Passa ai contenuti principali

Liestal - Trofeo bevuto e incartato

Come ripetuto più volte il picco di massimo splendore raggiunto dai Confederati nell'arte della guerra fu in quegli anni che mi sono permesso di nominare con "l'era delle picche"

L'apice fu il trittico Grandson - Morat - Nancy che in tre anni portò la fama degli combattenti Confederati al primo posto come valore in tutta Europa.

Di queste tre epiche battaglie, tutte facenti parte delle guerre di Borgogna contro il malcapitato Carlo il Temerario, i Confederati raccolsero un grande bottino. Talmente grande da non riuscire a gestirlo come si deve, a litigare per esso o a svenderlo a prezzi ridicoli. 
Molti pezzi si sono comunque conservati fino ad oggi e sono conservati in diversi musei sparsi sul territorio (in Ticino ad esempio abbiamo una rotella della battaglia di Giornico, proprio al museo di Leventina)

La coppa

Durante la mia visita odierna al museo della città di Liestal (tra l'altro l'ultima capitale cantonale che dovevo ancora visitare) incappo in una vetrina con una coppa appariscente e un contenitore a fianco in legno.

La prima cosa che appuro é che la coppa viene dal bottino di guerra della battaglia di Nancy, dove tra l'altro Carlo il Temerario perse la vita. Ma andiamo con ordine

Il duca borgognone Carlo il Temerario (1433-1477) sfidò la Francia e gli Asburgo con il suo crescente potere. Ma anche la Confederazione, che all'epoca consisteva ancora in otto cantoni, vide i suoi interessi minacciati. Formò un'alleanza con il Duca Sigismondo d'Asburgo e quattro città imperiali dell'Alto Reno, tra cui Basilea, contro il Duca di Borgogna.

Pertanto, anche Basilea inviò soldati, armi e cavalli in battaglia nel 1475 quando Berna dichiarò guerra alla Borgogna.

Due anni dopo, il comandante di artiglieria di Liestal Heinrich Strübin partecipò alla battaglia di Nancy sotto la bandiera di Basilea come armaiolo. Tornò con una coppa in possesso del duca caduto. In seguito Strübin fece carriera a Liestal: divenne membro del consiglio nel 1480 e sindaco nel 1496.

Ciotola per bere o per confetteria di proprietà del
Duca Carlo il Temerario intorno al 1460/70
Incisione, medaglione e anello per il piede: XVII secolo
Argento, dorato

Una teca per l'oggetto di culto di Liestal

Nel 1795, il comune di Liestal acquistò la coppa borgognona dalla proprietà dell'ultimo discendente maschio diretto di Heinrich Strübin.

Quello che probabilmente è l'oggetto più prezioso della collezione della città di Liestal doveva essere presentato in modo degno. Per questo motivo lo scultore del legno Johann Jakob Brodbeck, che si era formato a Brienz, nel 1875 scolpì una sorta di reliquiario in legno. Lo modellò sul monumento di San Giacomo a Basilea di Ferdinand Schlöth del 1872: quattro confederati svizzeri morenti si accovacciano sulla base a forma di croce e l'allegoria nazionale Helvetia si erge sul coperchio.

Uno dei quattro scudi mostra lo stemma della famiglia Strübin.

Alloggiamento per la ciotola di Borgogna Johann Jakob Brodbeck (1831-1896) 1875
Legno, rivestimento in tessuto

Argenteria ducale come trofeo

Heinrich Strübin torna a Liestal dalla battaglia di Nancy il 5 gennaio 1477 con una coppa per bere o per confetti appartenente a Carlo il Temerario. L'ha catturata dopo la morte del duca o l'ha ricevuta in dono per i suoi servigi.

Il contatore di ducati d'oro Johannes Strübin, noto come “Güldi”. Heinrich Strübin Fu oste della locanda Zur Sonne a Liestal (1476), membro del Consiglio (1480) e scoltetto di Liestal (1496-1517). Comandante dell'artiglieria (Feldzeugmeister) durante le guerre di Borgogna, nella battaglia di Nancy conquistò una coppa come bottino (1477). 
I dipinti della facciata della Güldihaus, 
la casa natale di Heinrich Strübin (1450-1517) di Liestal, 
sono opera di Otto Plattner (1861-1951).

