Che siamo un popolo a se stante nella cara Vecchia Confederazione é indubbio. Piuttosto occupati a litigare così da perdere il focus sui problemi reali e risultare piuttosto inefficaci. Già il Bonstetten e il Zschoccke, e anche se in maniera più velata il Franscini, ci hanno descritto con i tratti che tutto sommato ancora oggi ci caratterizzano. Latini, focosi, litigiosi, burberi, estroversi. Abbiamo bruciato un sacco di energie a farci la guerra ad inizio 800 con la nascita del nuovo Cantone. Il Ticino é sempre stata terra di derby, quello di una volta, quello politico, forse ancora più appassionante che quello odierno hockeystico. Liberali contro conservatori
Colgo l'occasione di una conferenza per fare un full immersion nella storia della nascita della democrazie nel nostro, tutto sommato, giovane cantone.
Work in progress
Nel nostro piccolo Ticino, la nascita della nostra democrazia è una strada difficilissima e in salita Essa ci mostra in maniera emblematica di come la democrazia sia nata in tutta Europa, in tutto il mondo. Il nostro piccolo caso va bene anche per parlare di una storia un po' più ampia
Ho chiamato questa piccola presentazione sono pazzi questi ticinesi perché lo vedremo, parleremo soprattutto dell'Ottocento quindi questo secolo in cui prende davvero forma il nostro sistema politico e cose incredibili sono successe, cose che mostrano come la democrazia non sia una strada lineare, è una strada in salita fatta di avanzamenti ma anche di arretramenti, è un work in progress continuo che continua ancora oggi,
11 settembre 1890
Partiamo subito dall'11 settembre del 1890
Quando il presidente americano John Fitgerlad Kennedy fu assassinato fu uno schok in tutto il mondo, ma lo sapevate che anche noi abbiamo avuto il nostro Dallas 1963?
Bellinzona 1890
Conosciamo ogni dettaglio grazie alle testimonianze dell'epoca: é l'11 settembre e verso le 13:30 a un certo punto le campane di Bellinzona suonano a più non posso. Gli abitanti pensano ad un incendio, ma arrivano i pompieri e di fiamme non ce ne sono, l'allarme é per qualcos'altro, qualcosa che nessuno immagina.
Improvvisamente nei vicoli irrompe una colonna di persone armate, hanno appena assaltato e saccheggiato l'arsenale sulla collina di Castelgrande rubando pistole e fucili e si dirigono proprio qui, in piazza della foca dove già allora c'era la sede del governo: era un tentativo di colpo di stato
Quel giorno per caso si trova anche un corrispondente di un giornale parigino che fa uno schizzo di questa incredibile scena, sembra quasi l'assalto al Campidoglio che tutti abbiamo visto in televisione dopo la sconfitta di Trump a Washington.
Cosa fanno i rivoltosi? Si addossano al cancello di palazzo delle orsoline, vogliono entrare per occupare la sede del governo e destituirlo, ma il cancello é chiuso a chiave, i rivoltosi intimano di aprire ma ovviamente nessuno lo apre, allora cosa fanno? Chiamano un fabbro, il fabbro arriva con una mazza, cercano di tirare giù il cancello ma mentre stanno cercando di scardinarlo ecco che dall'interno arriva il giovane consigliere di stato conservatore Luigi Rossi. Arriva per cercare di parlamentare, di negoziare, ma la situazione é concitata, é caos, la gente urla, a un certo punto non si sa come, parte un colpo d'arma da fuoco e proprio all'ingresso il giovane consigliere di stato Luigi Rossi cade a terra: é morto.
Ritratto di Luigi Rossi. Litografia n. 326 del 1892
tratta da Album national suisse, Zurigo, Orell Füssli,
1888-1907 (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
Non sembra di non essere in Ticino ma piuttosto in una repubblica delle banane
L'11 settembre 1890 Bellinzona c'é quindi un tentativo di colpo di stato orchestrato dai
liberali culmina con l'assassinio del giovane Luigi Rossi a soli 26 anni consigliere di stato
conservatore; un dramma che segnerà la vita politica del nostro cantone e metterà fine a questo periodo burrascoso che é l'800 che stiamo per vedere.
