Non ce ne sono tantissime, ma quando viene organizzata una conferenza sulla storia delle nostre vallate faccio il possibile per partecipare. A quella sulle emigrazioni dalle valle ambrosiane giungo appena in tempo e trovo la saletta delle conferenze del Museo di Leventina molto affollata. Giusto il tempo di trovare una sedie in seconda fila e la conferenza inizia.

Emigrazione e immigrazione
In realtà non si trattava solo di emigrazione, la trasversalità da montagna a montagna faceva sì che ci fossero delle famiglie che partivano dai comuni in altitudine per andare a lavorare nelle città d'Italia e contemporaneamente in questi comuni arrivavano persone da fuori a fare il boscaiolo , per esempio nel mendrisiotto arrivano dalla Val d'Antrona, dalla val Brembana, oppure spostamenti trasversali da valle a valle: dalla val Verzasca si spostavano verso la Leventina o viceversaValli ambrosiane
Essendo valle ambrosiane il richiamo più importante è proprio il capitolo di Sant'Ambrogio; queste radici medievali da un'appartenenza che resiste culturalmente e dal punto di vista religioso anche se poi le Valli diventano patrimonio dei cantoni primitivi e finiscono nelle loro gestioni. Tuttavia c'é l'attrazione per questi spazi già frequentati dal 400: si sa della presenza di cuochi della valle di Blenio rinomati e conosciuti presso gli Sforza e i vari casati ducali lombardi.Integrazione
Ci sono partenze maschili ma anche quelle femminili sono molto significative e sono partenze che implicano due necessità, perché quelle migrazioni non sono tutte uguali: c'è l'immigrazione periodica e quella stagionale, e poi ci sarà anche chi si trova così bene e fa fortuna, fa i soldi, mette su famiglia.L'integrazione nelle città estere passa attraverso vari step: si arriva, si fa fortuna, si compra la casa; in seguito si può acquisire la cittadinanza e avendo anche la cittadinanza, oltretutto magari la moglie che é del posto, a quel punto ci si può considerare integrati.
Società femminile
Di conseguenza l'assenza maschile fa sì che sia una società femminile quella che resta nelle nostre ValliVanoni, vero re dell'ex voto, in genere piuttosto alieno da sentimentalismi: gentile e romanticissima visione. La donna geme abbandonata sullo spiazzo erboso che fortunatamente ha interrotto la pericolosa caduta: a misurare la quale giovano la gerla e la pezzuola da testa fermate da un cespuglio.
È una società che necessita di bivalenza e di concordanza se si vogliono portare avanti dei progetti, si vede molto bene per esempio delle numerosissime procure che vengono fatte presso i notai; testamenti di ragazzini di 15 anni, si partiva ma non sapeva cosa sarebbe successo, qualsiasi imprevisto era dietro l'angolo, per cui ci sono dei bambini, anche molto giovani, che partono come apprendisti vanno dal notaio a dire "se mi succede qualche cosa voglio che la mia mamma abbia l’usufrutto della casa, che non venga fregata dai parenti"
Monatte e ricongiungimenti
Tra il 1500 tra il 1506 si contano ben 236 morti ticinesi (il Ticino ancora non esisteva ma per poter dare un punto di riferimento), di cui 93 uomini della valle di Blenio e 61 sono le donne. Altre 42 vittime risultano originarie dei capoluoghi in particolare di Bellinzona; sono ben 23 donne che dichiarano di essere di Bellinzona e solo due maschi della stessa cittadina quindi vuol dire che in qualche misura nel settore dei servizi e delle prestazioni di lavoro le donne già avevano il coraggio di spostarsi anche per i fatti loro.
Tendenzialmente si spostano come ricongiungimento cioè vanno a vivere quando il marito è stabile, il posto é sicuro e quindi sono sicure che si mangia tutti i giorni e hanno una casa loro.
C'è una mobilità molto femminile anche per l'ottocento in cui queste signore sono autonome, vanno a lavorare presso il marchese o il patrizio milanese con la villa sul lago di Como o a Milano; si trovano bene ci passano tutta la vita e alla fine restano giù.
