A vederla immersa nel nulla, senza capannoni, giostre e i tipici fumi provenienti dalle griglie, la chiesetta di San Martino sembra adagiata nella quiete più assoluta.
Lo scenario nei luoghi della sagra durante i 362 giorni all’anno di quiete
Un a volta all'anno però questo posto si trasforma: durante la fiera é un pullulare di espositori, venditori e soprattutto visitatori. Ci sono anche gli animali, giustamente, oggi confinanti in uno dei tanti capannoni presenti
Foto: Gino Pedroli, La fiera di San Martino negli anni Trenta,
fotografia, Collezione Museo d’arte Mendrisio
Per chi si volesse poi ritagliarsi qualche minuto tra un bicchiere di vino e una salamella alla griglia c'é la possibilità di dare un occhiata alla chiesetta. Nell'angolo a sinistra in particolare c'é una botola con una piccola scaletta che porta al piano inferiore
Lapidi commemorative
Quello che maggiormente solletica la mia curiosità sono le 5 lapidi appoggiate alla parete.
Lapidi commemorative appoggiate alla parete sud.
Come potuto appurare in passato le terre ticinesi erano assoggettate dai cantoni primitivi. La divisione nel Ticino era piuttosto particolareggiata, e mentre la Leventina aveva esclusivamente lanfogti urani, quelle della valle di Blenio, Riviera e Bellinzona a rotazione Uri, Svitto e Untervaldo. Tutte le altre terre ticinesi a rotazione di tutti i canton i primitivi.
La suddivisione dei baliaggi nelle terre ticinesi
Vita da landfogti
Inerente i landfogti avevamo pututo apprezzarne i sonetti di ringraziamento a fine legislatura (vere e proprie leccate di culo).Altra interessantissima testimonianza quella raccontata durante la conferenza sulla nascita della democrazia in Ticino
Un estate di fine 700 arriva una giovane turista inglese.
Gli inglesi cominciavano a viaggiare, a fare i gran tour, questa ragazza si chiama Hellen Maria Williams e scrive un diario, e il 10 agosto del 1794 si trova a Lugano: "Le strade erano affollate di gente ben vestita di entrambi i sessi, venuti da diversi parti del paese, da oltre il lago per celebrare la lieta festa: i magnifici deputati del corpo Elvetico preceduti da trombettieri marciarono in processione fino alla collina di San Lorenzo"
Cosa succede quel giorno? La cattedrale di San Lorenzo, la chiesa principale di Lugano, si sta tenendo il giuramento del lanfogto, quello vecchio, un certo Zelltner, solettese se ne é andato dopo due anni e c'é il ricambio con un altro lanfogto questa volta lucernese
Funzionava proprio così c'era una cerimonia. Quando la popolazione ebbe la sicurezza di possedere un nuovo governatore le arcate della chiesa risuonarono di affermazioni di affetto: Viva! Viva il nostro misericordioso landfogto!"
Il servile popolo di Lugano sembra felicissimo di avere un nuovo governatore e per l'occasione - scrive la giovane inglese - i poeti luganesi scrissero delle poesie, non fummo in grado di scoprire quali furono le straordinarie opere compiute dall'ex lanfogto che i suoi entusiasti ammiratori posero al di sopra di Alessandro Magno o quale trionfo gli si assegnò più di Sparta o Atene.
Williams scrive "se questi sonetti fossero scaturiti dalla penna di un comico avremmo senz'altro riso dello scherzo" ma quando vede che anche preti e gente comune declamavano in tono solenne queste sperticate adulazioni ci indigniamo per la bassezza di questa vile venerazione
Gli inglesi cominciavano a viaggiare, a fare i gran tour, questa ragazza si chiama Hellen Maria Williams e scrive un diario, e il 10 agosto del 1794 si trova a Lugano: "Le strade erano affollate di gente ben vestita di entrambi i sessi, venuti da diversi parti del paese, da oltre il lago per celebrare la lieta festa: i magnifici deputati del corpo Elvetico preceduti da trombettieri marciarono in processione fino alla collina di San Lorenzo"
Cosa succede quel giorno? La cattedrale di San Lorenzo, la chiesa principale di Lugano, si sta tenendo il giuramento del lanfogto, quello vecchio, un certo Zelltner, solettese se ne é andato dopo due anni e c'é il ricambio con un altro lanfogto questa volta lucernese
Funzionava proprio così c'era una cerimonia. Quando la popolazione ebbe la sicurezza di possedere un nuovo governatore le arcate della chiesa risuonarono di affermazioni di affetto: Viva! Viva il nostro misericordioso landfogto!"
