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Perdere la testa. Letteralmente.

“ Che c’è di meglio di appendere la testa del proprio acerrimo nemico nella piazza pubblica o infilarla in cima ad una picca?” Questo avrebbero detto imperatori regnanti e quant’altro fino a non pochi secoli fa. Poi la testa poteva essere di un nemico oppure di un criminale a mo di monito.

Perseo con la testa della medusa di Piazza della Signoria a Firenze

Non sempre però vedersi consegnata la testa del nemico su un piatto d’argento portava a sentimenti di soddisfazione. Un esempio su tutti fu la testa di Pompeo presentata a Giulio Cesare in Egitto. Il grande condottiero la prese male, si mise a piangere, il suo nemico, con il quale condivise il triumvirato per anni prima che la sete di potere li facesse entrare in competizione, non meritava tanto

A sinistra testa di Pompeo offerta a Cesare, Santo Legnani, 1793, provincia di cremona. Sulla destra un ricordo di infanzia, non ho resistito, scusami divino Cesare


Prima dell’avvento della ghigliottina veniva usata una spada apposita per questo tipo di esecuzioni; la si riconosce facilmente perché presenta una punta arrotondata. Ecco ora non ci sono più scuse, é come se vi ho detto il trucco per riconoscere una chitarra da un basso.

Spada per pene capitali, A partire da metà del XVI secolo sono dotate di lame larghe e pesanti, con i trancianti paralleli e la punta arrotondata (Altes Zeughaus, Soletta)

L'operazione di decapitare un condannato tramite taglio con la spada non é una delle operazioni più semplici.


Decapitazione tramite spada nelle cronache di Diebold Schilling (1513)

Ne é testimone ad esempio nelle cronache di Sarnen (OW); il governo del Cantone vietò a Jost Dubler di esercitare ancora la professione di boia dopo 5 decapitazioni non andate a buon fine. Il suo successore Kaspar Dubler doveva essere un maestro stando alle cronache dei tempi

La ghigliottina nacque durante la rivoluzione francese, da un lato si voleva uno strumento di morte infallibile e veloce, inoltre si voleva uno strumento per le esecuzioni uguale per tutti, nobili e meno nobili, senza distinzioni di classe. Fino a quel punto ai nobili veniva tagliata la testa, mentre alla gente comune poteva essere bruciata, impiccata o con l'ausilio di metodi ancora più cruenti. La proposta venne da  Guillotine, che però non fu lui ad inventare l'attrezzo, esso fece capo all'istituo di chirurgia che mise su carta il metodo migliore, la realizzazione pratica della prima ghigliottina venne affidata ad un tedesco Tobias Schmidt. Siamo in piena rivoluzione francese e la teste a cadere in questo periodo furono migliaia. Le esecuzioni erano all’ordine del giorno, era diventate la normalità, tanto che si poteva scorgere tra gli spettatori donne indaffarate a fare a maglia comodamente sedute in prima fila, le cosiddette tricoteuses 
Tricoteuses all'ombra della ghigliottina

L'esportazione della ghigliottina all'estero non ebbe molto successo, si preferiva ricorrere all'impiccagione. La Svezia adotto la ghigliottina ma la abolì dopo una sola ed unica esecuzione.

L'unico stato ad introdurla con successo fu la Germania, dove funzionò a pieno regime specialmente durante la seconda guerra mondiale nella prigione di Berlino

L’ultima esecuzione pubblica avvenne per strada a Versailles, presso Parigi il 17 giugno 1939. La foto riporta un gruppuscolo di curiosi per quella che sembra un attrazione qualunque, come al giorno d’oggi ci si soffermerebbe per dei musicisti o artisti di strada

17.06.1939: gli ultimi istanti di vita del tedesco Eugen Weidmann . L'ultima esecuzione avvenne a Marsiglia nel 1977

E in Svizzera? Nel Codice penale della Repubblica elvetica (1799) la pena di morte era prevista solo tramite decapitazione e senza possibilità di aggravarla ulteriormente.