Milano su tutte
Il facchino lascia qualche cosa all'uomo oppure lascia qualche cosa all'istituto di carità perché ha passato gli ultimi giorni proprio alla cà grande, l’ospedale maggiore che era già allora una cosa molto funzionante e molto efficiente.Il 1797 é l'anno chiave perché le cose in Lombardia stanno cambiando, sta nascendo la Repubblica Cisalpina e c'è un controllo di tipo istituzionale da parte confederata: sono dati che si ricavano dalle potenziali richieste di leva militare, le assenze importanti riguardano alcuni comuni come per esempio Sobrio; all'estero 45 su un totale di 100. Sono tutti a Milano e poi fanno quasi tutti il facchino. Da Calonico gli assenti sono tutti in Francia, un' altro comune dove sono tutti a Venezia da altre parti si parte anche per l'Olanda; c'è una mobilità incredibile: Crema, Napoli, Bordeaux, Roma perché Osti necessita di trasportatori e sono estremamente richiesti.
Di alcuni non si sa più nulla non hanno più il coraggio di tornare a casa perché hanno fallito
Facchini e carbonai
Cosa fanno a Milano i nostri della Leventina in parte anche della Val di Blenio (val di Blenio legato solo a Leontica e Corzoneso perché la valle di Blenio fa tutt'altro)
Anche quelli di Brissago fanno tutt'altro tutt'altro; Brissago anche se non è valle é però comunque ambrosiana.
Esiste una netta spartizione dei lavori; ognuno sta al suo posto se no si va a litigare, questo succede anche tra i comuni della Leventina. Ognuno rispetta gli spazi degli altri: sono soprattutto facchini e carbonai
Caratterasc
In un documento spagnolo di inizio 600 testimonia che quando ci sono delle diatribe deve intervenire il governo a mettere a posto i litigi. Si dice che i vallerani "son bruschi, burberi, carattererasc" insomma hanno una parlata inavvicinabile. Erano probabilmente temuti per queste reazioni e inoltre anche tra loro potevano scoppiare delle liti.A ognuno la sua zona
La città ha un cordone di acqua, dove c'è una porta c'è anche una chiesa, negli atti notarili di Sobrio e anche per qualche altra località compare Romeo Aquilino, Casimiro Aquilino, Marini Beltade: sono tutte le chiese di riferimento di questi migranti perché laddove c'è una chiesa esiste un network perché si va a messa.
Per esempio a San Pietroburgo i migranti che partono dal Malcantone e dal milanese sono tutti intorno alla chiesa di Santa Caterina perché è l'unica cattolica. Questo si ripete un po ovunque: c'è sempre una chiesa, un convento o qualche cosa che ha una sacralità e poi da questi luoghi si portano a casa doni, oggetti per la propria chiesa: un piccolo quadro, un calice, quindi c'è anche un trans culturale non c'è solo la rimessa di soldi ma si porta a casa anche cultura come scienza, novità, modernità. Un migrante é un elemento di rottura all'interno di una società.
Milano lottizzata e brulicante
Invece a porta Tosa c'erano gli spazi dove era privilegiata la presenza di quelli di Anzonico, se l’erano comperata, c'erano state trattative da parte della comunità con la città di Milano per avere determinate piazze, determinati privilegi comprati all'asta.
