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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Glorenza

Approfitto della mia tre giorni in "estremo oriente" (con le dovute proporzioni), per penetrare in Italia, o meglio ancora nel ambiguo territorio della Val Venosta. Dopo aver visitato Curon mi sposto a sud per visitare Glorenza. Glorenza é affascinante per una sua caratteristica che difficilmente si riscontra nei villaggi nelle Alpi: le sue mura. Quando si entra da una delle sue tre porte si ha la voglia di scoprirne ogni angolo, di non lasciarsi sfuggire l’occasione di sentirsi catapultati in un altra epoca ad ogni passo che si fa. Per dare un’immagine dell’urbanistica della cittadina la miglio soluzione é dall’alto.  Foto scattata all’esterno del museo storico di Glorenza Ma non bisogna fantasticare troppo, avere la testa tra le nuvole potrebbe diventare estremamente pericoloso, meglio guardare chi arriva, soprattutto dai due assi principali che tagliano la cittadina; se una volta era cavalli oggi i tempi di reazione devono essere più scattanti, perché chi sopraggiunge po...

Hieronymus contemporanei

Una prova che la grafica é determinante nel richiamare l'attenzione e di conseguenza far passare un determinato messaggio ci viene dalla rivista mensile di Greenpeace. Che io mi ricordi ben poche pubblicità sono riuscite a catturare la mia attenzione come quelle proposte dal, fino qui per me sconosciuto, illustratore Sandro Ramseier. Le sue opere trovano molto spazio nella rivista che stringo tra le mani Copertina di nel terzo numero del 2025 di Greenpeace  Quello su cui fa leva Sandro é l'orrido, il talmente brutto che attira, già assaporato tempo fa ad Ascona  Ben due pagine della rivista di Greenpeace sono sacrificate all'opera che vediamo qui sotto. Ancora una volta Greenpeace lascia che siano le immagini proposte da Ramseier a parlare. In questo potpourri solo la principessa in fuga dal rospo e Cappuccetto rosso ne escono indenni, almeno per quanto riguarda i connotati. Una Sirenetta é derelitta a bordo stagno mentre Bambi, il simbolo per antonomasia di innocenza e vul...

Patto di Locarno

Sono divorziato. Da molti anni ormai.  Il divorzio non deve essere letto come qualcosa di negativo, spesso é un miglioramento delle condizioni di vita. Spesso? Diciamo sempre. Quando quel giorno nella sala del pretorio di Locarno ero intento a battagliare con l'avvocato della mia ex non sapevo che circa 90 anni prima nella stessa aula si tenevano discorsi ben più importanti per l'umanità intera. Presenti tutti i pezzi grossi dell'Europa In breve Dal 5 al 16 ottobre 1925 si svolse a Locarno una conferenza diplomatica tra le delegazioni di sette stati europei: il Belgio, la Francia, la Germania, il Regno Unito, l’Italia, la Polonia e la Cecoslovacchia.  Dopo dieci giorni di trattative, furono parafati sette trattati e convenzioni, di cui il principale fu un trattato di garanzia reciproca – chiamato anche Patto Renano – tra il Belgio, la Francia, la Germania, il Regno Unito e l’Italia, con il quale la Germania accettava la frontiera lungo il Reno scaturita dal trattato di Vers...