Il balivo
Come rappresentante di Zurigo, il balivo era responsabile che sudditi adempissero ai propri doveri e che percepissero propri diritti. Riscuoteva le imposte, sorvegliava i tribunali per le cause minori e dirigeva il tribunale criminale. Inoltre era responsabile affinché importanti tratti di strada restassero percorribili o che il fiume Töss non straripasse.I balivi cercavano di compensare gli interessi di città e campagna, ma anche di poveri e ricchi.
Agivano a seconda della situazione, a volte con clemenza, altre con autoritaria severità
Una rivolta stroncata: La rivolta fiscale del 1645
La sua condotta fu considerata esemplare per un balivo, tanto da essere più volte menzionata nei documenti. La miccia fu una disputa fiscale: i sudditi abbienti non volevano più versare l'imposta sulla sostanza per gli interventi militari straordinari
Relazione del parroco
Risposta ai reclami
Lintervento di Zurigo
Il borgomastro di Zurigo riuni i sudditi nelle chiese di Pfäffikon e di Zell, dove spiegò per quale motivo non poteva essere tollerate l'assembramento contro l'autorità.Müller dovette inginocchiarsi davanti al Consiglio, pagò un'elevata ammenda e perse tutte le sue cariche
L'omosessualità nel 1704
Decapitazione e rogo
I due uomini sono stati puniti con la morte per il loro comportamento sessuale che si discostava dalla norma. Il boia li decapitava con la spada e poi bruciava i corpi sul rogo.
All'inizio del XVII secolo, sarebbero stati ancora bruciati vivi; alla fine del XVII secolo, i balivi spesso mostravano "clemenza" e facevano decapitare prima gli omosessuali.
La cappella del castello
Con l'ampliamento della fortezza sotto l'egida dei conti di Kyburg nacque l'esigenza di una cappella all'interno della fortificazione. Non è stata tramandata la data di costruzione della cappella.Dallo stile si deduce che la cappella è stata costruita
dopo il 1200. Dal 1235 è attestata la presenza di un cappellano. La costruzione romanica, con navata, coro e coro minore, si è conservata fino a noi.
I landfogti quali committenti
Subito dopo l'acquisto del castello da parte di Zurigo (1424) i nuovi proprietari fecero rifare il tetto, ancora oggi esistente, e ricostruirono la facciata orientale del coro con le finestre gotiche. Le finestre romaniche della facciata meridionale furono sostituite con finestre più grandi. Una generazione più tardi, probabilmente in concomitanza con la realizzazione dei dipinti del coro e della navata, fu smantellata la costruzione annessa. Alla fine del XV secolo fu ridipinto anche il coro minore. In quel periodo è probabilmente stato realizzato anche il campanile della cappella.
Deposito di cannoni
Nel 1525, in seguito alla Riforma, gli affreschi furono ricoperti. La cappella divenne un deposito di cannoni. Nel 1624 fu suddivisa in due piani. Solo con la messa allo scoperto dei dipinti nel XIX secolo la cappella ritrovò il carattere di luogo sacro.
L'aspetto della cappella riflette i diversi interventi effettuati durante la sua storia.
L'apertura di una porta e di finestre, e il pavimento intermedio costruito nel 1624, hanno lasciato ampi spazi fra gli affreschi.
Gli interventi architettonici sono visibili e ricostruibili.
I dipinti del coro e della navata furono eseguiti nel 1440. Rappresentano la vita, il supplizio e il secondo avvento di Cristo il giorno del giudizio. Le immagini fanno parte di un programma iconografico unitario avente per tema il regno celeste di Cristo, con il sovrano giusto che si mette al servizio di Dio e della Chiesa. Lo stemma della città di Zurigo e l'aquila imperiale sottolineano la funzione rappresentativa della cappella.
Una rivolta inarrestabile, la fine del balivo
Mi sono spesso chiesto se non fosse arrivata la rivoluzione anche in Svizzera per quanto tempo sarebbero continuati i baliaggi. Erano talmente radicati che su parecchi territori in Svizzera non si riusciva a vedere i vantaggi che la rivoluzione portava con se; canton nidvaldo per dirne uno su tutti
Così non andò per il balivo di Kyburg
La popolazione delle campagne si rivoltava periodicamente contro le autorità cittadine. Durante la Riforma i sudditi di Kyburg lottarono per l'abolizione della servitù della gleba, delle decime e per il diritto di caccia e pesca. Durante la guerra contadina del 1653 i grandi contadini si opposero alle imposte dirette. Il governo zurighese, alternando la mediazione ad un moderato uso della forza, riuscì sempre ad evitare che il conflitto precipitasse. Sotto l'influenza della Rivoluzionefrancese, gli operai tessili e i piccoli imprenditori rivendicarono l'uguaglianza fra campagna e città. Le famiglie cittadine dominanti, contrarie a rinunciare ai propri privilegi, repressero con la violenza i movimenti riforma-
tori, come l'insurrezione di Stäfa del 1794.
Gli echi della Rivoluzione francese ebbero grande risonanza nei comuni rivieraschi del lago di Zurigo e nelle regioni in cui era diffusa l'industria a domicilio, e giunsero anche nel baliaggio di Kyburg. Quando nel gennaio del 1798 truppe rivoluzionarie francesi entrarono nel territorio della Confederazione, il movimento si propagò rapidamente nelle campagne di Zurigo. Furono indette assemblee patriottiche e innalzati alberi della libertà. L'autorità del landfogto Hans Caspar
Lavater venne contestata. Per convinzione o per opportunismo, un numero sempre maggiore di abitanti si schierarono dalla parte degli insorti. La caduta di Berna, il 5 marzo 1798, suscitò nuove rivendicazioni. Assieme all'uguaglianza fra città e campagna, si chiedeva ora anche le dimissioni della classe dirigente locale.
Disegno contemporaneo della battaglia di Neuenegg, 5 marzo 1798. La cavalleria pesante bernese (in rosso) attacca i dragoni francesi lungo il fiume Sense
Il landfogto di Kyburg si arrende
L'otto marzo 1798 insorti provenienti da Weisslingen, Seen e Russikon occuparono il castello di Kyburg. II landfogto fu costretto a consegnare ai ribelli armi, cannoni e la somma di 60 000 fiorini. Dovette lasciare il castello, che venne immediatamente sac-cheggiato, II leone di pietra sulla fontana del cortile, simbolo dell'odiato vecchio ordine, fu abbattuto e gettato nel trogolo. I ritratti dei landfogti nel castello furono strappati dalle pareti. Quando in aprile la campagna fu occupata dalle truppe francesi, e fu dichiarata la Repubblica Elvetica, l'era dei landfogti terminò.
Commenti
Posta un commento