalle immagini e sono oggi considerate il primo mezzo di comunicazione di massa della storia.

Marquard Wocher

Dopo la sua visita all'Oberland bernese, il maestro minore di Basilea, Marquard Wocher, rimase talmente colpito dal magnifico paesaggio montano che si dedicò a un progetto insolito: un panorama della città di Thun. Nell'estate del 1809, disegnò il panorama di Thun e dei suoi dintorni da un'altezza vertiginosa, seduto su un tetto nel centro storico di Thun. 

Marquard Wocher nasce nel 1760 a Mimmenhausen (Germania); figlio dell'artista Tiberius Wocher, respira arte fin dall'infanzia. Già in giovane età impara le tecniche di pittura e incisione di paesaggi e ritratti.
Dopo un periodo di apprendistato a Berna comincia a realizzare quadri paesaggistici di piccolo formato, particolarmente apprezzati soprattutto dai turisti. Forse traendo ispirazione da un soggiorno a Parigi, ha l'ardire di dipingere un enorme quadro circolare: il primo dipinto panoramico della Svizzera. Come soggetto sceglie la cittadina di Thun e i suoi dintorni, ed espone l'opera in un edificio di Basilea appositamente costruito. Anche dopo l'inaugurazione del suo
Panorama, Wocher resta un artista poliedrico. Inventa una bicicletta a tre ruote, progetta un monumento, dà vita a scene della vita di Cristo con immagini trasparenti illuminate da dietro. Wocher fa un buon matrimonio che gli procura agiatezza, ma muore in povertà nel 1830.

Celebrato, scomparso, e di nuovo esposto

All'inizio dell'Ottocento, quando l'Oberland Bernese comincia ad acquistare un certo interesse turistico, giunge a Thun anche l'artista Marquard Wocher. Affascinato dal paesaggio, nel corso di due soggiorni, nel 1808 e nel 1809, esegue primi schizzi di un dipinto circolare. Tornato a Basilea, si dedica da solo a questo grande progetto e per cinque anni lavora all'esecuzione di un quadro di 285m2 di superficie. Dopo l'inaugurazione, avvenuta nel 1814, il dipinto a 360 gradi è visitato da molti, ma per Wocher non è un successo finanziario.
Dopo la sua morte, il quadro è messo all'asta, venduto, lasciato in eredità e regalato. Alla fine degli anni Novanta dell'Ottocento giunge a Thun, dove è depositato in un magazzino. Riscoperto nel Novecento a metà degli anni Cinquanta, è restaurato e a distanza di 146 anni dal suo compimento ottiene una nuova collocazione nell'edificio circolare di Karl Keller, nello Schadaupark di Thun. Nel 2014 il quadro è restaurato per la seconda volta.

Friedrich Meyer, Il panorama Wocher a Basilea (Rotonda), senza data, litografia, 33 × 46,5 cm

Rotonda di Basilea. Foto: Archivio di Stato di Basilea

Grazie agli sforzi della Fondazione Gottfried Keller, il dipinto gravemente danneggiato fu riportato al suo antico splendore: Il restauro del dipinto avvenne nel 1958/1959 sotto la direzione del restauratore bernese Hans Fischer. L'installazione nella rotonda dell'allora architetto cittadino Karl Keller e l'inaugurazione del panorama avvennero nell'estate del 1961.

Si srotola nel parco giochi nel 1957

Restauro 1957 - 1961

Dopo circa mezzo secolo, il tempo ha lasciato il segno sul dipinto. In particolare, l'elevata umidità dei mesi invernali ha avuto un impatto sul dipinto. Il team di sei restauratori H.A. Fischer si è quindi impegnato a restaurare nuovamente il dipinto panoramico nell'estate del 2014. Il 28 marzo 2015, il Panorama di Thun è stato inaugurato con un ampliamento realizzato dallo studio di architettura Graber & Steiger di Lucerna ed è aperto al pubblico da marzo a novembre.

Il Panorama di Thun

Uomini e donne intenti a svolgere le loro attività quotidiane, bambini che giocano, innumerevoli edifici della città, prati e villaggi circostanti, l'imponente catena montuosa dell'Oberland Bernese, compongono una raffigurazione ricca di dettagli della vita a Thun duecento anni or sono.
Dietro ogni figura, ogni casa o montagna si celano innumerevoli storie, note e sconosciute, allegre e tristi, amene e bizzarre. Cartoline postali e oggetti ne raccontano le vicende.







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