Sogn Gieri (San Giorgio)
Immaginatevi un paesino immerso in una vallata alpina. Gli abitanti non sanno né leggere né scrivere. Gente umile ma grandi lavoratori. E ora immaginatevi quella famosa chiesetta persa nella natura, magari su un piccolo monte circondato dagli alberi. Tutt'attorno campi a perdita d'occhio. Ecco, quella é la chiesa di San Giorgio fuori Rhäzüns
La chiesa di S. Giorgio (rom. San Gieri) fu probabilmente l'antica chiesa parrocchiale di Räzüns e Bonaduz. Sul piano archeologico la costruzione più antica viene fatta risalire al VI/VII sec. Nel secondo quarto del XIV secolo fu ricostruito il coro, in seguito l'interno della chiesa venne interamente dipinto in due fasi; committenti vanno considerati i baroni von Räzüns Sono di un primo artista le decorazioni del coro e della parete orientale (con la leggenda di S. Giorgio) nonché la lotta con il drago e l'immagine dei donatori lungo il lato settentrionale. Di un secondo artista risultano invece essere il resto della parete settentrionale, la parete occidentale e quella meridionale (scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, vite di santi).
L'espressione biblia pauperum viene usata per descrivere l'apparato iconografico di una chiesa, soprattutto quando i dipinti, gli affreschi, le tele o le icone in essa presenti sono molto numerosi e sono organizzati in una serie cronologica, in modo da illustrare con episodi successivi la storia di Gesù, o di Maria, o di santo, o di qualche episodio tratto dalla Bibbia: così chiunque, anche i più poveri e ignoranti, potevano avere una qualche conoscenza della storia della salvezza.
È considerato il più ricco esempio di interno di chiesa completamente decorato del Medioevo in Svizzera.
Uno dei quattro però si lascia attirare dal libro delle presenze e breve anche gli altri tre lo raggiungono. Mi sembra incredibile: siamo in una chiesa di origine medievale circondati da affreschi del XIV secolo e i quattro visitatori se ne stanno a sfogliare il libro delle visite scritte da perfetti Pinchi Palliuni e assolutamente privi di valore.
Il maestro di Waltensburg
Il pittore, il cui nome è sconosciuto, prende il nome dalla sua importante opera nella chiesa protestante di Waltensburg, un ciclo della Passione dipinto del 1330 circa. Altre tracce della sua arte sono state conservate in vari edifici sacri del Cantone dei Grigioni (tra cui la Cattedrale di Coira, Dusch/Paspels, Lüen, Churwalden, Clugin, Casti). Con le opere del Maestro di Waltensburg, il Cantone dei Grigioni possiede affreschi unici della prima metà del XIV secolo a nord delle Alpi. Sono costituiti quasi esclusivamente da motivi sacri. Fanno eccezione le scene di epopee eroiche medievali del primo terzo del XIV secolo nella torre del Castello di Brandis a Maienfeld. Recenti ricerche collocano geograficamente il Maestro di Waltensburg nella regione del Lago di Costanza. Le caratteristiche della sua pittura a fresco puntano verso sud, anche se questa conoscenza potrebbe essere stata trasmessa localmente attraverso la tradizione pittorica tardo-romanica dei Grigioni.Il maestro di Rhäzünser
Le avventure di San Giorgio - Maestro di Waltensburg
Se non patisci l'inverosimile non potrei essere né martire e di conseguenza nemmeno santo. Anche le vicende di San Giorgio (Sogn Gieri) dipinte sulla parete che da sull'abside ne é fedele testimone.Arruolato nella milizia imperiale, grazie alla sua perizia nelle armi e al suo valore salì al grado di capitano. Però servì assai più generosamente a Dio; e combattè sotto una ben più nobile bandiera, quella divina. Dapprima Diocleziano, che era affezionato al giovane e ne apprezzava le doti guerresche, tentò di convincerlo ad abbracciare il paganesimo, a sacrificare offerte agli dèi, lo tentò con doni e promesse di potere. San Giorgio rifiutò davanti all’imperatore stesso di abiurare la propria fede, e per questo venne, imprigionato, picchiato e torturato in tutti i modi.
La leggenda aurea
Si narra che in una città chiamata Silena in Libia, vi fosse un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno ma, quando queste cominciarono a scarseggiare, furono costretti a offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re. Il re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio e metà del regno per salvarle la vita, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane si avviò verso il lago per essere offerta al drago.
In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale, saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle la brutale morte. Poi disse alla principessa di non aver timore, che l'avrebbe aiutata nel nome di Cristo. Quando il drago si avvicinò, Giorgio salì a cavallo e protettosi con la croce e raccomandandosi al Signore, con grande audacia affrontò il drago che gli veniva incontro, ferendolo gravemente con la lancia e lo gettò a terra, disse quindi alla ragazza di avvolgere la sua cintura al collo del drago, il quale prese a seguirla docilmente verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li tranquillizzò, dicendo loro di non aver timore poiché «Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro». Allora il re e la popolazione si convertirono e il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città, trascinato da quattro paia di buoi.
Wound man
Componenti del posto
Altri elementi interessanti che mi balzano all'occhio sono le componenti del luogo introdotte abusivamente nelle vicende della Bibbia. Simili rappresentazioni le avevo già notate a Briga nel castello Stockalper
A Räzüns noto uno stambecco, animale simbolo dei grigioni, che sovrasta Adamo ed Eva appena cacciati dal paradiso e costretti a faticare per poter vivere sulla terra. Adamo ed Eva ora potrebbero essere qualsiasi abitante della valle intenti a filare la lana (Eva) o presumibilmente zappare la terra (Adamo)
Altro elemento interessanti é inerente San Giorgio. La festa patronale risale alla leggenda locale, che racconta come San Giorgio abbia svolto un lavoro missionario nei Grigioni a metà del IV secolo. In questo luogo, saltò oltre il Reno sul suo cavallo per sfuggire ai persecutori pagani
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