Quando menzionavo "il pigiama col buco" tra gli amici era in ottica sarcastica per indicare un rapporto sessuale freddo, distaccato e visto che ci siamo anche al buio.
Non mi ricordo dove io abbia sentito questa espressione, ma in questo caso non ho mai creduto veramente esistesse un indumento e tanto meno una "morale" che giustificasse la sua esistenza. Tra le mie letture, casualmente mi ritrovo davanti all'argomento e scopro, divertito, che il pigiama col buco non é solo un mito ma era effettivamente utilizzato ed aveva un nome più scorrevole ed elegante: la chemise cagoule
Possiamo considerare questa succosa pillola un bonus track sul
post inerente il piacere sessuale"Dio lo vuole" é lo slogan di questo capo d'abbigliamento
Nel Medioevo il concetto di sesso era strettamente legato a quello di peccato. Pur essendo indispensabile alla procreazione, l'accoppiamento era però derivato dal peccato originale e quindi, comunque, da condannare. Tanto più perché procurava piacere ed esaltava i sensi. Nonostante non mancassero voci contrarie alla totale negazione del piacere e il matrimonio fosse considerato un "male necessario" per tenere a freno l'istinto, a essere incoraggiato era - Agostino docet - un approccio «senza lussuria» che permettesse l'adempimento dei propri doveri evitando il più possibile il contatto tra gli stessi corpi.
Tra i mezzi più efficaci per garantire una procreazione senza piacere c'era un abito a prova di qualsiasi tentazione erotica: una lunga camicia da notte di tessuto pesante, la chemise cagoule, che, indossata sia dall'uomo che dalla donna, aveva un'unica apertura in corrispondenza degli organi sessuali in modo da permettere la copula senza doversi nemmeno spostare.
Chemise cagoule nel Museo delle macchine del sesso, Praga
La chemise cagoule (dal francese, "camicia a cappuccio") era una pesante camicia da notte indossata da uomini e donne pii cattolici durante il Medioevo per consentire al marito di ingravidare la moglie senza dover sopportare alcun contatto fisico non necessario con lei.
La chemise cagoule copriva tutte le aree sessuali, ma lasciava un'apertura per i contatti necessari. Ci si aspettava che le coppie pie usassero la chemise cagoule a ogni incontro amoroso, e quindi non si sarebbero mai viste nude.
Secondo l'antropologo Gordon Rattray Taylor, un concetto simile era utilizzato in una o più culture native americane non meglio specificate come "coperta di castità", un oggetto dal design simile tenuto dagli anziani della tribù fino a quando non ne veniva richiesto l'uso da parte di un uomo.
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