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Ovidio - Come guarire dalle pene d’amore

Un libricino che mi capita per le mani alla soglia dei 48 anni. Certo, non si smette mai di imparare ma le perle riportate da Ovidio nella sua "come guarire dalle pene d'amore" mi avrebbero fatto più comodo 25 anni fa. Come testimonia la saga di Aristotele e Fillide non é mai troppo tardi per ritrovarsi in situazioni sentimentalmente destabilizzanti, anche se solitamene si presuppone che con il passare degli anni si dovrebbe raggiungere una certa stabilità emotiva, o no?
No a giudicare dai delitti passionali che coinvolgono spesso uomini di mezza età, incapaci di accettare che non sempre tutto va come vorremmo. 
Quindi ecco un sunto da tirar fuori in caso di evenienza prima di perdere completamente il senno.

Aristotele inguaiato per bene con Fillide

Meglio subito che dopo

Finché sei in tempo, e solo leggeri turbamenti agitano il tuo cuore, ferma il tuo piede sulla soglia, se un amore ti procura dispiacere: schiaccia i maligni germogli del morbo improvviso finché sono teneri, e il tuo cavallo trattenga la corsa al momento della partenza.

Il giorno migliore per riconquistare la libertà diventa l'indomani.

Ma, poiché ci diletta cogliere il frutto di Venere, continuiamo a ripeterci: "Domani andrà bene lo stesso." Intanto però tacite fiamme si insinuano serpeggiando nelle viscere, e l'erba cattiva spinge le sue radici nel profondo.

Timing

Chi cercherebbe di impedire a una madre di piangere al funerale del figlio, se non uno stolto? Quello non è il momento giusto per dispensarle consigli: quando avrà dato fondo alle lacrime e saziato l'animo afflitto, allora si potrà cercare di mitigare quel dolore con le parole. La medicina è un'arte che dipende dal tempo: i vini fanno bene se somministrati al momento giusto, ma fanno male in quello sbagliato.

Evita l’ozio

Come prima cosa bada a evitare l'ozio. E l'ozio che ti spinge all'amore, ed è sempre l'ozio che lo conserva; l'ozio è l'origine e l'alimento di questo dolce malanno. Il languore e il sonno in eccesso e senza regole, il gioco e le abbondanti bevute che procurano un cerchio alla testa strappano all'animo ogni vigore, pur senza ferirlo; l'amore si insinua insidioso in chi non sta in guardia.

Parti

Ma tu, anche se sarai trattenuto da salde catene, tenta di fuggire lontano, e impegnati a percorrere lunghi itinerari. Quanto meno vorrai andare, tanto più ricordati di farlo, insisti e costringi a correre i piedi che si ribellano. Non desiderare la pioggia, non farti trattenere dal rispetto che gli Ebrei tributano al sabato, non domandarti quante miglia hai percorso, ma quante ancora te ne restano, e non inventarti scuse per rimanere nelle vicinanze.

Per guarire il corpo, dovrai sopportare il ferro e il fuoco, e non potrai alleviare con l'acqua l'arsura della sete; per guarire lo spirito, ti rifiuterai di sopportare qualcosa? 

Eppure l'animo vale più del corpo.

Tuttavia, la parte più difficile della mia arte è varcarne la soglia, e l'unica fatica è sopportare i primi momenti.

Pensa a quanto ti ha fatto soffrire

Richiama più volte alla mente le azioni della tua scellerata ragazza e tieni davanti agli occhi tutte le tue sofferenze. "Si è presa quello e anche quell'altro, e non è ancora contenta del bottino: per la sua avidità mi ha fatto mettere in vendita anche la casa paterna. Ha giurato, e ha mancato al giuramento: quante volte ha lasciato che dormissi davanti alla sua porta! Ha altri amanti. e non vuole essere amata da me: le notti che non concede a me se le gode uno qualunque.
Tutti questi ricordi inaspriscano ogni tuo sentimento; ripensa a queste cose e fanne le radici del tuo disgusto.

Cogli i difetti

Per quanto puoi, volgi al peggio le qualità della tua ragazza e inganna il tuo giudizio su questo sottile discrimine. 
Chiamala "grassoccia" ' se è formosa, "nera" se è di pelle olivastra; se è gracile, la puoi accusare di essere "emaciata". E potrà essere chiamata "sfacciata" quella che non è rustica, e "rustica" quella che è riservata. Anzi, di qualunque dote sia sprovvista la tua ragazza, tu pregala con insistenti lusinghe perché ne dia prova. 

Esigi che canti, se non ha una bella voce; falla danzare, se non sa muovere nemmeno una mano; se non conosce bene la lingua, falla parlare a lungo; se non ha mai messo mano a uno strumento a corde, pretendi che suoni la lira; non ha un bel portamento: falla camminare; se il seno è molto abbondante, che nessuna fascia lo mascheri; se non ha dei bei denti, raccontale qualcosa che la faccia ridere; se ha la lacrima facile, dille qualcosa che la faccia piangere. 

Ti sarà utile anche recarti di buon'ora, a passo svelto e all'improvviso, dalla tua donna, quando non avrà ancora avuto il tempo di farsi bella per nessuno. Ci facciamo affascinare dall'eleganza: tutto si copre di gemme e d'oro, e la ragazza è ben poca parte di sé. Spesso potresti chiederti dove si trovi ciò che ami, fra tanti abbellimenti: questa è l'egida con cui Amore, amante della ricchezza, inganna gli occhi. 

