Banale, basica, irrinunciabile e indimenticabile, ancora di più del "padre nostro"
La breve filastrocca del giro tondo é un semplice susseguirsi di empiriche parole da gridare divertiti mentre si tiene per mano il bambino di fianco oppure cela un inno di sofferenza riguardante uno dei periodi più bui dell'umanità? Certo che il contrasto é enorme, siamo agli antipodi, fin troppo ghiotta l'occasione...fin troppo un peccato farsi sfuggire l'occasione di reinterpretare un immaginario idilliaco nel dramma più cupo
La filastrocca:
Verso 1: "Ring a Roses"
- -
- La collana di rose
- Suona il cerchio di rose
- Gira nell'anello di rose
- Gira intorno al roseto
- erano i bubboni che comparivano prima attorno al collo, attaccando i linfonodi.
Verso 2: "A pocketful of poises"
- -
- Una tasca piena di fiori recisi
- e erbe odorose di cui ci si riempivano le tasche, credendo che certi aromi proteggessero dal contagio purificando l'aria.
- A Londra nel 1665-66 furono gli anni della Grande Peste o Peste Nera, ci furono quasi 100.000 morti; i cadaveri erano così tanti che invadevano le strade e le persone quando giravano per esse si portavano al naso dei sacchettini con dentro petali di rosa o fiori profumati per non sentire il tanfo dei cadaveri in putrefazione
- bouquets deposti sulle tombe in omaggio ai defunti
- bubboni che la peste portava con sé.
Verso 3: "Tishoo tischoo"
- A-tishoo, a-tishoo
- Hush! Hush! Hush! Hush!
- Ashes! Ashes!
- Ecciù, ecciu
- "Silenzio! Silenzio! Silenzio! Silenzio!"
- "Ceneri! Ceneri!"
- lo starnuto che indicava che la persona era stata contagiata.
- rappresenta colpi di tosse e starnuti
- riferimento all'atto di bruciare i cadaveri o le loro case per evitare il contagio
- riferimento alla colorazione della pelle dei malati
Verso 4: "We all fall down"
- We're all tumbled down.
- tutti giù per terra
- "Ruzzoliamo tutti giù".
- la morte che colpiva, repentina, in seguito a un movimento qualunque del malato.
- far accettare la morte ai più piccoli e quindi esorcizzarla, da qui le strofe "Casca la terra", "Tutti giù per terra".
Il vero problema, però, è un altro. Fino al XIX secolo non esistono trascrizioni della filastrocca, né della versione inglese né di quelle comparse in altri Paesi, Italia compresa. Per contro, abbiamo moltissime trascrizioni di filastrocche e di versi per bambini che risalgono a secoli precedenti, incluse certe poesie in varie lingue relative alle danses macabres, le ben note rappresentazioni della Morte diffuse fin dal Medioevo.
Possibile che nessuno abbia mai pensato di trascriverla, se fosse stata così diffusa fin dal XVII o addirittura dal XIV secolo? Non è più semplice pensare che la filastrocca sia nata proprio tra il Settecento e l'Ottocento (proprio il periodo in cui, suggerisce il folklorista Philip Hiscock, i balli erano vietati in buona parte delle chiese protestanti e nacquero diverse altre filastrocche-gioco, da effettuare in cerchio durante i cosiddetti play-party da tenersi in chiesa, cosa ancor oggi vivissima in quella parte di Cristianesimo)?
Decisamente troppo nascosto.
Bello e proprio interessante❤️
RispondiElimina