Per la mia seconda visita a Ginevra decido di concentrarmi su di un unico obiettivo; il MEG (Museo Etnografico Ginevra)
Di questa tipologia di musei ne ho già visitati 2, il Rietberg a Zurigo e poi il MEN a Neuchatel.
A parte l'ubicazione non ho guardato assolutamente nulla su internet, nemmeno un oggetto presente, voglio lasciarmi sorprendere e le sensazioni sono positive...
Un po' di storia sul MEG
Nel 1702, la Biblioteca del Collegio raccolse le "meraviglie" dell'arte e della natura che le venivano offerte in un gabinetto di curiosità. Questi sono stati i primi oggetti ad essere inclusi nelle collezioni pubbliche di Ginevra. Sono poi passati al Museo Accademico, fondato nel 1818 da scienziati ginevrini. A partire dal 1863, il suo curatore, Hippolyte Jean Gosse, riorganizzò le collezioni, rafforzando l'interesse per quella che cominciava a essere chiamata etnografia.
Vista interna della Biblioteca pubblica come era prima del suo trasferimento nella nuova sede sulla Promenade des Bastions nel 1872. Sono visibili le ultime tracce dell'antico gabinetto delle curiosità: un tappeto turco, uno strumento scientifico e soprattutto quadri e busti, di cui la Biblioteca ha conservato la galleria dei ritratti. Acquerello e gouache di Jean-Jacques Dériaz (1814-1890) Bibliothèque de Genève (Tabl. 202)
2014 - Un nuovo edificio per il MEG
Dopo aver sognato di costruire un museo più grande altrove (e dopo altre mille peripezie che ho deciso di non riportare), Ginevra ha finalmente deciso di offrire alle sue collezioni del tricentenario un edificio moderno in Boulevard Carl-Vogt. La dimensione patrimoniale di queste collezioni era evidente. Testimoni di tradizioni ancora vive o di stati sociali scomparsi, gli oggetti sono diventati archivi di una diversità umana che è a sua volta coinvolta nel movimento della storia.Al centro il nuovo MEG, mentre sulla destra la costruzione dove inizialmente mi ero indirizzato (dall'altro lato dell'isolato)
75.000 oggetti (oggetti di uso quotidiano, oggetti religiosi, artigianato, archeologia, arte contemporanea, ecc.)
8'000 iconografie
21'000 fonogrammi
100.000 fotografie
72.000 libri in biblioteca
1037 oggetti in mostra permanente
1'500 colture
5 continenti
Difficile vedere tutto, facile che qualche chicca sfugga, ho raccolto diverse opere che illustrerò in 25 capitoli, dei quali questo é il primo
Consiglio, anche se solitamente si circola a ruota libera in un museo, seguire il percorso riportato sotto può essere una buona idea, inoltre si vede già come sono strutturate le varie sezioni
Vista del -2, sede della mostra permanente (in cui bazzicherò per circa 4 ore) e la mostra temporanea (in cui bazzicherò per circa 4 minuti)
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