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St. Ursanne

Sapevo che si trattava di un posto fuori dal mondo, sapevo che avrei potuto immergermi totalmente nel passato, e così fu.

Con Werdenberg St. Ursanne é la cittadina che più mi ha affascinato. È rimasta intatta e al di la dal ponte che segna il suo confine ci si può catapultare facilmente nel passato.

Ponte che da sulla porta principale del villaggio

La Porta di St-Jean si apre sul ponte del Doubs.
È stata ricostruita nel 1670 su fondazioni medievali.  La stanza al piano superiore, ora adibita a camera d'albergo, un tempo era una prigione. La torretta della scala rivolta a ovest, appartenente alla casa vicina, aveva probabilmente in origine una funzione difensiva.

Il ponte di St. Jean
Già nell'XI secolo il Doubs era attraversato da un guado o da una gondola, poi da una passerella di legno (1330), che veniva ripristinata dopo ogni alluvione. L'attuale ponte fu costruito nel 1728/29 dal capomastro Brunet, su progetto dell'avvocato Humbert, in sostituzione di un ponte in legno del 1670 che poggiava su tre pilastri in pietra. La struttura leggermente curva poggia su quattro archi a tutto sesto. I moli sul lato a monte sono dotati di becchi per proteggerli dalla corrente.

St. Ursanne - a sinistra l'eremo

Ma non voglio entrare subito nel paese, voglio scartarlo pian piano, voglio tenermelo come "piattoforte" decido quindi di osservarlo da un altro punto di vista; "perdo" un ora di tempo per inerpicarmi sui pendii di fronte al villaggio per poter scattare una foto dall'alto che ne catturasse pienamente il fascino.

Questo lo scatto costatomi sudore ed imprecazioni

Se ne sta li dolcemente adagiata in riva al fiume, immersa nel verde. 
La magia si può solo percepire

Decido poi finalmente di entrare nel villaggio, é piccolo ma estremamente intimo. 

Il tempo finalmente si é fermato

L'eremo di St. Ursanne

Il nome del paese suggerisce la presenza di un santo. Scopro in breve tempo la sua storia e grazie a due signore il suo eremo

L'eremo di Sant'Orsola è un gruppo di piccoli monumenti religiosi incastonati nel ripido pendio a nord della collegiata. 190 gradini conducono alla grotta dove si dice che Sant'Ursanne abbia vissuto all'inizio del V secolo. Lungo il percorso,  un oratorio, una cappella e diverse stazioni, alcune delle quali sono contrassegnate da croci. Una di esse, decorata con lo stemma di Grandvillers, è un residuo delle cinque croci che Frédéric de Grandvillers, prevosto della collegiata dal 1657 al 1705, aveva piantato lungo il sentiero. 

La cappella, dietro si scorge la grotta che funse da eremo per il santo

La croce vicino alla grotta è datata 1816. Queste diverse stazioni permettono di osservare il sapiente intreccio di vegetazione e rocce con i monumenti e offrono una vista sulla collegiata, sul Doubs e sulla campagna circostante.

L'interno della grotta-eremo. Sarebbe qui che avrebbe vissuto il santo all'inizio del VII° secolo. La grotta, cintata da un bel cancello in ferro forgiato, ospita una statua della vergine, così come un gisant risalente alla fine del XVII° secolo rappresentante il santo in meditazione. Tutto quello che accompagna il santo é stato aggiunto più tardi. 

La storia del Santo

Un sentiero tematico rivisita la storia del Santo dalla stazione verso il villaggio, ma lo scopro a fine giornata, così che riavvolgo all'incontrario la vita di St. Ursanne.

Statua del santo al museo di Delémont

Verso il 650, Colomban, cacciato da Luxeil, parte con 11 monaci, tra i quali Ursino
In cima al Col des Rangiers, Ursino, che si era separato da Colombano, vide il Doubs (fiume) in compagnia di Himerius e Fromund.

Dalla cima del passo Coldes Rangiers, Ursicinus, Himerius e Fromund lanciano i loro bastoni da pellegrino e ognuno si dirige dove il suo bastone è atterrato.

Nel suo eremo, al di sopra del Doubs, Ursino vive in compagnia di un asino.
Un giorno un orso mangiò il suo asino e fu obbligato da Ursino di mettersi al suo servizio
In un altro episodio il signore del castello della vicina Outremont cerca di far ubriacare Ursino con un pasto. Ursino scopre il progetto del signore del castello e predice che il castello sarà infestato di animali e diverrà insalubre

Un ricco venditore ambulante bestemmia Dio e Sant'Orsolino, per cui lui e il suo cavallo diventano immediatamente ciechi .Dopo aver chiesto perdono a Dio, il mercante recupera la vista e offre un busto d'argento di Ursino, che si trova nella collegiata.

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