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Approcci medievali

Impossibile sfuggirgli negli anni, prima o poi si rimane invischiati in questo sentimento che ci fa perdere  il baricentro. Impetuoso da giovani, quando si scalcia come torelli lasciati fuori dalla stalla la prima volta dopo un lungo inverno. 

A tal proposito dal dialetto di Airolo:
Zarè (z = ds) - Correre all'impazzata, propriamente di bestiame, ma anche di bambini (indic. pres.: "i zèran"). Zarè dré = ronzare attorno: "ui zarava bé dré tènci tusèi" = "gli ronzavano attorno parecchie ragazze", scrive A. Borioli in una sua poesia ("Vos" cit. p. 46).(zarö da dialetto d'Airolo.)

Poi negli anni più consapevole, più misurata e meno affannato.
A oggi definirei l'amore come una passione che offusca tutte le altre passioni

Ma 500 anni fa?

Ancora una volta la mostra temporanea del museo nazionale di Zurigo aiuta a capire come fosse gli approcci medievali

Erotico

Nonstante la condanna del desiderio fisico da parte dei teologi cristiani, a partire dal XIlI secolo si pubblicano, per uso privato, numerosi testi e immagini esplicitamente erotici, che intrecciano elementi divertenti e ironici con insegnamenti morali. Essi giocano in modo sottile con insinuazioni a carattere sessuale, con il detto e il non detto. Oltre al linguaggio del corpo e alla mimica del viso, può esprimere erotismo anche l'abbigliamento - dalla vistosa scollatura degli abiti femminili ai pantaloni aderenti e alle scarpe a punta allungata degli uomini.

Il bacio

Il giovane stringe con audacia il seno della sua amata e la bacia sulla guancia.
Accessori come il pugnale, la pianella e il sacchetto smarriti, ma anche le gesta e le espressioni facciali qualificano l'uomo come tempestoso e sciocco, la donna come seducente e peccaminosa.

Il bacio, Maestro E.S., secondo terzo del XV secolo, incisione su rame.

Coppia di innamorati

Il giovane allunga la mano verso la giovane donna, che resiste solo a metà. Nella sua frenesia perde la pianella delle sue poulaine, di moda all'epoca. Il cagnolino e il pugnale alla cintura simboleggiano la lussuria e il desiderio.

La coppia di innamorati su una panchina erbosa, 
Maestro E.S., secondo terzo del XV secolo, incisione su rame.

Giardino dell'amore

In un giardino, tre coppie si divertono con intenti erotici. Una coppia gioca a scacchi. A partire dal XIV secolo, il gioco degli scacchi è un motivo molto diffuso e, nel contesto dell'amor cortese, è considerato una metafora dell'arte della seduzione.

Giardino dell'amore con giocatori di scacchi, 
Maestro E.S., secondo terzo del XV secolo, incisione su rame.

Coppia a destra: L'abbigliamento caratterizza l'uomo come un buffone e l'acconciatura con le corna della donna simboleggia frivolezza. La mano di luf è poggiata sulle natiche di lei, lo sguardo dell'uomo è lascivo mentre la donna è intenta a leggere una lettera. La coppia incarna la stoltezza e la decadenza morale della società.

Seduzione

L'uomo che dorme presso la stufa su morbidi cuscini, facile preda delle tentazioni di Satana che cerca di accendere i desideri lascivi soffiando nella sua testa con un mantice, può infatti interpretarsi come una personificazione dell'accidia; e verso di lui si rivolge con gesto invitante la dea Venere, che incarna con il suo corpo seducente la tentazione sessuale.
La sfera, infine, consueto attributo della Fortuna, e il Cupido che tenta di camminare sui trampoli, sembrerebbero qui alludere alla incostanza della dea dell'Amore»

La tentazione dell'ozioso, Albrecht Dürer, 1498 circa, incisione su rame.

Le tentazioni della gioventù

Il distinto giovane incarna la gioventù messa in pericolo dall'amore venale. La donna nuda che regge il cartiglio con l'iscrizione «guardate qui le tentazioni della gioventù» è la personificazione di vizi e piaceri mondani. Il gesto del giullare ha un effetto moralizzatore.

Giovane con due donne nude, Maestro dei cartigli, 1460 - 1475 circa, incisione su rame.

Scostumati

In contrasto con l'ideale dell'amor cortese, lo stretto abbraccio di questa coppia denota un comportamento immorale. L'artista allude alla natura apparentemente scostumata dei contadini che, senza ritegno, indulgono nell'ebrezza e nell'esuberanza.

Il contadino ubriaco e sua moglie,
 Maestro BR (contrassegnato con un'ancora), seconda metà del XV secolo, 
incisione su rame.

Danza e piacere

In questa incisione su rame di Israel van Meckenen della fine del XV secolo, vediamo una danza, una cosiddetta danza moresca, sensuale ed erotica. 
Giovani uomini danzano per ottenere il favore di una donna che tiene al centro un anello per il prescelto, mentre gli spettatori osservano l'intero evento sullo sfondo. 
Ebbene, questa incisione parodia in modo moraleggiante le danze di corte. Se si osservano gli uomini che danzano, però, c'è anche un contadino con un abbigliamento più semplice, un cappello di paglia e scarpe semplici, e un giullare. E questo giullare sta leccando il suo bastone da giullare.
Il giullare fa da specchio, per così dire, al comportamento sciocco e insensato degli uomini perché si sono innamorati del favore, della bellezza e del desiderio della donna. Ora, la lussuria e la concupiscenza erano uno dei sette vizi e peccati nel Medioevo, e questa rappresentazione moraleggiante aveva lo scopo di attirare l'attenzione su questa cupidigia, erotismo e sessualità.

La moresca, Israel van Meckenem, ultimo terzo del XV secolo, incisione su rame.

Calzature amorose

Scarpa gotica

Nella seconda metà del XIV secolo, si diffonde la moda delle scarpe a punta allungata in pelle pregiata, dette poulaine. La cultura cavalleresca e dell'amor cortese offre un terreno fertile per questa moda stravagante. Le poulaine assurgono a simbolo della società cortese.

Poulaine di tipo gotico allacciata sui lati, scarpa singola, 1420 circa, Castello di Issogne, Italia settentrionale, pelle.

Scarpe a punta allungata

La punta estremamente allungata delle scarpe è considerata al contempo segno di pigrizia e simbolo fallico. La lunghezza della punta è regolata dai codici di abbigliamento del rispettivo ceto sociale. Queste norme, tuttavia, vengono raramente rispettate.

Poulaine gotica, con tomaia in pelle marrone-nera, 
allacciatura laterale e suola cucita, scarpa unica, Vienna, XV secolo, pelle.

Pianella

Per proteggersi dalla sporcizia della strada, uomini e donne indossano sotto le loro scarpe in pelle pregiata delle pianelle. La loro forma è adattata alle poulaine. Nelle raffigurazioni erotiche, una sottoscarpa persa è simbolo di perdita di controllo.

Pianella, supporto in legno per una poulaine, Francia, XV secolo, legno (e pelle?)

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