Giungi inatteso: senza rischio la coglierai disarmata, la poverina sparirà sotto i suoi difetti. (Non è tuttavia sicuro affidarsi troppo a questo consiglio: molti infatti cadono vittime di una bellezza non artefatta.) Vai a trovare la tua donna, senza pudore, anche mentre si sta spalmando il volto di cosmetici e belletti: troverai vasetti e mille barattolini colorati e vedrai grassi intrugli colare sul suo seno tiepido. Quei cosmetici hanno lo stesso odore della tua mensa, più di una volta mi hanno fatto venire il voltastomaco.

Placati

Quando ti sarà richiesto l'amplesso, opera degna del giovanile vigore, e si avvicinerà il momento della notte promessa, per evitare che il piacere della tua donna si impossessi di te, se lo dovessi assaporare con tutto il tuo corpo, io vorrei che tu prima stessi con un'altra, che te ne trovassi una qualunque in cui la tua prima voluttà possa placarsi: dopo il primo amplesso, quello che seguirà sarà meno intenso.

Ti esorto anche ad aprire tutte le finestre in quel momento, e a prendere nota alla luce del giorno delle parti che sarebbe stato meglio non vedere. Poi, non appena il piacere ha raggiunto il traguardo finale e i corpi giacciono sfiniti, con la mente ottenebrata, mentre il disgusto è tale che preferiresti non aver toccato una donna, e hai la sensazione che non ne toccherai per molto tempo ancora, allora prendi nota nel tuo animo di qualsiasi difetto del suo corpo e tieni gli occhi sempre fissi alle sue pecche.

Forse qualcuno obietterà che questi consigli valgono poco (ed è vero), ma i rimedi che non aiutano presi da soli, giovano tutti insieme. La vipera, che è piccola, col suo morso uccide il grande toro; il cinghiale spesso può essere fermato da un cane di piccola taglia. Tu fatti forte del numero e raccogli tutti insieme i miei consigli: da tanti che sono, ne risulterà un grande impatto.

Amore doppio

Vi esorto anche ad avere due amanti allo stesso tempo; chi può averne più di una è più forte: quando la mente, divisa in due, corre di qua e di là, ciascuno dei due amori sottrae vigore all'altro. I grandi corsi d'acqua si assottigliano avendo per molti rami, la fiamma si attenua e muore quando il tizzone è diviso a metà; una sola ancora non riesce a trattenere le navi incerate

Ricerca il tedio del tuo male: pure il tedio accelera la fine; anche quando crederai di poterne fare a meno, resta con lei finché ne sarai sazio, la sazietà si porti via l'amore, e tu non abbia più voglia di rimanere in una casa che ti è venuta a noia.

Non isolarti

Chiunque tu sia, tu che ami, i luoghi solitari ti sono nocivi: guardatene. Dove scappi? In mezzo alla gente puoi essere più al sicuro. Non devi cercare la solitudine, che accresce la passione; la folla ti sarà d'aiuto. Sarai infelice, se resterai da solo, e il volto della donna che hai abbandonato ti starà fisso davanti agli occhi, come se lei stessa fosse lì. Proprio per questo la notte è più triste del giorno: manca la schiera degli amici che ti possa alleviare la pena. Non evitare la conversazione, non tenere la porta chiusa e non celare al buio il tuo volto rigato di pianto.

Lascia andare

Smetti di amare lentamente, e sarai al sicuro. Di solito un torrente scorre più impetuoso di un fiume perenne, ma tuttavia ha vita breve, mentre l'altro scorre per sempre.

Svanisca l'amore dissolvendosi in soffi lievi di vento, e si estingua gradualmente, con dolcezza. Ma è un delitto odiare la ragazza che poco prima si amava: questa è una conclusione che si addice a indoli bestiali. Basta non curarsene: chi fa finire il proprio amore nell'odio, o ama ancora oppure a stento cesserà di soffrire.

Stalle lontano

Se potessi, sarebbe il caso che tu abitassi in un altro pianeta. Non è facile, quando hai fame, trattenerti da una tavola imbandita, e l'acqua zampillante stimola molto la sete; non è facile trattenere il toro che ha visto la giovenca; il vigoroso cavallo nitrisce sempre quando vede una giumenta.

Confronto

Confronta la lana che è stata trattata nelle caldaie di Amicle con la porpora prodotta a Tiro: vedrai che è più brutta. Anche voi confrontate le vostre ragazze con quelle più belle: ciascuno comincerà a vergognarsi della sua.

Evita i luoghi

Anche i luoghi spesso sono dannosi; evita i luoghi che sono stati testimoni del vostro amore: possono causarti dolore. "È stata qui, giacque qui, in quel letto abbiamo dormito; qui una notte mi ha donato i piaceri della passione." L'amore si risveglia con il ricordo e la ferita torna ad aprirsi: a chi è malato anche una cosa da poco fa male. Come la cenere quasi fredda si ravviverà, se la tocchi con lo zolfo, e ne scaturirà un grandissimo fuoco,

Non immaginarla con un altro

Non immaginarti un rivale, devi credere che lei giaccia da sola nel suo letto. Oreste amò più ardentemente Ermione perché si era unita a un altro
Di cosa ti lamenti, Menelao? Andavi a Creta senza tua moglie, e riuscivi tranquillamente a restare lontano da lei. Ma non appena Paride la rapì, allora non fosti più in grado di fare a meno di lei: il tuo amore crebbe per effetto di quello dell'altro.

Bacco

Mi domandi che cosa ti consiglio riguardo al dono di Bacco? Ti fornirò i miei precetti più brevemente di quanto credi. Il vino apre l'animo all'amore, a meno che tu non ne beva così tanto che il tuo spirito rimanga stordito sotto il peso dell'eccesso. Il fuoco è nutrito dal vento, ma dal vento viene anche spento: un alito lieve alimenta le fiamme, un soffio impetuoso le spegne. Quindi, o niente ebbrezza, oppure che sia tale da strapparti ogni pensiero: qualsiasi via di mezzo è dannosa.

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