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Minichicche sugli albori della Confederazione

Belli fieri, col petto fuori ad esclamare ed affermare la propria svizzeritudine.
Sicuro sicuri sicuri di saperne una in più del demonio? 
Vi metto alla prova.

Origine degli svizzeri

I nostri antenati sono gli Elvezi. Ancora oggi la Svizzera si chiama ufficialmente "Confederazione Elvetica". La sigla sulle automobili è CH che vuol dire (in latino) "Confederatio Helvetica". 
Ai campionati europei e mondiali di calcio siamo rappresentati dalla "nazionale elvetica". Ma allora perché ci chiamiamo "svizzeri"? 

Svizzera, si sa, viene da Svitto, uno dei tre cantoni primitivi che con il loro patto diedero origine nel 1291 alla Confederazione. Il termine "'svizzeri" per indicare tutti i confederati si generalizzò solo molto più tardi. 
Lo storico italiano Francesco Guicciardini nel 1512 parlando delle truppe mercenarie confederate che combattevano in Italia al servizio degli uni e degli altri scriveva: «Sono gli Svizzeri quegli medesimi che dagli antichi si chiamavano Elvezii...». 
Il nome Svitto ha origini lontane. Narra la leggenda, di un popolo nordico sceso nella notte dei tempi dalla Scandinavia attraverso la Germania fino alle nostre regioni (si vede che il richiamo del più soleggiato sud esisteva già allora!). 
Il territorio era aspro, coperto di foreste fittissime, con poche radure, ovviamente senza strade né sentieri, e fra montagne praticamente vuote di ogni presenza umana. Questi uomini rudi e le loro donne e bambini erano guidati da due fratelli: Swen e Swito. Giunsero fino all'attuale Lago dei Quattro Cantoni, alle montagne dei Mythen, alla fertile valle della Muota. Ma la discordia serpeggiava  tra Swen che voleva tornare indietro e Swito che voleva colonizzare la nuova terra. Vinse quest'ultimo: in combattimento uccise il fratello. Così dal vincitore prese il nome la regione e, successivamente, la confederazione dei cantoni che è oggi la nostra patria.

Swen e Swito che se le danno di santa ragione (Karl Jauslin)
Scacciati dalla carestia, 6.000 svedesi lasciarono la loro patria con mogli e figli per acquistare terre in Italia. Quando arrivarono sulle rive del lago sotto Gottardo, decisero di restare perché il Paese era simile al loro.

Prima Cartina della Svizzera 

Certo che se vi trovaste nel bel mezzo del XV° secolo e vi chiedessero di disegnare una cartina degli 8 cantoni ci vorrebbe più fantasia che senso di proporzioni. Ecco quindi il risultato della prima cartina della Confederazione

La più antica carta della Confederazione (1480) si rifà allo schema medievale basato sulla croce cristiana. Intorno al centro, occupato dal Rigi, sono disposti i nomi degli otto cantoni confederati, secondo la loro collocazione in rapporto ai punti cardinale

Sicuri sicuri sicuri sia il primo agosto?

E se stessimo festeggiando il natale della Patria nel giorno sbagliato? Niente di più probabile dato che nel patto del Grütli si conclude con queste parole  "questo patto è stato concluso all'inizio del mese di agosto dell'anno 1291". Se fosse stato il primo di agosto avrebbero scritto concluso il primo giorno del mese di agosto

Una semisconosciuta nella sala del Consiglio nazionale

Nella sala del nazionale ci sono due statue, quella sulla sinistra é ad opera di un ticinese e si tratta di Tell (scontato vero?). 

Molto meno la statua sulla destra, é una donna, più precisamente la moglie di uno dei tre uomini presenti sul Grütli, come precedentemente appurato, in uno dei primi giorni di agosto. Più precisamente abbiamo a che fare con la Stauffacherin, moglie di Werner Stauffacher, l’uomo che prestò giuramento sul patto per la parte di Svitto. Perché questi onori? Semplicemente l’idea di allearsi in un patto sarebbe venuta alla gentil consorte. Insomma non fosse per una donna la Svizzera sarebbe nata un altro giorno o addirittura non sarebbe mai nata (?). Quando si dice "dare il la"

Sulla destra la signora Stauffacher veglia sulle sorti della nostra Patria

Werner e Gertrud Stauffacher (Karl Jauslin)


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