Di Sobrio e Anzonico e dall'altra parte Rossura che invece erano in rapporto conflittuale; anche tra compaesani poteva scattare le risse, pane e pane, l'amicizia finisce e laddove finisce anche il pranzo

Piramide di poteri
All'interno della dinamica dell'uso degli spazi e nelle nell'attività di facchinaggio c'erano una piramide dei poteri: c'era il giostraro che gestiva la piazza poi c'erano i facchini: c'erano quelli che avevano il cavallo quindi trasportavano le merci stagionali particolarmente d'inverno, immaginate legna carbone e i cosiddetti brentatori che portavano le damigiane e questa era una categoria privilegiata perché i cavalli costavano un sacco.Poi c'è il portatore semplice, quello della foto che è quello che fa i servizi, doveva essere una cosa stressante perché porta di qua, porta di là, tutto spalla, stradine strette, quindi non si riesce magari neanche passare col triage...ora si parla di Milano ma per c'è tutto un gruppo di facchini che lavora per il porto di Genova e deve infilarsi in queste stradine che sono delle cose strettissime, anche adesso sono il telaio della città
Il blocco austriaco
Differenze sopra e sottoceneri
Una realtà completamente diversa quella del sottoceneri è il mondo dei mastri che è il mondo degli artigiani, degli architetti, degli scultori, dei decoratori e pittori; fanno lavori completamente diversi ed è un mondo un po' alla rovescia: i mastri partivano poco prima della Quaresima dopo il carnevale e tornavano verso Natale perché poi si chiudevano i cantieri per ragioni ché faceva freddo soprattutto per le decorazioni; se non hai il caldo abbastanza non asciuga gesso non asciugano i colori... quindi si fermavano un po' di lavoriSi poteva rientrare in maggio, giugno per il periodo del lavoro di caricamento degli alpi, la fienagione la preparazione i formaggi eccetera; quindi c'è anche una bivalenza, son due mondi molto diversi
Richieste di nazionalità
A Milano si conservano le richieste di nazionalità: uomini, famiglie, donne chiedono la nazionalità.
Ci sono 700 richieste di cambiamenti di nazionalità, se a Milano hai belle cose, una bella casa, il negozio, un'attività avviata, non si rinuncia a tutto ciò
Sono molto interessanti le richieste perché riguardano anche la vedova che ha minori e si rende conto che se torna a casa quei minori lì non hanno l'opportunità di frequentare le scuole, non hanno l'opportunità di avere un futuro, delle prospettive. La vita in città ti dà la possibilità di fare un salto di qualità: il figlio di un facchino riesce a fare l'avvocato
Virginia fa parte di un ramo dei cugini di d'Alberti consigliere, restano a Milano perché hanno un negozio importante di cioccolata in centro
Virginia non si sposa e lascia tutta l'eredità all'ospedale maggiore: nella descrizione del suo legato viene detta donna colta, molto intelligente che parla le lingue ma questo succede perché sei a Milano, tornando a Olivone due lingue: l'italiano e il dialetto...
La vita cittadina comunica un senso diverso dalla solidarietà che è più moderno, si cerca di aiutare tutti attraverso le strutture assistenziali che ci sono; invece la comunità ha il suo sistema patriziale in cui c'è un'assistenza, ma anche lì se sei Patrizio, se sei nato..., invece l'ospedale maggiore non faceva differenza: arrivavano che persone da fuori che avevano bisogno, venivano accolte, un atto di modernità che viene trasmesso dalla città verso le valli.
Un esempio proprio del di queste di questa valle: il signor Tommaso Giannelli questo signore avrà cominciato anche lui almeno gli antenati come facchini, brentatori insomma diventa mastro del cantiere dell'ospedale maggiore. Nel 53 le porte sono chiuse cosa fa? Lui è uno dei tanti che chiede e ottiene di restare a Milano
Naturalmente gli austriaci mica sono scemi, sono pochissime le situazioni in cui viene rifiutata la cittadinanza, perché tu non rifiuti a uno che ti porta i soldi, a uno che produce; la cittadinanza la rifiuti è uno che non ha la fedina penale pulita.
Farà studiare il figlio che a sua volta poi però tornerà a Sobrio e manderà i figli nella Svizzera tedesca perché passa il tempo nel frattempo e stan cambiando le cose: anche la vita del facchino non ha più il senso di una volta, cominciano ad arrivare i mezzi di comunicazione c'è un sveltirsi della consegna e dei traffici e dei transiti; pian pianino un mestiere che era sostanziale in una società preindustriale diventa sempre più obsoleto.