L'episodio più drammatico ma non l'unico, in un contesto, la nascita, i tentativi di nascita della democrazia di uno stato moderno in Ticino dove ci sono queste due grandi forze: i liberali e i conservatori, sono le due grandi anime che nell'800 stanno plasmando l'Europa. Tra chi guardava ancora al passato, l'antico regime, il mondo fatto di gerarchie, di privilegi e chi invece voleva costruire uno stato moderno. Alla fine vinceranno loro, vinceranno i liberali in qualche modo, il principio liberale, il principio dell'eguaglianza, dei pari diritti e della libertà.
Questa posizione anima tutto l'800 ticinese ed é uno scontro politico decisivo per la nascita della nostra democrazia, in fondo é una lotta per il futuro del Cantone tra due ideologie diverse
Insomma la democrazia in Ticino non é nata da un giorno all'altro, é frutto di aspri conflitti, di spargimenti di sangue,
più volte la Confederazione ha mandato 5-6 volte l'esercito qui in Ticino per riappacificare la situazione Immaginatevi se oggi Berna deve mandare l'esercito per farci stare un po' tranquilli
300 anni di baliaggi
Per capire meglio come si é arrivati a questo punto, a questo 800 così burrascoso facciamo un passo indietro, dobbiamo capire cosa c'era prima della democrazia ticinese. Il Ticino come lo intendiamo oggi non esisteva, per molti secoli siamo stati una terra profondamente lombarda sotto il dominio del ducato di Milano, poi ad un certo punto oltre San Gottardo una piccola comunità rurale, piccole città si alleano e cominciano a voler commerciare con la pianura Padana, hanno bisogno di sbocchi commerciali. Lentamente questa guerra commerciale si trasforma in una guerra armata: arrivano gli svizzeri e conquistarono con le armi il Ticino, l'assedio del castello di Lugano del 1512-1513, la conquista di Locarno 1513.
Gli svizzeri conquistano militarmente il Ticino e lo governeranno per 300 anni, siamo stati una terra di conquista divisa in baliaggi, 8 baliaggi: prima si comincia in Leventina, il canton Uri conquista la Leventina con la val di Blenio a fine 1400, poi Bellinzona nel 1500 da tre cantoni, mentre tutti gli altri 12 cantoni si spartiscono gli altri baliaggi
Una terra di conquista governata da stranieri, i funzionari confederati non parlavano l'italiano qua pochissimi parlavano il tedesco, quindi erano percepiti come una forza straniera occupante.
Era un sistema abbastanza corrotto, il lanfogto arrivava ogni due anni, continuavano a cambiare, i nobili locali, le grandi famiglie invece si spartivano il potere, un codazzo di funzionari, essi guadagnavano dalle multe quindi possiamo immaginarci com'era la gestione della giustizia...
Era un mondo di antico regime, oggi é inconcepibile ma non tutti erano uguali, erano divisi in classi ben precise: c'era la nobiltà e c'erano i sudditi. È difficile renderci conto come fosse questo Canton Ticino dal 500 al 700
Leccate di culo poetiche
Un estate di fine 700 arriva una giovane turista inglese.
Gli inglesi cominciavano a viaggiare, a fare i gran tour, questa ragazza si chiama Hellen Maria Williams e scrive un diario, e il 10 agosto del 1794 si trova a Lugano: "Le strade erano affollate di gente ben vestita di entrambi i sessi, venuti da diversi parti del paese, da oltre il lago per celebrare la lieta festa: i magnifici deputati del corpo Elvetico preceduti da trombettieri marciarono in processione fino alla collina di San Lorenzo"
Cosa succede quel giorno? La cattedrale di San Lorenzo, la chiesa principale di Lugano, si sta tenendo il giuramento del lanfogto, quello vecchio, un certo Zelltner, solettese se ne é andato dopo due anni e c'é il ricambio con un altro lanfogto questa volta lucernese
Funzionava proprio così c'era una cerimonia. Quando la popolazione ebbe la sicurezza di possedere un nuovo governatore le arcate della chiesa risuonarono di affermazioni di affetto: Viva! Viva il nostro misericordioso landfogto!"
Il servile popolo di Lugano sembra felicissimo di avere un nuovo governatore e per l'occasione - scrive la giovane inglese - i poeti luganesi scrissero delle poesie, non fummo in grado di scoprire quali furono le straordinarie opere compiute dall'ex lanfogto che i suoi entusiasti ammiratori posero al di sopra di Alessandro Magno o quale trionfo gli si assegnò più di Sparta o Atene.