L'originale “ciotola di Borgogna” viene bevuta una volta all'anno, il 25 ottobre, dagli amministratori delle due fondazioni Strübin, dai membri del consiglio comunale e del consiglio civico di Liestal e da ospiti selezionati.

Altrimenti, il vino viene solitamente servito in una replica, affidata al sindaco.

Bevuto e incartato

Nel giugno del 1972, Jean-Bédel Bokassa (1921-1996), presidente della Repubblica Centrafricana, visitò i cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna. I rappresentanti dell'industria e delle banche invitarono il controverso dittatore, salito al potere con un colpo di stato nel 1966, per esplorare le opportunità di investimento.

Come onore speciale, il sindaco di Liestal gli consegna la ciotola originale di Borgogna. Bokassa ne beve, la considera un regalo e la consegna a un servitore che la incarta. Fortunatamente, il dittatore e futuro imperatore Bokassa I viene convinto a restituire il prezioso souvenir.

Il presidente Jean-Bédel Bokassa con la coppa di Borgogna nel municipio di Liestal
6 giugno 1972 - Fotografia (Riproduzione)

Per fortuna il prezioso oggetto é salvo e fa bella mostra del museo della città di Liestal

Carlo il temerario perde la vita a Nancy

Commenti

Post popolari in questo blog

Piccolo manuale museale e affini

 Intro Questa piccola guida ai musei e affini non era programmata e nemmeno un obiettivo dichiarato. È nata con le esperienze accumulate nel vario girovagare per musei, monumenti vicoli più e meno grandi. Piccole accortezze, da applicare con lo scopo di migliorare qualitativamente le giornate dedicate alla visita di qualsiasi tipo di oggetto culturalmente rilevante. "L'opera" é in continuo aggiornamento, una versione finale sarà in coincidenza con la mia dipartita. La vergine di Norimberga presente nel museo del castello di Kyburg;  trattasi di un falso acquistato nei secoli passati dai proprietari del castello per sorprende e intrattenere gli ospiti  La Vergine di Norimberga, spacciata come uno strumento di tortura medievale, è in realtà un prodotto del XIX secolo, un’epoca in cui l’Europa era affascinata da una visione romantica e distorta del Medioevo. Questa riscoperta del Medioevo non era basata su una comprensione storica accurata, ma piuttosto su una visione teatra

Ferrovia

Difficile riassumere l'impatto che la ferrovia ha portato alla società e alle nostre vite. Io stesso ne sono stato "travolto", lavoro per le FFS del dicembre 2014 ed ho avuto modo di immergermi nel magico mondo dei binari. Diverse le conseguenze, una su tutte quel " e rotaia " riportato nel sottotitolo del blog. Lavorando per le ferrovie ogni impiegato riceve un abbonamento generale valido per tutta la Svizzera. Questo incita molto il viaggio e mi ha permesso di poter dedicarmi in maniera molto più concreta alle mie passioni. Senza questa possibilità avrei viaggiato con meno frequenza e mi sarei arricchito in maniera minore Ferrovie Federali Svizzere Le Strade Ferrate Federali - che con la legge del 23 giugno 1944 mutarono il nome in Ferrovie Federali Svizzere Stazione come luogo di riferimento e punto di incontro Ancora oggi nei dintorni delle stazioni troviamo un determinato tipologie di persone con un fattore che le accomuna. In diverse città troviamo come pr

