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Stregoneria in Ticino - 12 diverse accuse di stregoneria

Per essere accusati di stregoneria ci volevan ben poco, un cruccio con il vicino, una parola fuori posto, una concomitanza causa-effetto completamente non plausibili scatenavano la macchina accusatrice.

È però bene sapere che nessuno denunciava per la paura di ritrovarsi poi coinvolti come imputati. Il processo per stregheria inizia quindi con una diceria che diventa voce pubblica e spinge il balivo a procedere contro la diffamata, cominciando con l'audizione dei testimoni e decretandone poi la cattura.

Il mandato d'arresto consiste in una breve formula, la quale specifica che balivo e giurati, dopo aver sentito i testimoni a carico, hanno deciso di porre l'indiziata in stato di fermo.

Per avere un idea di cosa potreva portare all'accuso di stregoneria ecco quindi 12 casi registrati nelle tre valli superiori delo Ticino.

Caso I: capre vs. campo di rape

le capre di Michele Dotta, calpestando il campo di rape di Elisabeta Liventina, la spingono a minacciare Michele sulla piazza del villaggio, gridandogli che Dio o il diavolo si prenderanno gli animali distruttori. Invocazione al demonio che costerà cara

Caso II: le campane del villaggio

Una sera d'agosto, tornando dai campi dove ha avuto luogo la battitura della segale, le donne discutono tra loro. Catarina fa notare quanto la pioggia dei giorni precedenti sia stata insufficiente e Margarita Rosselli le risponde che, se quelli del villaggio vicino non avessero suonato le campane, avrebbe probabilmente piovuto di più. Ed ecco, da una semplice conversazione, nascere il sospetto, poiché solo la pioggia mandata dal diavolo può essere arrestata col suono delle campane

Caso III: al lavatoio

Il lavatoio, luogo di riunione e chiacchiere per antonomasia delle donne, assomiglia molto al forno. Spesso, tra le frequentatrici scoppiano litigi a proposito del posto o del prestito di arnesi. Anna Fior, cui è stato rifiutato l'uso di un legno per battere la biancheria, se ne serve ugualmente, incorrendo nelle ire della legittima proprietaria che le getta a terra il bucato. Qualche giorno più tardi la donna si ammala e poiché Anna è sospetta di stregoneria, la colpa ricade su di lei

Caso IV: la mosca misteriosa

A volte, in un'unica stalla trovano rifugio gli armenti di più persone. Margarita Jelmino ha chiesto ed ottenuto da Cattarina di riparare la capra nella sua stalla. Dopo qualche tempo, le bestie di Cattarina muoiono, punte da una mosca misteriosa: di chi la colpa?

Caso V: il pane raffermo

Catarina de Vanet rimprovera a Barbara Romanescho di averle ucciso un figlio di otto anni 8. Secondo Catarina, Barbara ha dato del pane al piccolo Lorenzo. Circa una settimana dopo questi si è ammalato e, un anno più tardi è morto. La madre ha sospettato Barbara poiché quest'ultima ha la reputazione di essere una strega. La malattia di Lorenzo appare senza ombra di dubbio di origine diabolica dato che il bambino rifiutava di lasciarsi toccare con l'olio santo e rompeva rosari e medaglie

Caso VI: Castagne e lievitatura notturna

L'avventura di cui è stato protagonista Ambrosio Cattaneo è pure esemplare. Dopo una disputa con Carlo Valentino. A causa della raccolta delle castagne, si è sentito sollevare dal letto durante la notte, mentre dormiva: dallo spavento ne è rimasto per sempre «malato di malinconia».

In questa xilografia di Howard Pyle, colorata a mano, alcuni coloni del New England arrestano una donna anziana accusata di stregoneriua. nel XVII secolo. 

Caso VII: attrazione fatale

Giovanina Pescia rimprovera a Margarita Jelmino la morte, dopo tre giorni di agonia, dei suoi quattro bambini, tre maschi e una femmina. La colpevole di questa disgrazia è sicuramente Margarita poiché i quattro bimbi volevano sempre andare da lei senza che la madre riuscisse ad impedirlo.

Caso VIII: la sabbia nel pozzo

Guglielmo de Dalpe è stato visto mentre trasportava all'alpe la sabbia del fiume e la gettava in un pozzo. Questa malefatta sarebbe la causa di numerosi uragani e grandinate in seguito abbattutesi sui pascoli

Caso IX: Trasformazione animale

La volpe, che mangia le galline di una testimone, è Cattarina Barrera trasformatasi in animale per saccheggiare il pollaio della persona con cui ha avuto una lite

Caso X: La cavalcata infernale

Giovanni Rossino racconta che, dopo aver discusso con lui, Carlo Braghetta si è allontanato. Giovanni s'è subito addormentato e, improvvisamente, ha sentito il bestiame correre verso la stalla: una cavalcata attraversava il prato. Dopo aver scoperto la cattiva reputazione di Carlo, Giovanni ha pensato che si trattasse di una cavalcata infernale alla quale il compaesano prendeva parte

Dalla cronaca di Johann Jakob Wick: scena di matrimonio tra una giovane della campagna bernese e un diavolo. La donna era stata promessa dalla madre a Satana. 
Le due donne confessarono poi il loro misfatto e furono condannate a morte quali streghe nel 1568

Caso XI: rotolamento solitario

Due anni prima del processo, Antoni Nanno ha visto, tornando a casa durante la notte, Maria Nano che in un campo si rotolava per terra e rideva: con lei c'era qualcuno. Per vedere meglio, Antoni s'è avvicinato, ma Maria era sola. Conoscendo la sua cattiva reputazione, Antoni ritiene che fosse in compagnia del Demonio

Caso XII: l'esorcismo

L'accusa di satanismo si fa più precisa quando si fonda su di un esorcismo che, in un certo senso, conferma i sospetti della gente. Nel febbraio del 1650, il suocero di Catarina Rosel è stato gravemente malato. Poiché si sospettava fosse affatturato, i parenti chiamano il curato per leggergli addosso (esorcismo nel quale il prete legge un passaggio delle Scritture al capezzale dell'assatanato). 

Dopo aver compiuto la sua opera, l'uomo di Chiesa lascia la dimora dell'infermo portando con sé una camicia di Margherita e raccomandando a Catarina di sorvegliare sua cognata. Quest'ultima rientra all'improvviso lagnandosi di aver mal di schiena e, d'un tratto, comincia a piangere e urlare, a gettarsi contro il tavolo e a rotolarsi per terra: per ben mezz'ora sembra assatanata. Catarina riferisce tali fatti al curato e questi, prendendo un bastone, ricomincia a battere la camicia e Margherita riprende ad agitarsi. Di conseguenza, Catarina è persuasa che sua cognata sia una strega.

Come si può quindi evincere nei casi riportati bastava veramente un nonnulla, un piccolo screzio per potersi avvalere dell'accusa di stregoneria per saldare i conti in maniera decisamente drammatica.

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