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Morgarten i luoghi

Erano mesi che l'avevo in programma, oggi finalmente mi sono deciso: leggere qualcosa su un libro é una cosa, recarsi fisicamente sui luoghi ci aita a spingerlo ulteriormente nei ricordi della nostra mente.

Buona parte dell'itinerario odierno é in questa immagine, i primo piano sulla destra il Letzi, a sinistra il piccolo museo-atelier, mentre sullo sfondo in bianco la cappella della battaglia. Manca solo il monumento alla battaglia poco distante, esso a differenza del Letzi e della cappella che si trovano nel canton Svitto si trova nel canton Zugo

Il tema é la battaglia di Morgarten, una delle più leggendarie e paradossalmente più misteriose battaglie di Svizzera. 

A partire dal XV secolo, gli storiografi confederali riferiscono nelle loro cronache della battaglia del Morgarten. Da questo avvenimento essi ritraggono una storia del buono contro il cattivo, di oppressione e resistenza, di servitù e lotta per la libertà.
È in questo modo che il «Morgarten» assurge a mito.
Sebbene tale mito non sia dimostrabile storicamente, esso esercita un grande impatto che si manifesta per secoli e ancora perdura nel presente. II «Morgarten» diviene così una parte rilevante dell'identità svizzera.
Ciò che davvero avvenne al Morgarten probabilmente non verrà mai chiarito e non appare da ultimo neppure così importante. Assai più rilevante è ciò che dal «Morgarten» prese forma: un mito affascinante che rappresenta una parte importante della nostra cultura e forgia ancora oggi
la nostra identità.

Nel corso dei secoli sono emersi numerosi dipinti della battaglia del Morgarten. Essi ritraggono in prevalenza scene di guerra, più raramente rappresentazioni dei preparativi alla battaglia. Data la mancanza di fonti, tutti questi dipinti si basano su mere supposizioni. Pertanto, essi non dicono pressoché nulla sulla battaglia vera e propria, quanto piuttosto sul periodo in cui ebbero origine. E mostrano quanto il Morgarten abbia continuato a stimolare il confronto con la propria storia.

Die Schlacht am Morgarten (1315)
Burgerbibliothek Bern,
Foto: Codices Electronici AG, Spiezer Schilling Chronik, 1484-1485

Cartolina per il 600esimo della battaglia. Archivio di stato Svitto, 1915

André Schindler, La battaglia del Morgarten, XX secolo

Di fronte alla minaccia della Guerra fredda ci si occupa intensamente del Morgarten. Con insegne militari del tempo, nel 1965 viene dettagliatamente ricostruito lo svolgimento della battaglia. Poiché tuttavia non esistono fonti sugli avvenimenti dello scontro, questa rappresentazione è pura speculazione. Oggi si ritiene che il duca Leopoldo fosse in marcia verso Einsiedeln. Egli possiede svariati diritti sull'abbazia di Einsiedeln. Nuove ricerche hanno evidenziato che il paesaggio attorno al lago di Ágeri è mutato. Intorno al 1300 il livello dell'acqua era di due metri più alto rispetto ad oggi.

Cappella

Il presunto campo di battaglia si estende tra le frazioni di Morgarten ZG (un tempo denominata Hauptsee), ove sorge il monumento commemorativo, e di Schornen (comune di Sattel SZ), dove si trova la cappella della battaglia. La valle è attraversata dall'odierno confine cantonale tra Svitto e Zugo.

Come ogni battaglia che si rispetti c'é una cappella.

Probabilmente poco dopo la battaglia di Morgarten, nel 1315, fu costruita una prima cappella commemorativa. L'edificio attuale risale al 1604.

La cappella nel 1920

Nuovo altare di Meinrad Birchler con pala d'altare di Michael Föhn, decorazioni murali di sua mano all'interno e pittura della battaglia nell'insegna. Quest'ultimo si trova ora nel palazzo del governo di Svitto. Al suo posto c'è un murale di Hans Schilter, Goldau.
Ha dipinto anche la raffigurazione di San Cristoforo sul lato del coro.
Restauro interno ed esterno 1992 / 1993. Restauro interno ed esterno 2015


Esterno della cappella della battaglia

Disegno sul lato di entrata della cappella. A sinistra e al centro l'esercito di Leopoldo in marcia verso il Morgarten, il giullare Kuoni assume un espressione preoccupata, e a buona ragione, sulla parte destrta del dipinto infatti i Waldstätten sono nascosti e pronti a tendere un imboscata

All'interno della cappella a colpire sono le belle decoraziojni alle vetrate.
Da un alto abbiamo i tre Cantoni alleati 

Personaggi simbolo di Uri rappresentati sono Guglielmo Tell (versione biondo platino) e il celeberrimo toro urano con tanto di corno

Per Unterwaldo San Nicolao affianca un fante con una bizzarra casacca a mezzelune

L'immagine più "bella" é quella di Svitto che propone un guerriero dalle sembianze celtiche (a chi non ricorda uno dei galli di Asterix con quelle treccine?)