Immaginatevi come se oggi alla fine di un mandato di un consigliere di Stato tutti quanti i ticinesi andassero chini a recitare poesie solenni "come sei bravo..". Questo é l'antico regime con questo tipo di rapporto con il potere.
Williams scrive
"se questi sonetti fossero scaturiti dalla penna di un comico avremmo senz'altro riso dello scherzo" ma quando vede che anche preti e gente comune declamavano in tono solenne queste sperticate adulazioni ci indigniamo per la bassezza di questa vile venerazione Insomma i ticinesi lusingano con i loro canti proprio i conquistatori..e poi fa la stoccata finale Helle Maria Williams
"mi furono raccontati degli aneddoti singolari di cui non c'era nulla di essere orgogliosi, aneddoti che ben mostravano il carattere di questa feroce democrazia"
Per una persona che veniva dall'esterno e alla fine del 700 arrivava in Ticino il dominio svizzero veniva definito una feroce democrazia
Il balivo di Mendrisio nel suo palazzo. Acquerello di Hieronymus Holzach (balivo basilese, che si dilettava di pittura, ha ritratto se stesso nel 1774 mentre amministrava la giustizia)
Soprusi
Veniamo da 300 anni di sudditanza ma va anche detto che gli svizzeri ci hanno lasciato grandi libertà, ci hanno risparmiato 300 anni di guerre: eppure non è che tutti fossero contenti pensate che a Mendrisio a un certo punto viene affissa una lettera anonima; una lettera anonima in cui vengono denunciate delle malefatte non solo del lanfogto ma di tutto il codazzo di funzionari locali che si passano la carica di padre e figlio che erano ticinesi ma che ben approfittavano del sistema di potere svizzero.
Cose pazzesche: il landscriba è venuto a Castel San Pietro con Iosep Bisetta di Mendrisio immascalati tutti e due sono entrati di notte di una fenestra ed hanno ingravitato una donna d'altri"
Sono reati molto pesanti, oggi cosa faremo? Una bella denuncia sicuramente. La persona che ha scritto questa lettera sarà poi anche individuata, identificata e finirà la sua vita in esilio, essa ha capito che era meglio andarsene via perché sarebbe stato insostenibile rimanere dopo aver denunciato il potere.
1755 La rivolta della Leventina
Ma pensate che addirittura in Leventina nel 1755 i leventinesi si erano pure ribellati agli urani; in realtà era una questione di poco conto: gli urani controllavano la Leventina, si guadagnava molto al Dazio Grande, al Piottino si pagavano un terzo del PIL urano proveniva dai dazi quindi era di una fondamentale importanza il controllo della Leventina per gli urani
A un certo punto fanno una nuova legge apparentemente di poco conto, un inventario dei beni dei minorenni sotto tutela, ma i leventinesi non ne possono più; é in un ennesima ingerenza degli affari locali. Allora un gruppo di ragazzi un giorno vede il lanfogto passare a cavallo lo fermano, lo arrestano.
Finimondo. Appena la notizia giunta ad Altdorf 3000 soldati armati valicano il San Gottardo, occupano la Leventina rastrellano ogni villaggio, portano tutti i maschi della valle in piazza Faido, li fanno inginocchiare e gli fanno fare un giuramento di fedeltà e nel frattempo i tre uomini considerati capi della rivolta vengono decapitati.
L'albero per impiccarli, un noce, è già pronto, i chiodi e la scala per attaccare la corda ma all'ultimo per l'intervento del cappellano di Faido i confederati decidono di concedere loro una morte meno brutale: la decapitazione.
