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Visualizzazione dei post corrispondenti alla ricerca Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 7 (con nota iniziale)

Osservava Hans Rudolf Schinz, varcato il San Gottardo alla fine del 700 e messo piede ad Airolo, che la lingua dei leventinesi dell'alta valle «è un pessimo italiano corrotto, misto di diverse parole tedesche storpiate, e che risulta del tutto incomprensibile al tedesco che abbia imparato l'italiano sulla grammatica. Dato che però gli osti, i mulattieri del Gottardo e tutti quelli che hanno a che fare con i trasporti capiscono il tedesco e che molte donne di Uri sono venute a sposarsi qui, ci si può aiutare ovunque con la lingua tedesca ». La divisione linguistica interna, ma in particolare tra agglomerati urbani e villaggi di montagna, salta tuttora all'orecchio del visitatore . Benché il dialetto sia in regresso ovunque, l'alto Ticino cede meno facilmente dei centri all'avanzata dell'italiano. Un fenomeno in corso da tempo, come Sandro Bianconi e Matteo Borioli già evidenziavano nel 2004 (Statistica e lingue, Ufficio di statistica): «Le punte più alte, come g...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 6

 Dopo mesi di assenza tornano gli esilaranti modi di dire nel dialetto di Airolo Airö e pö piü scè, passa int, stà io mia mé n crèmar , vieni, entra, non rimanere sulla porta come uno sconosciuto;    l'é passó sgiù pa la  š trécia mé n crèmar , è sceso lungo il viottolo senza salutare, come un estraneo. crèn s.m. albero - abete per lo più - dissecato in piedi; in s. fig. crèn sè č    sta per scapolo che invecchia senza prole; quant s'é vécc créss la barba e cala l pécc , da vecchi cresce la barba e diminuisce la mammella; cröpat s.m. sporcizia evidente e vecchia formatasi col tempo sulle gambe e  sui piedi per mancanza di pulizia spec. sugli alpi o a maggengo. cruchè v. che designa lo stato particolare della gallina pronta per covare per cui non abbandona il nido impedendo così alle altre di deporvi le uova; s. fig. essere innamorato (Nante); um bòtt iss paissévañ da fè bégn a métt i galín  č u crôca prüma i l'aqua frégia e pò sôtt a'n sciuéi,...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 1

Nelle ultimissime pagine del suo " Vocabolario fraseologico del dialetto di Airolo " Fabio Beffa riporta un proverbio che potrebbe fare da colonna portante al pensiero di fondo di questa serie di post: " pèrt u dialètt l'é mé pèrt u burzin " (perdere il dialetto é come perdere il borsellino). Copertina che raffigura la strada della Tremola.  Incisione di J. Du Bois. (Bellinzona, Archivio cantonale) Sono venuto in possesso di questo libro perché cercavo in esso informazioni che poi non ho trovato. Iniziai a sfogliarlo già in treno mentre risalivo la valle in direzione di Airolo. È da molto che non ricordo di aver fatto così grasse risate. Non voglio di certo impossessarmi del valore e del lavoro del libro, voglio però riportare qui le frasi più succulente e curiose in esso (e altri libri) contenuti. Solo affinché la rete, il mio blog in questo caso, sia semplicemente un altro mezzo per divulgare. Ossequi signor Beffa, le sarò (io e presumibilmente molti altri) et...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 8

A 10 mesi dell'ultima pubblicazione ecco un nuovo capitolo sul dialetto di Airolo. Una manciata di colorite cognizioni non possono far altro che far sviare il pensiero dalle paturnie quotidiane per qualche istante. Qui e precedenti 7 parti l'é bè franch u temp da métass dré a fè fünerái u méss sgiüg č i én su tücc a maisgén č , non è proprio il momento di fare funerali il mese di giugno quando tutti sono ai monti, frase detta di sé stesso, in pericolo di morte all'ospedale, da un contadino di Fontana per discrezione verso i compaesani indaffarati in quel periodo frécc s.m. freddo - scherzoso detto anche   č aut di chèl tudé š č , letteralmente caldo tedesco da Kalt frenör s.m. frenista; prob. franc. professione, a suo tempo, di molti airolesi; alcuni di loro famosi, anche in seguito alle dure condizioni di lavoro perché esposti a tutte le intemperie, come forti bevitori e non di gazósa fruch agg. fisso, stretto, saldo in senso fisico e morale Fulàna soprannome di un or...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 4