Carpe diem ma non solo

Carpe diem, carpe diem, carpe diem fino alla noia. Abusata e strabusata, un po' come il famoso verso di Vasco " é tutto un equilibrio sopra la follia "; se Vasco avesse scritto solo quello, rispettivamente come se i romani avessero detto solo quello.  Sminuente.  Approfittando dell’ennesimo libro acquistato in un momento “de debolezza” faccio giustizia per quel che riguarda gli aforismi latini (per quelli di Vasco non credo ce ne sia bisogno). Ho cercato di mettere solo il minimo indispensabile, scremando e scremando ancora. Questo é il minimo che si possa pubblicare In evidenza tutte le frasi utilizzabili in ambito lavorativo: alcune di esse possono essere utilizzate per insultare i colleghi con una certa classe senza correre il pericolo di essere accusati mobbing AMORE E AMICIZIA Amare et sapere vix deo conceditur. A stento la divinità concede di amare e di essere saggi. (PUBLILIO SIRO, Sententiae, A 22) Si tratta di una sentenza riferita al contrasto tra amore e sagg

Museo della riforma di Ginevra: 2 - Le guerre di religione

Ne ha uccisi più la religione che Stalin Hitler e la peste messi assieme, questa é una mia profonda convinzione. D'altra parte ringrazio la religione per le innumerevoli pagine di cronaca nera che ci hanno regalato, hanno contribuito a mettere un po' di pepe in una comunque ben densa storia europea.  Otto guerre di religione tra cattolici e protestanti insanguinarono la Francia tra il 1562 e il 1598. Il museo della riforma di Ginevra ( qui la prima sala) mette l'accento su questi tumulti, concentrandosi sugli scontri avvenuti in Francia nel corso del XVI secolo La locandina del film che ha come protagonista la regina Margot che fu testimone in prima linea della strage della notte di San Bartolomeo Incidente mortale di Enrico II - 30 giugno 1559 In occasione del doppio matrimonio della figlia Elisabetta con Filippo Il di Spagna e della sorella Margherita con il duca di Savoia, Enrico Il partecipò il 30 giugno 1559 a un torneo organizzato in rue Saint-Antoine a Parigi. Colp

The Wicker Man (l'uomo di vimini)

I Radiohead non figurano nella TOP 5 dei miei gruppi preferiti. Devo però riconoscere che ad intervalli regolari escono con dei grandissimi pezzi. Uno di questi é " burn the Wich ". Non sono solito a guardare i video musicali per non farmi condizionare nelle fantasticherie che faccio mentre ascolto i brani, un video mi condizionerebbe il pensiero portandomi a portare quello che la band desidera.  Per burn the Wich é diverso: il video é assolutamente godibilissimo: un non ben precisato ispettore visita un villaggio sulla carte perfetto ma che invece nasconde atrocità di altri tempi camuffati (ma non troppo) a festa. La scena finale poi é quella da "finale col botto" in cui l'ispettore viene rinchiuso in un uomo di vimini a cui viene poi appiccato il fuoco. L'uomo di vimini, assieme ad un riferimento alla sedia della streghe, é un elemento di nicchia che compare nel video. Non intraprendo ricerche particolari sull'uomo di vimini, aspettando certo che in f

Dialetto, aneddoti e freddure di Airolo e dintorni parte 8

A 10 mesi dell'ultima pubblicazione ecco un nuovo capitolo sul dialetto di Airolo. Una manciata di colorite cognizioni non possono far altro che far sviare il pensiero dalle paturnie quotidiane per qualche istante. Qui e precedenti 7 parti l'é bè franch u temp da métass dré a fè fünerái u méss sgiüg č i én su tücc a maisgén č , non è proprio il momento di fare funerali il mese di giugno quando tutti sono ai monti, frase detta di sé stesso, in pericolo di morte all'ospedale, da un contadino di Fontana per discrezione verso i compaesani indaffarati in quel periodo frécc s.m. freddo - scherzoso detto anche   č aut di chèl tudé š č , letteralmente caldo tedesco da Kalt frenör s.m. frenista; prob. franc. professione, a suo tempo, di molti airolesi; alcuni di loro famosi, anche in seguito alle dure condizioni di lavoro perché esposti a tutte le intemperie, come forti bevitori e non di gazósa fruch agg. fisso, stretto, saldo in senso fisico e morale Fulàna soprannome di un or