Due teste sono già cadute, la terza di fronte al crocifisso del prete e allo spadone del boia sta per essere tagliata
"Poveri miserabili paesani di Leventina finalmente avete riconosciuto a quali estremità vi siete posti da voi stessi. Non lasciatevi più da oggi in avanti andare a compiere simili eccessi", pronuncia in alta voce il Cancelliere Urano poi ordina di giurare fedeltà: "Sarete per l'avvenire fedeli sudditi di Uri?" E comanda che tutto il popolo parola per parola con le tre dita alzate ripetere il giuramento
Infatti nello stendardo della Leventina la mano che giura viene fatta inserire questo giuramento di sottomissione al Canton Uri
Stemmi dipinti sulla torre campanaria della chiesa di Negrentino L'illuminismo
Questo era il mondo prima che nascesse il moderno Canton Ticino. Poi a un certo punto succede qualcosa: il 19 giugno del 1797 siamo a Capolago verso le due del pomeriggio e abbiamo visto arrivare una colonna di cavalieri ben vestiti in pompa magna. 48 uomini per l'esattezza.
Uno di loro arrivato al lago sarebbe sceso dal cavallo a vedere questo bellissimo panorama del Capolago, San Salvatore... avrebbe parlato come un barcaiolo, anzi sappiamo che questo signore ha parlato con un barcaiolo, in italiano perché era la sua lingua madre, questo signore ha 28 anni, piccolo di statura forse l'avremmo visto anche mettersi la mano e toccarsi la pancia.... avete capito quel signore è Napoleone Buonaparte.
Cosa ci fa a Capolago? Cosa ci fa in Ticino?
Alla fine del 1700 ormai il mondo è cambiato totalmente: cominciano a diffondersi nuove idee, l'illuminismo, qualche anno prima nel 1776 delle colonie inglesi oltre l'oceano si sono liberate dalla monarchia e hanno scritto un documento nero su bianco che ogni uomo ha diritto al perseguimento della felicità. Cosa meravigliosa in un mondo di disuguaglianza arrivano dalle colonie che si ribellano, erano gli Stati Uniti con un'idea addirittura di felicità.
Poi c'è la rivoluzione francese e Napoleone cosa fa in fondo? Porta in giro in tutta Europa queste nuove idee: fraternità, uguaglianza, libertà. Queste idee entrano anche nei sonnolenti baliaggi svizzeri, ticinesi che da 300 anni erano sotto il dominio svizzero
I ticinesi cominciano a dire: ma se in Francia hanno tagliato la testa al re magari qualcosina possiamo guadagnarci anche noi, magari qualcosa può cambiare
È un periodo turbolento però di fatto queste nuove idee fanno si che a Lugano ci sia un tentativo di fuoriuscire dalla Confederazione e di entrare nella repubblica Cisalpina che Napoleone aveva creato in Italia. I ticinesi sono inquieti, cercano libertà ma alla fine la situazione precipiterà: Napoleone creerà la repubblica elvetica ma già poco prima, poche settimane prima alcuni cantoni hanno già cominciato a dare la libertà ai baliaggi, le cose ormai sono cambiate per sempre.
Un mese dopo quella che viene chiamata la battaglia di Lugano che viene sventata, i luganesi decidono di rimanere svizzeri, sì, ma liberi, un mese dopo viene pubblicato questo programma che è importantissimo del 14 marzo del 1798.
La libertà e l'eguaglianza pongono allo stesso livello dei diritti dell'uomo, le distinzioni di nobiltà, feudalità e gentilizie simili sono le odiate insegne del fasto aristocratico, la democrazia non conosce altro distintivo che quello del merito e dei talenti
Per noi oggi è banale, ma era un mondo dove c'erano classi sociali e a un certo punto i luganesi pubblicano questo avviso e ordinano:
punto primo: la nobiltà, il patriziato, i diritti feudali, la caccia riservata per i nobili sono di ora in avanti aboliti
punto terzo: tutti gli stemmi, armi gentilizie eccetera, eccetera, dovranno essere elevati nel termine di 8 giorni. Chi contravverrà il presente ditto sarà considerato come nemico del popolo.
Viene vietata la nobiltà e l'autorità ordina di cancellare tutti gli stemmi che c'erano sulle rive sul suolo pubblico, gli stemmi familiari vengono cancellati.