Più passa il tempo e più mi sento in dovere di almeno tentare di reintrodurre questi modi di dire altrimenti destinati all'oblio. Stanno riservano parecchi sorrisi. butasciòn ; la prima delle quattro cavità dello stomaco dei ruminanti. Cui butasciòi di čèuri uss faséva i lièni d'int , coi rumini delle capre si facevano le cosiddette salsicce d'int, di dentro, di scarsa qualità. u čèa a métè ščena , si crede, si da delle arie; u maia mia par mia čaè , non mangia per non dover cacare, detto di avaro. čaèda , cacata; s. fig. grosso sbaglio, matrimonio mal riuscito, inezia. Airolo, casa scolastica čalè , mancare, calare, diminuire; a čè sò ui čala nòta, gné lècc galina , a casa sua non gli manca nulla, neanche l'impossibile: lett. neanche latte di gallina la čambra di prüssièi era un locale nella vecchia casa comunale riservato ai passanti per lo più tedeschi, da cui il nome e in cui potevano alloggiare; sinonimo di prigione: s'ti šté mia saut it fèi mét i la čambra d...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 5

Sempre più sorprendente, parte V céir : luce, t'im fé m bél céir tücc i òut čé ti végnat , mi sei di aiuto, di consolazione tutte le volte che vieni *** cél : cielo, u cél t la bòca , il palato *** fé sü m piatt dét bèla céra , accogliere gentilissimamente *** čètzü : ramaiolo; uss pò čaè piü, ui va tacàss ai ram, ui va čascè fò düi öcc mé düi čützü musc da crama , lagna sentita in servizio militare da un soldato che si lamentava della stitichezza dovuta al cambio di regime alimentare; letteralmente non si può più cacare, bisogna aggrapparsi ai rami degli alberi, gli occhi escono dalla testa come fossero due ramaioli sporchi di panna   di persona magra si dice č'la pò basè na čèura in mézz i čörn , che può baciare una capra fra le corna; a persona della quale non ci si può fidare, inetta: uss darö gnè na čèura in gòrda , non si darebbe neanche una capra legata alla corda da custodire ***    chipè : ribaltare, capovolgere, Kippen *** u ciapa gnè m prévat in mézz a la ...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 2

Seconda parte dell'incredibile viaggio nel dialetto. In questa parte abbiamo la conferma di come alcuni termini ed epiteti inizialmente pensati per gli animali siano poi utilizzati anche per le persone. C'é roba da far sbacchettare il movimento femminista Airolo con le rascane Basalòcc : s.m. Valle, letteralmente abbassa l'occhio, persona insincera dallo sguardo sfuggente. canarìn baštart : cinciallegra batidòra : mucca che risulta vincitrice nella lotta con le compagne assicurandosi così un rango di supremazia nella mandria; donna risoluta, dispotica, prepotente baül : pancia di donna incinta béisc : sottoveste; s. fig. spreg. donna, ragazza; im béisc l'é dumà n špaventasciss , in négligé, in sottoveste é solo uno spauracchio; cfr. špaventasciss; ròba da béisc , spreg. roba da donne; ui éva dumà quatru béisc , c'erano solo alcune donne; nè par béisc , andare a donne; béisgion donnaiolo bél uss maia sgiü nota , il bello non nutre. P. Bianconiu annota in Arte in Lev...

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 3

Parlando coi colleghi, buttando li qualche battuta nel dialetto che fu mi accorgo che attecchiscono, ma il gap di disconoscenza in atto é troppo grande. Sono consapevole che buona parte di quanto riporto ha vita breve, ma merita per lo meno di essere citata branchè : prendere, acchiappare; s'it branchi it méti la tešta in mézz ai urécc , se ti piglio ti metto la testa in mezzo alle orecchie; bonaria minaccia ai bambini brèa : mammella; volgare per seno; la bréa (terza voce singolare del verbo), si dice scherzosamente di ragazza adolescente alla quale comincia a spuntare il seno. Viale stazione di Airolo Brégnon o brügnon è il bleniese; il termine è leggermente spregiativo; per brügnòn si intende anche talvolta anche un certo tipo di bleniese un po' aristocratico o meglio tale che si crede. In Leventina al dire dei leventinesi, si é più democratici, le differenze sociali meno marcate; i bleniesi per conto gratificano i leventinesi con il nomignolo di picapörsc . brèmsa : ter...