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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

La battaglia delle Tuileries al castello di Morges

Il museo all'interno del castello di Morges offre una fornitissima serie di uniformi di mercenari svizzeri in Francia ed Olanda. Molti quadri e altre curiosità adornano i muri. In particolare due quadri di simil fattura descrivono bene gli eventi delle Tuileries del 10 agosto 1792 . Dettaglio, gli svizzeri sono spogliati e massacrati.  I loro resti vengono portati in trionfo sulle picche dei rivoluzionari Entrambi rappresentano bene le atrocità perpetrate in quelle tragiche ore che segnarono la fine del servizio mercenario degli svizzeri in Francia. Servizio che fu comunque onorato fino alla fine. Gli svizzeri appaiono come vittime sacrificali mentre i rivoluzionari come bestie senza alcun limite che si lasciano andare ad atti di grande atrocità. Uno su tutto i bambini che giocano con le teste dei soldati svizzeri o defecano sulle statue fate a pezzi. Servizio in Francia Uniforme da fuciliere del reggimento Castella,  4° reggimento svizzero, 1776-1792 Litografia Ern(e)st Regiment,

Il prigioniero di Chillon

Il castello di Chillon é il monumento più visitato in Svizzera. Sarebbe facile, troppo facile attribuire questo record alla splendida location sul lago, o anche all'armoniosità della costruzione.  Si, tanto, ma non basta.  Occorre scavare più a fondo e metaforicamente spostarci nei sotterranei-non-sotterranei (si perché sono comunque sopra il livello dell'acqua). Qui sotto l'ambiente é decisamente coinvolgente, misterioso e tetro allo stesso tempo. Sarà merito dei grandi archi che coprono la volta, sarà la luce che penetra dalle finestre che danno sul lago. Saranno tutte queste cose... La prima stanza del sotterraneo Sul versante del lago, la più mirabile invenzione del geniale architetto, ed anche la più spettacolare, fu la costruzione dei famosi sotterranei, che si susseguono senza interruzione quasi da un capo all'altro del castello. Questi sotterranei (termine improprio poichè sono al disopra del livello del lago) sostituirono le antiche travature. Con i loro massic

Queen ai Mountain Studios di Montreux

Commuoversi in un museo? Difficile ma non impossibile, soprattutto se quanto esposto ci apre una parte del nostro passato; e non deve essere per forza un passato doloroso, la riapertura di un canale che ci scaraventa all'improvviso in quello che fu può aiutarci a percepire la sensazione del tempo che passa, delle emozioni provate. La musica inoltre ha il magico potere di portare con se ricordi che abbiamo saldamente ancorato ascoltandola. Chi non si é legato ad una canzone in un periodo particolare? Riascoltandola ad anni di distanza ecco riscorrere quelle sensazioni a cui essa abbiamo associato. Ecco, credo si capisce che intendo dire. Se poi il sound é sopraffino la combo esplosiva é fatta. Si mi son emozionato a risentire i Queen tutto attorno a me. Percepisco qualcosa che aleggia nel piccolo museo a loro dedicato all'interno del casinò di Montreux Entrata del museo dedicato ai Queen e la loro permanenza in Svizzera Va detto che in tutta Montreux la presenza del gruppo brita

Emigrazione ticinese a Parigi

Spesso mi ripeto che una volta eravamo noi a dover emigrare per far fortuna, chi definitivamente chi per una stagione, chi in America, chi in Australia e chi più vicino: Parigi ad esempio. È da questa emigrazione che voglio iniziare il mio viaggio alla scoperta dell'emigrazione ticinese, quando gli emigranti eravamo noi. Non nascondo che la conferenza seguita al museo di Giornico ha accelerato e priorizzato il tema da sviluppare, poiché tassello di rilievo della nostra storia. Emigranti ticinesi davanti al loro negozio in terra francese Swiss diamonds e hirondelles d'hiver "basterà pensare ai mungitori in California e agli «swiss diamonds», i diamanti svizzeri, cioè i calli delle mani che esibiscono come trofei" Dei ventisettemila ticinesi partiti per la California fra il 1850 e il 1950, circa mille sono diventati proprietari di altrettanti ranch distesi su centinaia, persino migliaia, di ettari tra le Catene Costiere e la Sierra Nevada. Cuciti insieme in un gigantes