Repubblica Elvetica
Pochi giorni dopo visto Napoleone comunque invaderà Svizzera, creerà una repubblica anche in Svizzera, una repubblica elvetica: è la fine è la prima fine dell'antico regime; comincerà la divisione dei poteri, una costituzione scritta, e questo non è per niente scontato, la sovranità del popolo come concetto, il potere appartiene al popolo, prima non era così, libertà, parità di diritti eccetera poi lo dividerà in cantoni ma a un certo punto si rende anche conto che uno stato centrale sul modello francese non funziona, disse "la Svizzera non assomiglia a nessun altro stato la natura ha fatto il vostro stato federativo e volerla vincere non può essere da uomo saggio"
Nascita del Canton Ticino
Poi nel 1803 cosa fa? Cambia di nuova idea e con l'atto di mediazione crea i vari Cantoni, più o meno la Svizzera come la conosciamo oggi, nasce nel 1803 il Canton Ticino e per la prima volta e la storia è così, 221 anni fa la democrazia arriva anche in Ticino
Il Ticino era allora una piccola repubblica, popolata da meno di 100.000 abitanti, di concreto c'è solo il nome il resto bisogna inventarlo: mancano strade, mancano funzionari pubblici, mancano le leggi, manca un apparato statale mancano i luoghi dove esercitare questa democrazia: i Ticinesi sono di fronte a delle sfide titaniche che decidono di risolvere dando vita a un litigio che durerà settant'anni: dove andiamo a mettere la capitale?
Lotta per la capitale
Appena ci hanno dato la democrazia e subito abbiamo cominciato a litigare: dove mettere la capitale? Napoleone avendo detto Bellinzona capitale stabile del cantone, ma ovviamente per primi, in primis, Lugano: ma siamo matti? Lugano e i luganesi scriveranno addirittura che Bellinzona é un luogo angusto, povero, malsano non tutto era stato incanalato incanalato, c'erano ancora un po' di palude nel piano di Magadino, e con pochissimi alberghi dove i nuovi rappresentanti sarebbero andati ad ammalarsi. Al contrario Lugano offriva l'abbondanza di tutti i generi, la discretezza di tutti i prezzi e tutti i comodi della vita sociale. Come se non bastasse anche i locarnesi vogliono entrare nella mischia e dopo anni di discussione fino al 1814 si trovava compromesso, che non accontenta nessuno ma in fondo accontenta un po' tutti la capitale sarà ambulante: cambia ogni sei anni tra Lugano, Bellinzona e Locarno; immaginatevi il costo di un'operazione del genere: bisognava traslocare tutto, tutti i documenti, gli uffici, tutti i funzionali pubblici.
Il cantone é nomade per 70 anni fino al 1878 quando poi finalmente la votazione popolare diceva: bene Bellinzona vi lasciamo la capitale.
Piccolo aneddoto dottore di questa vicenda Stefano Frascini in un suo scritto aveva proposto un'altra idea: facciamo una cosa: andiamo su Monte Ceneri, centro del cantone e fondiamo una nuova città.
Lui faceva l'esempio degli americani: gli americani hanno fondato Washington dal nulla. fondiamo una nuova città la città sul Ceneri la chiameremo
Concordia in segno di pacificazione
Troppo democratica
Non se ne fa nulla ma al di là di questa piccola diatriba mettiamola così, le cose sono davvero più che serie bisogna davvero inventare il Canton Ticino la democrazia civica è ancora molto fragile e soprattutto il contesto europeo è molto difficile perché questo è importante la nostra democrazia, la nostra storia è sempre stata totalmente indipendente dal quello che, è banale dirlo, quello che succede attorno a noi.
Napoleone ha perso, sono ritornate le monarchie in Europa, non è mai il percorso lineare che è quello che porta alla libertà, sono tornate le monarchie in Europa e impongono anche a Ticino una costituzione un po' più conservatrice perché insomma i primi tentativi vanno oltretutto a vuoto; nel marzo del 1814 la prima proposta viene bocciata: è troppo democratica
La rivoluzione di Giubiasco
L'Europa sta ritornando nell'antico regime in qualche modo con la restaurazione
Solo il 29 luglio del 1814 al terzo tentativo viene imposta fondamentalmente a una costituzione però c'è una prima ribellione, i ticinesi non la vogliono, il 26 agosto a Giubiasco si riunisce un comizio popolare, gli storici la chiamano la Rivoluzione di Giubiasco. Si dichiarano sciolti gli ordini politici, l'esercito svizzero scende, occupa il Ticino perché insomma qua era anche una questione di equilibrio europeo, non si poteva permettere che Ticino avesse una costituzione troppo liberale perché ricordiamoci che già solo il Lombardia c'erano gli austriaci
Il capo della rivolta Angelo Maria Stoppani viene arrestato, nove giorni dopo viene trovato in cella con la gola segata da parte a parte con un coltello da cucina. Si parlò di suicidio però ancora oggi il caso Stoppani rimane un mistero: probabilmente l'hanno fatto fuori; voleva troppa libertà
Angelo Maria Stoppani
Ritratto postumo di Angelo Maria Stoppani, probabilmente sulla base di un disegno precedente.
