Osservava Hans Rudolf Schinz, varcato il San Gottardo alla fine del 700 e messo piede ad Airolo, che la lingua dei leventinesi dell'alta valle «è un pessimo italiano corrotto, misto di diverse parole tedesche storpiate, e che risulta del tutto incomprensibile al tedesco che abbia imparato l'italiano sulla grammatica. Dato che però gli osti, i mulattieri del Gottardo e tutti quelli che hanno a che fare con i trasporti capiscono il tedesco e che molte donne di Uri sono venute a sposarsi qui, ci si può aiutare ovunque con la lingua tedesca ». La divisione linguistica interna, ma in particolare tra agglomerati urbani e villaggi di montagna, salta tuttora all'orecchio del visitatore . Benché il dialetto sia in regresso ovunque, l'alto Ticino cede meno facilmente dei centri all'avanzata dell'italiano. Un fenomeno in corso da tempo, come Sandro Bianconi e Matteo Borioli già evidenziavano nel 2004 (Statistica e lingue, Ufficio di statistica): «Le punte più alte, come g...
Reportages spannometrici di un appassionato dilettante