Festa in campagna per l'ufficiale giudiziario Brandolf Egger: mentre il balivo (in giacca rossa) é seduto ad una tavola imbandita con numerosi ospiti un coppia amoreggia davanti alla grotta. In arrivo sulla sinistra accolti dal segretario dei frati con dei doni a rappresentare il clero. Tutto a sinistra il sommelier ha il suo bel da fare per cercare vini che possano soddisfare i nobili palati
Anonimo , verso il 1725
Il servile popolo di Lugano sembra felicissimo di avere un nuovo governatore e per l'occasione - scrive la giovane inglese - i poeti luganesi scrissero delle poesie, non fummo in grado di scoprire quali furono le straordinarie opere compiute dall'ex lanfogto che i suoi entusiasti ammiratori posero al di sopra di Alessandro Magno o quale trionfo gli si assegnò più di Sparta o Atene.
Williams scrive "se questi sonetti fossero scaturiti dalla penna di un comico avremmo senz'altro riso dello scherzo" ma quando vede che anche preti e gente comune declamavano in tono solenne queste sperticate adulazioni ci indigniamo per la bassezza di questa vile venerazione
Le lapidi dei landfogti
Tre delle cinque lapidi riguardano i landfogti. La loro sola presenza fa intuire il potere e l'importanza che questi personaggi effettivamente ricoprivano nelle nostre terre.
A differenza dei sonetti qui gli aggettivi per evidenziarne le gesta sono più contenute ma comunque presenti ed evidenziate
Lapide in marmo nero che ricorda il Landfogto Giacomo Python.
D.O.M.
BEATUS JACOBUS PYTHON
SENATOR FRIBURGENSIS
OLIM PREFECTUS IN CASTRO
SCTI DIONISY. BIS PRATOR
MENDRISY DI HAC VITA
MIGRAVIT DIE XVII
MENSIS APRILIIS
ANNO MDCLXXX
A Dio, ottimo, massimo.
Beato Giacomo Python
senatore friborghese,
già prefetto nel castello
di S.Dionigi e due volte
pretore di Mendrisio passò
da questa vita il giorno 17
del mese di aprile
dell'anno 1680
Lapide di marmo nero che ricorda la moglie del Landfogto Pfyffer d'Altishoffen.
A.D. 1714 DIE XX2 AP.LIS
NOB. D.M.a CATTARINA ANDERALMAN
DT DE LUCERNA UXOR ILL.mi. D.CAPITANEI
CAROLI PFYFFER D'ALTISHOFFEN
SENATORI ECC.mi SENATUS LUCERNA
NUM VERO MEND.Y ET BAL.A PRAETORIS
IN ATATE SUA ANNORUM 55 EXTREMA
FATA PASSA EST. QUARU
HOC TUMULO JACENS BENE RE
QUIESCAT ET DEO VIVAT
NOB. D.M.a CATTARINA ANDERALMAN
DT DE LUCERNA UXOR ILL.mi. D.CAPITANEI
CAROLI PFYFFER D'ALTISHOFFEN
SENATORI ECC.mi SENATUS LUCERNA
NUM VERO MEND.Y ET BAL.A PRAETORIS
IN ATATE SUA ANNORUM 55 EXTREMA
FATA PASSA EST. QUARU
HOC TUMULO JACENS BENE RE
QUIESCAT ET DEO VIVAT
Nell'anno del Signore 1714 il giorno 22 di aprile
la nobile signora Maria Caterina Anderalman
DT di Lucerna moglie dell'Illustrissimo Capitano
Carlo Pfyffer d'Altishoffen
Senatore dell'Ecc.mo Senato di Lucerna
ora pretore di Mendrisio e di Balerna
all'età di 55 anni mori.
Preghiamo che in questa tomba riposi in pace e viva in Dio
la nobile signora Maria Caterina Anderalman
DT di Lucerna moglie dell'Illustrissimo Capitano
Carlo Pfyffer d'Altishoffen
Senatore dell'Ecc.mo Senato di Lucerna
ora pretore di Mendrisio e di Balerna
all'età di 55 anni mori.
Preghiamo che in questa tomba riposi in pace e viva in Dio
Lapide di marmo bianco che ricorda il Landfogto Sonnenberg.
ANNO MDCXL DIE XXX MENSIS JULII
DOMINUS CHRISTOPHORUS
A SONNENBERG EQUES AURATUS
LUCERNENSIUM, MENDRISII
PREFECTUS EXTREMA FATA
PASSUS HOC TUMULO REQUIESCENS
DEO VIVAT
DOMINUS CHRISTOPHORUS
A SONNENBERG EQUES AURATUS
LUCERNENSIUM, MENDRISII
PREFECTUS EXTREMA FATA
PASSUS HOC TUMULO REQUIESCENS
DEO VIVAT
Nell'anno 1640 il giorno 30 del mese di luglio
il signor Cristoforo
von Sonnenberg cavaliere aurato
di Lucerna e prefetto
di Mendrisio morì
e riposando in questa tomba
viva in Dio
il signor Cristoforo
von Sonnenberg cavaliere aurato
di Lucerna e prefetto
di Mendrisio morì
e riposando in questa tomba
viva in Dio
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