Olio su tela, seconda metà del XIX secolo, 59 x 48 cm (Collezione privata).
La prima costituzione ticinese nasce nel sangue, imposta dall'alto e non è propriamente democratica, il parlamento conta poco, l'esecutivo ha un potere molto forte e pochi personaggi influenti sono predominanti.
Il dittatore del Ticino
Per 15 anni da 1814 a 1830 il capo dittatore dicevano così del Ticino è lui, Giovann Battista Quadri di Magliaso, Landamano si chiamavano così. In gioventù, tra l'altro questo signore era vicino agli ideali della Francia rivoluzionaria aveva anche combattuto con Napoleone, però molto era cambiato, era cambiato anche lui e ora governa il Ticino con un pugno di ferro.
Giovann Battista Quadri
29:18 Sentiamo l'esatto di un film Stefano Frascini l'autobiografia smarrita dell'87 di Bruno Soldini e cosa pensava per esempio questo signore dell'educazione pubblica.
"Insegni si tanto che basti per ammaestrarle le classi povere nella sala morale e nella religione che professano, nell'obbedienza e nella sottomissione al legittimo governo. Oltre non spingersi l'istruzione L'arte di ben parlare, di ben scrivere, la geografia, la storia e altre cose non sono adatte alle masse che devono essere prima di tutto buone e laboriose per sostenere le proprie famiglie e mantenere l' equilibrio sociale
In un paese cattolico come il nostro l'istruzione popolare limitata al veramente utile e necessario deve essere affidata alla sorveglianza e alla disciplina del clero"
Quadri ma come metà della popolazione ticinese é contraria l'istruzione pubblica ritenuta troppo pericolosa, potrebbe portare a strane idee, all'insubordinazione delle masse e la Chiesa, sono i preti che devono controllarla
Questo signore governa il Ticino per 15 anni e soffoca soprattutto la libertà di stampa; i giornali prima di parlare della cronaca politica del Cantone devono passare la censura del governo e addirittura un giornale verrà poi chiuso per sempre soltanto perché ha fatto un articoletto parlando dei moti liberali di Napoli.
Cos'era il Ticino allora senza liberta di stampa, senza educazione pubblica, e infatti Quadri era odiato da molti ad un certo punto a Lugano va addirittura in scena con un suo finto funerale con tanto di bara
La prima costituzione liberale in Europa
Nel 1830 il Ticino finalmente si dota di una nuova costituzione liberale: ed è una delle costituzioni più all'avanguardia in Europa noi parliamo sempre della rivoluzione del 1830 di Parigi
La Libertà che guida il popolo - Eugène Delacroix - Musée du Louvre Dipinti RF 129 - dopo la conservazione 2024
la libertà che guida il popolo proprio del 1830 ,ma i parigini sono arrivati solo un mese dopo i ticinesi; la costituzione liberale ticinese del 1830 è la prima costituzione liberale in Europa eravamo avanti allora, una riforma che era ispirata dal giovane Stefano Francini
Per la prima volta in Ticino si parla di libertà di stampa il principio della trasparenza della politica, la democrazia rappresentativa con il Parlamento eletto direttamente dagli uomini, stiamo sempre parlando della democrazia a metà ovviamente perché purtroppo in Svizzera, sappiamo siamo stati l'unica sacca di resistenza come il paesino di Asterix e Obelix, non volevano la democrazia completa. Oggi per fortuna anche le donne possono votare.
Poi il referendum costituzionale, l'istruzione pubblica perché quando andavo a scuola c'era sempre la foto e il ritratto di Stefano Franscini, l'istruzione pubblica senza la quale la democrazia non sarebbe nulla. Poi subito, un anno dopo quasi tutti i cantoni svizzeri copiano anche la costituzione ticinese.
