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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

I Diecimila Cavalieri (parte III)

Dopo le prime due parti ( qui la prima e qui la seconda ) trovo un altro paio di testimonianze sul martirio dei diecimila cavalieri. Culto ben radicato in Svizzera Nella Passio scritta dal vescovo Eucherio di Lione (440 ca.) viene narrato per la prima volta il martirio della legione tebana (o tebea) , costituita da soldati di fede cristiana reclutati nella regione egiziana della Tebaide (da cui il nome), avvenuto nel 300 circa presso Acaunum ( Saint-Maurice ).  I legionari si sarebbero rifiutati di partecipare alla persecuzione dei cristiani e a un culto pagano. Eucherio cita i comandanti Maurizio, Esuperio e Candido, il veterano Vittore e, tra gli altri martiri, Orso e Vittore, vittime della stessa sorte a Soletta.   Attorno al 380 il vescovo vallesano Teodulo avrebbe scoperto e poi deposto in una cappella funeraria le spoglie dei martiri. A Saint-Maurice sono state rinvenute conferme archeologiche della cronaca di Eucherio, che però dà adito a problemi di ordine storico: il luogo de

Diventare guardia svizzera

Nella vita capita prima o poi di arrivare davanti a dei bivi, a dei punti di svolta. Si potrebbe decidere da un momento all'altro di cambiare completamente la propria vita. Anch'io ho avuto il mio bivio, avevo circa 25 anni. L'episodio mi é tornato alla mente durante la vista alla chiesa di San Vittore nei Grigioni. Al tavolino tra i "soliti" opuscoli trovo un paio che incitano a cambiar vita, o almeno per 26 mesi I requisiti Forse é opportuno snocciolare subito i requisiti necessari per intraprende una tale scelta Sono disposto a impegnarmi anima e corpo per la sicurezza del Papa Sono cattolico romano Sono cittadino svizzero Ho tra i 18 e i 30 anni Sono alto almeno 1.74 m Sono celibe M'impegno a servire fedelmente per almeno 26 mesi Ho completato il corso reclute nell'esercito svizzero Ho completato un corso di formazione professionale o conseguito la maturità. Va detto che quando mi trovai di fronte a questo bivio ordinai la documentazio

Museo della riforma di Ginevra: 2 - Le guerre di religione

Ne ha uccisi più la religione che Stalin Hitler e la peste messi assieme, questa é una mia profonda convinzione. D'altra parte ringrazio la religione per le innumerevoli pagine di cronaca nera che ci hanno regalato, hanno contribuito a mettere un po' di pepe in una comunque ben densa storia europea.  Otto guerre di religione tra cattolici e protestanti insanguinarono la Francia tra il 1562 e il 1598. Il museo della riforma di Ginevra ( qui la prima sala) mette l'accento su questi tumulti, concentrandosi sugli scontri avvenuti in Francia nel corso del XVI secolo La locandina del film che ha come protagonista la regina Margot che fu testimone in prima linea della strage della notte di San Bartolomeo Incidente mortale di Enrico II - 30 giugno 1559 In occasione del doppio matrimonio della figlia Elisabetta con Filippo Il di Spagna e della sorella Margherita con il duca di Savoia, Enrico Il partecipò il 30 giugno 1559 a un torneo organizzato in rue Saint-Antoine a Parigi. Colp

Bandiere adeguatamente salvaguardate

La bandiera: un oggetto simbolico, di identificazione ed appartenenza. Potersi identificare o anche semplicemente orientare grazie ad una bandiera. La bandiera non deve toccare terra erano soliti dire gli ufficiali durante la scuola recluta. Anche nella piccola grande storia svizzera mi sono ritrovato più volte con vicende narranti lotte all'ultimo sangue pur di non perdere la bandiera. Eroica difesa della bandiera di Zurigo durante la seconda guerra di Kappel. Kambly tiene la bandiera e a sinistra Näf la difende. Rappresentazione del XIX secolo. Zentralbibliothek Zürich Sia nella battaglia di Arbedo che in quella di Kappel le bandiere vengono difese allo stremo, passano di mano in mano per essere salvate. Chi muore per la bandiera passa all’istante nell’Olimpo degli eroi cantonali e il suo nome viene tramandato nelle generazioni a seguire Peter Kolin tiene in una mano la spada e nell’altra quel che resta dell’altro l’insanguinata bandiera di Zugo. In basso a destra l’’alfiere mor

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 8

A 10 mesi dell'ultima pubblicazione ecco un nuovo capitolo sul dialetto di Airolo. Una manciata di colorite cognizioni non possono far altro che far sviare il pensiero dalle paturnie quotidiane per qualche istante. Qui e precedenti 7 parti l'é bè franch u temp da métass dré a fè fünerái u méss sgiüg č i én su tücc a maisgén č , non è proprio il momento di fare funerali il mese di giugno quando tutti sono ai monti, frase detta di sé stesso, in pericolo di morte all'ospedale, da un contadino di Fontana per discrezione verso i compaesani indaffarati in quel periodo frécc s.m. freddo - scherzoso detto anche   č aut di chèl tudé š č , letteralmente caldo tedesco da Kalt frenör s.m. frenista; prob. franc. professione, a suo tempo, di molti airolesi; alcuni di loro famosi, anche in seguito alle dure condizioni di lavoro perché esposti a tutte le intemperie, come forti bevitori e non di gazósa fruch agg. fisso, stretto, saldo in senso fisico e morale Fulàna soprannome di un or

Coppet, l’ultima dimora di Necker

Ci sono diverse celebrità storiche svizzere che vivo all'ombra dei grandi classici come Tell, Nicolao e Guisan Uno di questo é sicuramente Jacques Necker, banchiere ginevrino che ebbe un ruolo importante, se non addirittura determinante nell'evolversi delle vicende che portarono alla rivoluzione francese. A mio modesto parere uno degli svizzeri che più incisero nella storia dell'Europa anche se non é mai veramente comparso sotto i riflettori nel nostro paese.  Necker fu uomo di fiducia di Luigi XVI dopo vari alti e bassi con l'insorgere della rivoluzione é costretto a fuggire e finire le sue giornate una placida cittadina sul lago alle porte di Ginevra: Coppet. Come resistere ad una visita guidata nel castello di Coppet, l’ultima residenza di Necker? Château de Coppet, residenza e tomba di Suzanne Necker,  suo marito e sua figlia, 1920 circa.ETH-Bibliothek Zürich La residenza Guida:  "Benvenuti al castello di Coppet, e per questa visita vi farò notare una piccola c