Non è l'unico che fa questa scelta: un'istitutrice che lavora a Como, donne che sono al servizio che preferiscono restare in Italia perché essere domestica in una famiglia per bene si fa una vita decorosa: magari ha trovato un fidanzato a Milano con tutta una serie di circostanze favorevoli per restare in Italia
Il sogno americano
Restare a Milano o adattarsi a fare altre scelte, e le altre scelte che si impongono non sono moltissime; se non ci sono opportunità bisogna tentare il mito americano.C'è una bella lettera da Sobrio a questo proposito, alcuni sono già stanziati a Parigi, Bordeaux, eccetera poi qualcuno della famiglia decide di tentare l'avventura perché chi è partito all'inizio ha parlato anche di soldi, è chiaro che più tardi parti e le prospettive si chiudono perché chi arriva per primo si prende il ranch migliore, si prende la zona per un allevamento efficiente e si costruisce una ricchezza, chi parte dopo fa sempre più fatica a infilarsi in queste trame lavorative, sia che sia città, sia come per molti leventinesi soprattutto il lavoro di agrario
Partire vuol dire avere a disposizione un budget di partenza che ti consente perlomeno di fare il viaggio, senza quei soldi non puoi muoverti.
In tal proposito una bella lettera citata sopra da Parigi 5 settembre 1865
Se si perde il battello vuol dire restare un altro mese a Le Havre o in qualche altro posto ma soprattutto si perde un mese.
Emigrazione in Australia
A proposito del blocco austriaco Giorgio Cheda ha detto che la prima immigrazione oltremare era quella australiana che è stata un fallimento e poi successivamente c'è stata quella americanaSi può anche capire che l'Australia possa essere stata una grandissima delusione perché le prospettive sono completamente diverse: sono a Carson City, si occupano di formaggi, si occupano cioè delle cose di cui si occupano a casa, si va e si fa quello che sa fare, il proprio mestiere; non ci si ritrova in una realtà che è completamente dissociante
L'Australia é comunque repulsiva: a parte un bordino intorno il resto é deserto, in mezzo li mandavano a scavare per ricavare l'oro, a Ballarat per esempio, o finivano nelle piantagioni, era un lavoro durissimo. Oppure finivano in miniere dove prima di trovare una pepita, quindi arricchirsi, voleva dire tanto vale stare a casa e giocare al gratta e vinci
Per l'Australia c'é la scoperta della carne, si consuma carne quasi tutti i giorni con il riso, bevevano il tè, non è una cosa che piace da morire.
Ad esempio ci sono due sorelle che si sposano con due fratelli, sono tutti e due architetti, uno è architetto a Milano l'altro architetto a Genoa
La moglie di quello di Milano non si schioda dalla val di Muggio neanche a morire, l'altra che invece ha il marito a Genova si innamora di Genova e ci va fino all'età di settant'anni anche quando già da 20-30 anni é vedova.
Può andare bene così come può andare male
È chiaro che è un mito; l'idea del sogno americano perché c'è questo coinvolgimento, questo concetto dell'aspettativa che non funzionava non funzionava neanche prima e anche neanche a Milano: dei poveri facchini di 83 anni che sono ancora giù e l'unica cosa che riescono a fare è dare il fieno ai cavalli, vivono di quello e di elemosina
C'è anche quello che magari si adatta a fare dei lavori come i giostrai a Milano: erano quasi al limite della legalità insomma e anche nel loro affarucci e nel dominare la piazza e poi ci sono quelli che per carattere dicono non è una cosa da fare.
Il fallimento taciuto
Molti non tornano: illudono la famiglia dicendo di stare bene. Le lettere bisogna sempre rileggerle con molta criticità perché non sai mai fino a che punto stanno raccontando la verità, soprattutto nella sfortuna perché magari uno ha problemi, sta male ma non osa scrivere a casa alla mamma guarda che qui un disastro e quindi maneggiano un po intorno ai problemi, giustifica un la sua situazione fino a che è disperato e dice non si mangia neancheMandami la cioccolata
Simone Cantoni che era uno dei due quello con la moglie che non si muoveva dalla valle di Muggio che ha fatto il suo palazzo ducale a Genova Serbelloni a Milano, villa Olmo a Como gente al top... difficile capire questa donna; lui vive a Milano alla villa del 700 lei sta in valle di Muggio e gli scrive mandami la cioccolata fa passare il mal di testa
Commenti
Posta un commento