Intragna - Rasa - Palagnedra

Le Centovalli sono finite nel mio mirino già 14 anni fa. In particolare il villaggio di Rasa é all’origine di questa mia attrazione. Dopo averla visitata in tre occasioni, tutte partendo da Bordei, per la gita di oggi decido di raggiungerla da solo partendo da Intragna e finire poi il percorso a Palagnedra Guardando la cartina a casa nota un dislivello di 600m tra la Melezza e Rasa, ma a fine giornata saranno il doppio i metri in salita. Sono le 9 circa quando parto da Intragna. I primi chilometri sono in basso, sullo stretto fondovalle diviso dal fiume Melezza. Fa freddo ed é tutto all'ombra. Non incrocio anima viva, e malgrado siamo a mattinata inoltrata la natura sembra ancora dormire. Il sentiero é stretto e in alcuni punti sporge sulla Melezza. Se dovessi cadere qui non mi troverebbero subito . È con questi pensier che giungo in vista del bellissimo ponte romano Il sentiero prosegue poi abbastanza pianeggiante, sempre nel bosco, sempre all'ombra, sempre qualche decina di m

Coppet, l’ultima dimora di Necker

Ci sono diverse celebrità storiche svizzere che vivo all'ombra dei grandi classici come Tell, Nicolao e Guisan Uno di questo é sicuramente Jacques Necker, banchiere ginevrino che ebbe un ruolo importante, se non addirittura determinante nell'evolversi delle vicende che portarono alla rivoluzione francese. A mio modesto parere uno degli svizzeri che più incisero nella storia dell'Europa anche se non é mai veramente comparso sotto i riflettori nel nostro paese.  Necker fu uomo di fiducia di Luigi XVI dopo vari alti e bassi con l'insorgere della rivoluzione é costretto a fuggire e finire le sue giornate una placida cittadina sul lago alle porte di Ginevra: Coppet. Come resistere ad una visita guidata nel castello di Coppet, l’ultima residenza di Necker? Château de Coppet, residenza e tomba di Suzanne Necker,  suo marito e sua figlia, 1920 circa.ETH-Bibliothek Zürich La residenza Guida:  "Benvenuti al castello di Coppet, e per questa visita vi farò notare una piccola c

Sti cazzi

Non avrei mai pensato di trovarmi di fronte con immagini sfacciatamente a sfondo sessuale nel mio grande viaggio nel medioevo. E invece nel giro di pochi mesi più volte mi ritrovo faccia a faccia con queste curiosi creazioni. Diverse domande nascono all'istante; chi le indossava? Qual’era il loro scopo?  Spilla della mia personalissima Wunderkammer Gioielli medievali audaci Le insegne medievali erano piccole immagini metalliche spesso indossate dai pellegrini. Molte di esse non corrispondono all'idea che abbiamo di questo periodo, poiché assumono la forma di esseri fantastici con genitali. Nel Medioevo la società era così prudente come si pensa? Sono realizzati in lega di piombo e stagno, sono appena più grandi di un franco e hanno una spilla o un occhiello per essere attaccati agli abiti: sono i distintivi dell'alto Medioevo. Ne furono prodotti a migliaia tra il XII e la metà del XVI secolo. Ancora oggi, questi piccoli gioielli si trovano regolarmente vicino ai corsi d'

Una noce dura da aprire

Alle volte capita di incrociare chicche decisamente di nicchia, solitamente strappano un "oooo" o una risata. Sono da museo ma si é consapevoli che essi non cambieranno la storia. Insomma, degni di vedersi affibbiati l'etichetta "curiosità". Una chicca in questo senso l'ho trovata alla Fondazione Museo della Poesia e della Città di Liestal (consigliatissimo). Sempre nello stesso museo avevo trovato la gaffe durante la visita del presidente Bokassa La vicenda é presto raccontata Fino al 2005, il cibo in scatola e la frugalità hanno giocato un ruolo importante nella ristorazione dell'esercito svizzero. Di conseguenza, le scuole per reclute di solito non offrono pasti particolarmente ricchi. Le reclute sono quindi ancora più grate per i pacchi che, oltre al cibo, possono contenere anche materiale per fumare, materiale per leggere o biancheria. I soldati che hanno completato l'apprendistato nei mestieri di carpenteria, metallo o edilizia a volte ricevon