Colpo di stato
Però visto che ai ticinesi le cose facili non piacciono, il nuovo governo cosa fa? Niente; i ticinesi non si perdono: censura di stampa, epurazione degli avversari politici... oggi cosa succederebbe? Manifestazioni di massa, gente indignata sui social, articoli sui giornali...allora per reazione nell'Ottocento cosa si fa? Semplicissimo si organizza un colpo di Stato: il 5 dicembre del 1839 tra gli sguardi impauriti delle donne alle finestre ,il braccio armato liberale i cosiddetti carabinieri, occupano piazza della riforma a Lugano.
La città di Lugano stanca di sopportare il gioco del governo dispotico si solleva e si arma per abbattere, si legge nella didascalia di questa stampa in propaganda dell'epoca
L'inizio del colpo di mano dei liberali radicali contro il governo dei moderati, nel dicembre del 1839: i carabinieri del distretto di Mendrisio sbarcano festosamente in armi a Lugano (Litografia stampata a Parigi per i fratelli Boffi, negozianti di Mendrisio, su disegno del pittore Antonio Soldati di Mendrisio, Lugano, collezione privata di Stefano Bolla).
Non ci sono solo i Luganesi, il giorno dopo ad armar forte ai compagni sbarcano festosamente in armi anche i carabinieri del Mendrisiotto; l'obiettivo è audace: marciare su Locarno, capitale in quel momento e compiere con l'intimidazione e se necessario con la violenza un colpo di Stato e destituire il governo
conservatore Dopo uno scontro a Taverne e aver superato il Monte Ceneri 600 uomini armati raggiungono Bellinzona dove trovano altri carabinieri già padroni della situazione.
Il destino è ormai inevitabile sono le due del pomeriggio del 9 dicembre quando il popolo ticinese come un leone entra in Locarno.
Il palazzo governativo, oggi palazzo della Sopracenerina, che poco prima, dice la propaganda formicolava di malviventi armati viene trovato vuoto; i ministri temendo di essere arrestati o assassinati sono fuggiti. Verranno sottoposti a un processo politico sommario con l'accusa di alto tradimento.
I liberali hanno fatto un colpo di Stato, hanno marciato e hanno occupato la sede del governo di Locarno e le pene per il governo precedente destituito sono pesantissime: condanne a tre anni di lavori forzati, alcuni altri obbligati a un esili
Ci sarà poi però anche una contro rivoluzione; due anni dopo, 1841 dalla valle Maggia e dalla valle Verzasca scenderanno masse armate di contadini proprio verso Locarno; vogliono riprendersi il potere ma verranno fermati, i liberali avevano spie dappertutto, al ponte di Tenero e al ponte di Ponte Brolla con piccole battaglie.
Questa è una stampa di propaganda che mostra proprio la battaglia al ponte di Tenero
Uno dei campi di questa controrivoluzione é Giuseppe Nessi, avvocato verzaschese che verrà condanno a morte a Locarno e non servirà a nulla la moglie con i bambini a chiedere la grazia eccetera, niente da fare, ai saleggi verrà fucilato senza nessun processo. Questo era il Ticino dell'epoca
Di nuovo a Locarno succederà un'altra cosa ma prima una brevissima parentesi perché in realtà adesso sembra che Ticino fosse: sono pazzi questi ticinesi ma in realtà queste dinamiche sono le dinamiche dell'Ottocento europeo; in Italia ci sono gli austriaci, in Lombardia ci sono le 5 giornate di Milano, ci sono i milanesi e i comaschi che si rivoltano contro l'occupazione militare austriaca; tantissimi ticinesi andranno a combattere con loro. In Svizzera è uguale, ci sono lotte di infinita anche negli altri cantoni...
Sonderbund
.... addirittura c'è una guerra civile, la guerra del Sonderbund del 1847 tra cantoni cattolici, conservatori rurali, i cantoni più progressisti liberali, protestanti anche dell'altipiano Svizzera una guerra che poi porterà la vittoria dei liberali e la costituzione federale del 1848. L'Europa così si sta creando il nuovo mondo che nell'800 si crea. 38:10
L'omicidio Degiorgi
Nel 1855 a Locarno scoppia una rissa. L'ultima sera di carnevale: il 20 febbraio il liberale Francesco De Giorgi irrompe armato fino ai denti nel caffè Agostinetti e si scatena sui conservatori, Dopo una colluttazione viene ucciso con 11 coltellate.
