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Girotondo, casca il mondo

Banale, basica, irrinunciabile e indimenticabile, ancora di più del "padre nostro"

La breve filastrocca del giro tondo é un semplice susseguirsi di empiriche parole da gridare divertiti mentre si tiene per mano il bambino di fianco oppure cela un inno di sofferenza riguardante uno dei periodi più bui dell'umanità? Certo che il contrasto é enorme, siamo agli antipodi, fin troppo ghiotta l'occasione...fin troppo un peccato farsi sfuggire l'occasione di reinterpretare un immaginario idilliaco nel dramma più cupo

Serentità e felicità per questi bimbi intenti a "girotondare" 
Girotondo, di Raffaello Sorbi, 1844-1931 

La teoria ipotizza che questa filastrocca sia un adattamento (quello che oggi chiameremo un remix) ad una più antica sempre del 600 facente riferimento all'ondata di peste polmonare che colpì Londra nel 1665 mietendo 100000 morti . La prima versione in inglese venne stampata nel 1881


La filastrocca:

«Ring a ring a Roses»
«A pocketful of posies»
«Tishoo tishoo»
«We all fall down»

***************************************************************

Verso 1: "Ring a Roses"

Possibili varianti:
  • -
Possibili traduzioni:
  • La collana di rose
  • Suona il cerchio di rose
  • Gira nell'anello di rose
  • Gira intorno al roseto 
Possibili significati:
  • erano i bubboni che comparivano prima attorno al collo, attaccando i linfonodi. 
***************************************************************

Verso 2:  "A pocketful of poises"

Possibili varianti
  • -
Possibili traduzioni
  • Una tasca piena di fiori recisi
Possibili significati
  • e erbe odorose di cui ci si riempivano le tasche, credendo che certi aromi proteggessero dal contagio purificando l'aria. 
  • A Londra nel 1665-66 furono gli anni della Grande Peste o Peste Nera, ci furono quasi 100.000 morti; i cadaveri erano così tanti che invadevano le strade e le persone quando giravano per esse si portavano al naso dei sacchettini con dentro petali di rosa o fiori profumati per non sentire il tanfo dei cadaveri in putrefazione
  • bouquets deposti sulle tombe in omaggio ai defunti
  • bubboni che la peste portava con sé. 
***************************************************************

Verso 3: "Tishoo tischoo"

Possibili varianti
  • A-tishoo, a-tishoo
  • Hush! Hush! Hush! Hush! 
  • Ashes! Ashes!
Possibili traduzioni
  • Ecciù, ecciu
  • "Silenzio! Silenzio! Silenzio! Silenzio!"
  • "Ceneri! Ceneri!"
Possibili significati

  • lo starnuto che indicava che la persona era stata contagiata.
  • rappresenta colpi di tosse e starnuti
  • riferimento all'atto di bruciare i cadaveri o le loro case per evitare il contagio
  • riferimento alla colorazione della pelle dei malati
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Verso 4: "We all fall down"

Possibili varianti
  • We're all tumbled down.
Possibili traduzioni
  • tutti giù per terra
  • "Ruzzoliamo tutti giù". 
Possibili significati

  • la morte che colpiva, repentina, in seguito a un movimento qualunque del malato.
  • far accettare la morte ai più piccoli e quindi esorcizzarla, da qui le strofe "Casca la terra", "Tutti giù per terra". 
Giro giro ton do, oggi una filastrocca infantile, allude in realtà alla micidiale peste polmonare che uccideva il 99% dei contagiati

Il vero problema, però, è un altro. Fino al XIX secolo non esistono trascrizioni della filastrocca, né della versione inglese né di quelle comparse in altri Paesi, Italia compresa. Per contro, abbiamo moltissime trascrizioni di filastrocche e di versi per bambini che risalgono a secoli precedenti, incluse certe poesie in varie lingue relative alle danses macabres, le ben note rappresentazioni della Morte diffuse fin dal Medioevo.

Possibile che nessuno abbia mai pensato di trascriverla, se fosse stata così diffusa fin dal XVII o addirittura dal XIV secolo? Non è più semplice pensare che la filastrocca sia nata proprio tra il Settecento e l'Ottocento (proprio il periodo in cui, suggerisce il folklorista Philip Hiscock, i balli erano vietati in buona parte delle chiese protestanti e nacquero diverse altre filastrocche-gioco, da effettuare in cerchio durante i cosiddetti play-party da tenersi in chiesa, cosa ancor oggi vivissima in quella parte di Cristianesimo)? 


Impossibile capire, ormai, quale potesse essere la versione "originale" - se mai ha un senso parlare di versione “prima” di una canzoncina infantile del genere. Infine, è altamente improbabile che bambini e adulti abbiano interpretato per secoli quella canzone senza essersi mai accorti di quel presunto significato, “buio” e “nascosto”.

Decisamente troppo nascosto.

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