A Lucerna ho trovato una pratica ghigliottina smontabile, comoda per trasportarla nel luogo in cui si richiedeva il suo utilizzo.

Debitamente smontata la ghigliottina trovava posto nei cassoni a sinistra della foto, pronta per essere trasportata (Museo di Storia di Lucerna)

L’ultima esecuzione legislativa data del 1940 ed ebbe luogo a Sarnen (OW). Hans Vollenweider fu imprigionato per rapina. Riuscì ad evadere per poi essere ricatturato nove giorni più tardi. Durante questi nove giorni sparò e uccise un autista, un postino e un poliziotto. Fu proprio per quest'ultimo omicidio che fu condannato a morte.

Il 32enne Hans Vollenweider scortato dalla polizia

Hansi rifiutò di pronunciare le ultime parole, un ultimo pasto così come un supporto spirituale. La sua esecuzione ebbe luogo nelle prigioni di Sarnen (OW). La pena capitale fu abolita da 01.01.1942.

Durante la Seconda Guerra mondiale, 17 membri dell’esercito svizzero furono condannati a morte e giustiziati per tradimento.

Rimane un ultima questione: si può vivere senza testa? 

Olga la donna senza testa

“Olga, la ragazza senza testa” era uno spettacolo di illusionismo portato da Amburgo fino negli Stati Uniti da un tale che si faceva chiamare “Dottor Heineman”. Prima di approdare in America, il sedicente dottore aveva presentato lo spettacolo a Londra, dove aveva riscosso un enorme successo.

Lo show fu anche presentato all’Esposizione Universale di New York nel 1939, e da allora divenne uno spettacolo da baraccone molto popolare, ancora in voga negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso.

Sfruttando il gusto per il macabro, lo spettacolo, malgrado la consapevolezza dell’illusione, doveva risultare (almeno nei decenni dell’anteguerra) piuttosto terrificante: una donna, decapitata per qualche motivo, veniva tenuta in vita grazie a dei tubi che, uscendo dalla gola andavano a finire ad un congegno che doveva fornire il nutrimento necessario.

L’illusione ottica era veramente sconcertante, ma per dare maggiore enfasi al tutto durante lo spettacolo venivano forniti i dettagli del malaugurato incidente che aveva decapitato la povera ragazza
Apparentemente, lo spettacolo poteva sembrare piuttosto innocuo: un dottore che illustra una nuova tecnologia, in grado di mantenere in vita il corpo decapitato di una donna. Il corpo privo di mente, che continua a muoversi ed a obbedire ai comandi del medico, per eseguire azioni semplici e talvolta ridicole.
Questo spettacolo, presentato regolarmente fino agli anni ’80 e riproposto anche nel 2002, fu accusato nel corso degli anni di essere un’oggettivazione del corpo femminile, privato della personalità, anima e ragionamento, mostrato sovente in abiti succinti.

Mike il pollo senza testa

In America ci fu l’episodio più unico che raro del pollo Mike che visse 18 mesi senza testa.

Mike il pollo visse 18 mesi nutrito tramite una speciale siringa

Gli scettici scienziati della facoltà di veterinaria dello Utah, dovettero ricredersi. Tecnicamente il taglio aveva lasciato un orecchio e quasi integra la corteccia cerebrale, salvaguardando le funzioni fisiche fondamentali, e un grumo di sangue aveva sigillato la giugulare impedendo il dissanguamento e quindi graziando l’animale da morte certa.

Dato che la maggior parte dei riflessi di un pollo sono controllati dal bulbo cerebrale, Mike fu in grado di rimanere piuttosto “in salute”. Il pollo era infatti perfettamente in grado di stare in piedi e di girare come se nulla fosse accaduto, e continuò persino a crescere! Come facile immaginare divenne fenomeno da baraccone e grazie alla tournée a lui dedicata poté visitare gli states come nessu sltro pollo poté mai farlo


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