Le pandemie di peste riconosciute sono tre, la prima di queste é quella di Giustiniano, dal nome dell'imperatore bizantino Giustiniano I, sotto il cui regno fece la sua comparsa.
Secondo lo storico Procopio, alcuni sostennero che fossero stati i suoi misfatti ad attirare la collera divina, tuttavia, i moderni genetisti pensano che probabilmente ebbe inizio come zoonosi, una malattia epidemica che può trasmettersi dagli animali agli esseri umani, partendo da un "focolaio" (o area infettiva locale) africano.
Nel 541 d.C. cominciò ad attaccare l'uomo a Pelusio, nel delta del Nilo, per poi propagarsi in diciotto ondate successive per un periodo di duecento anni fino al 755, quando scomparve improvvisamente e misteriosamente com'era arrivata.
Sono sopravvissuti pochi resoconti diretti di quel disastro, ma quelli esistenti di testimoni oculari come Gregorio di Tours, Giovanni da Efeso, Beda e Procopio concordano sulla sua entità. Secondo quest'ul-timo, "scoppiò una pestilenza da cui poco mancò che andasse distrutto l'intero genere umano". Recenti stime approssimative indicano un numero totale di vittime compreso tra 20 e 50 milioni.
Percorso delle tre ondate pandemiche di peste riconosciute classicamente
1 = biotipo Antiqua (541 d.C)
2 = Morte Nera, biotipo Medievalis, (1347)
3 = biotipo Orientalis (1894)
Questa enorme mortalità e le descrizioni dei tipici sintomi della peste bubbonica - bubboni sotto le ascelle, all'inguine o sul collo - sono chiari indicatori diagnostici dell'identità della malattia. In anni recenti, inoltre, i paleontologi hanno esumato corpi dai cimiteri della tarda antichità, estratto il DNA dal tessuto dentale e confermato la presenza del batterio Yersinia pestis, che causa il morbo. Alcuni scienziati all'opera in Baviera nel 2005, per esempio, hanno identificato questo bacillo negli scheletri in un cimitero del VI secolo ad Aschheim, convalidando l'accuratezza della tradizionale diagnosi di peste bubbonica
San Sebastiano (in alto) che implora per la vita di un becchino
affetto da peste durante la peste di Pavia del VII secolo
La peste di Giustiniano quindi va e viene per e per secoli impedisce alla popolazione di avere una crescita demografica. Finisce nel 750 con l'avvento di Carlo Magno, da li in avanti la popolazione iniziò a crescere, anche troppo, e in concomitanza con altri eventi nefasti portò alle prime carestie pochi anni prima dell'arrivo della seconda pandemia, la più famosa, quella del 1348
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