Il partito strumentalizza subito in cine che stanno fatti di propaganda in cui si legge addirittura il sangue del martire chiede di essere lavato, il cadavere sia mostrato a tutta la popolazione e sulla sua tomba si giuri di vendicarlo. Questi sono i toni dei Locarnesi del 1855
Diventa un caso l'assassinio di Francesco De Giorgi per rinsaldare il potere dei liberali al governo e si va avanti così per anni, i liberali rimangono al governo, per fortuna con il senno di poi, i consegni di volta che la incisa dello Stato limitano il clero, la divisione ben precisa tra chiesa e Stato, accolgono anche i presidi italiani, fanno nuove leggi, l'educazione pubblica di genere della popolazione
Clima teso
Le zuffe continuano, per esempio durante le elezioni del 1859 sappiamo che un contadino luganese chiedeva un conoscente "da voi come vanno le nobili?" e il suo amico gli risponde "noi le facciamo a legnate" Sono documenti reali
Oppure ancora un avvocato Battaglini liberale denuncia un avversario perchè? cosa aveva fatto questo avversario? pubblicamente aveva detto di volere uccidere Battaglini in mezzo all'assemblea e spargere le viscere sul tavolo e sul terreno
Nel 1875 succede qualcosa, un colpo di scena, sono i conservatori a vincere le elezioni e cosa fanno? Non si fan mancare niente nemmeno loro: come loro nemici annientamento dei rivali, si ritagliano le leggi elettorali su misura, epurazione di masse in un clima velenato all'inverosimile.
Sparatoria di Stabio
A Stabio succede il finimondo; è il 22 ottobre 1876 e per le strade di Stabio è pieno di liberali armati. Perchè sono armati? Perchè i carabinieri del corpo armato dei liberali ha organizzato nel pomeriggio una gara di tiro. Ovviamente i conservatori sono terrorizzati si chiudono nelle loro case ma il farmacista Luigi Catenazzi esce comunque di casa. Lui è conservatore e incontra alcuni liberali, ne nasce un diverbio "uregiatt vegn scià" e poi nasce addirittura una colluttazione e non si sa come, a un certo punto parte un colpo d'arma da fuoco: il giovane liberale di soli 18 anni William Petroli cade a terra morto stecchito
E' il finimondo, Catenazzi scappa e si barrica all'interno di un edificio: gli stabilimenti balneari Ginella di Stabio. All'interno c'erano già altri conservatori, tempo pochi minuti la notizia giunge alle orecchie dei liberali...cosa succede? Tutti i liberali corrono qui e parte l'assedio.
I fatti di Stabio del 22 ottobre 1876. Litografia a colori
(Archivio di Stato del Cantone Ticino, Bellinzona).
In seguito all'uccisione di uno di loro, un gruppo di radicali, venuti a Stabio per una festa di tiro, assaltarono alcuni liberali conservatori trincerati in uno stabilimento termale. Gli scontri, che fecero diverse vittime, richiesero l'intervento federale e furono all'origine di una lunga inchiesta e di numerosi processi che si protrassero fino al 1880.
Alla fine sul campo rimangono morti tre
liberali e un
conservatore.
Appena la notizia giunge oltre il San Gottardo e dopo l'ennesimo spargimento di sangue e questa volta oltre all'esercito mandano un commissario straordinario per cercare di mettere un po' a posto le cose.
Convivenza forzata
15 anni dopo ci sarà l'omicidio a Bellinzona che abbiamo parlato all'inizio che però porterà alla fine l'epoca della "politica a fucilate" perché l'assassinio di Luigi Rossi del 1890 é la goccia che fa traboccare il vaso, dopo 50 anni di violenze, di colpi di stato, i fatti di Stabio, di uccisioni sommarie Berna ha detto basta; i rappresentanti liberali e conservatori furono convocati a Berna e obbligati a governare assieme.
Alla fine il miracolo, i liberali e i conservatori accettano di governare assieme. Nel 1892 faranno una nuova costituzione, con il sistema proporzionale, costretti a livello costituzionale a governare insieme, e anche questa sarà una delle costituzioni più moderne d'Europa.
Commenti
Posta un commento