Letzi

Nel 1322, sul Morgarten viene eretta una Letzi, una fortificazione lineare. Quest'opera muraria in pietra era lunga circa due chilometri, si ergeva ad altezza d'uomo e si estendeva per un metro di larghezza. Pressoché coeva è anche la torre della Letzi, usata quasi certamente come torre di vedetta.
Le mura e la torre sono state a lungo considerate edificazioni militari di difesa dal nemico. Successivamente si è creduto che la Letzi avesse la funzione di contenere le scorrerie di predoni e ladri di bestiame.

Oggi gli storici la ritengono una costruzione soprattutto simbolica, che doveva marcare il confine di Svitto. La Letzi è un esempio valido per l'intera ricerca sulla battaglia del Morgarten: le visioni storiche sono spesso influenzate dallo spirito del tempo, possono cambiare, e sulla base dei nuovi sviluppi rivelarsi infondate o improbabili. Sono spesso solo il più recente stadio dell'errore.

Durante la costruzione è stata utilizzata un'impalcatura fissata alla torre con pali di legno orizzontali (leve dell'impalcatura).


I fori delle leve del ponteggio sono ancora visibili. Sono ben visibili anche i fori delle travi della presunta piattaforma (cleristorio) e dell'accesso all'entrata alta. Disegno: Joe Rohrer, Luzem

Intorno al 1547/48, la battaglia fu illustrata con questa xilografia nella cronaca di Stumpf.
In quell'immagine la torre ha già un elmo a punta. Cronaca di Stumpf

Nel 1322 i proprietari terrieri di Svitto vendettero a privati sette proprietà di loro proprietà comune e investirono il ricavato "ze Hoptse.... an die Mure" (l'area a sud del Lago d'Egeri è ancora oggi chiamata
è ancora chiamata Hauptsee).
È impossibile dire se il Letzi fosse stato costruito ex novo, ampliato o riparato in quel periodo. Gli esperti ritengono che nel 1315 il Letzi non esistesse.

Torre di guardia ad Arth con chiostro in legno (pergolato) in un disegno del 1800 circa.
secondo un vecchio modello. Torri di questo tipo con cleristorio sono documentate più volte nella Svizzera centrale nel XII-XIII secolo.
È quindi ragionevole supporre che anche la torre Letzi di Morgarten fosse dotata di cleristorio.
Dipinto a inchiostro di Fassbind (1755-1824). Archivio di Stato di Svitto


Anche il famoso Hans Conrad Escher von der Linth ha lasciato un disegno della torre e della porta (29 maggio 1814). Collezione grafica del Politecnico di Zurigo.

Fanteria in marcia nei pressi del Letzi nel 1915

Ricostruzione notturna tramite fiaccole del Letzi nel 2015. Al centro si intravede la torre


Il muro del Letzi correva a sinistra e a destra della torre, sulla cresta rocciosa prominente. Da un lato, i Letzi erano segni di confine e di sovranità, ma dall'altro avevano anche un significato militare.
Grazie ad essi, ad esempio, nelle numerose piccole guerre della regione, si potevano rendere più difficili le razzie di bestiame e fermare o almeno incanalare un esercito in avvicinamento.

La torre del Letzi oggi

Le indagini condotte nel 2009 e nel 2012 hanno rivelato che il Muro di Letzi era una struttura costruita con grande perizia. Oggi, ad eccezione della Torre di Letzi, rimangono solo le fondamenta nel terreno. I muri sono stati rimossi nel corso del tempo e le pietre sono state utilizzate per costruire case, stalle e muri di contenimento per le strade.
Dalle fondamenta esistenti si può dedurre che il muro era alto circa un metro e mezzo e largo alla base da 90 cm a 1,20 m, mentre la muratura era stata murata sui lati.
Ci sono voluti molto tempo e denaro per costruire il Letzi.
La costruzione di un Letzi richiedeva probabilmente diverse estati.

Monumento

Dalla torre del Letzi un percorso che sale nel bosco seguendo l'antico muro mi porta ad uno spiazzo con un ottima vista sui luoghi della battaglia

Il puntino giallo sulla destra é il monumento alla battaglia che dovrebbe essere occorsa in questo punto. La torre del Letzi rimane a sinistra della foto, va ricordato che il lago si é abbassato di parecchi metri nei secoli e che il passaggio sulle sue rive erano più stretti ad inizio XIV secolo

Il monumento oggi

Cartolina postale: Agli eroi di Morgarten, Monumento di Morgarten
Archivio di Stato di Svitto, 1912

Guisan al tiro del Morgarten nel 1940

Il monumento visto da sud

"Il 15 novembre 1315 al Morgarten combatterono i Confederati per Dio e la Patria 
La prima battaglia per la libertà"

Ma cosa é veramente successo?

Nel piccolo atelier -museo trovo ancora conferme di quanto letto qua e la sulla battaglia:

Le conoscenze acquisite sulle battaglie medievali non sono facilmente trasferibili alla battaglia del Morgarten. Sullo svolgimento dello scontro, il numero di combattenti, gli armamenti o la tattica, la mancanza di fonti non permette di formulare affermazioni certe.
Oggi si presume che il duca Leopoldo non pianificasse un attacco a Svitto e per questo non fosse alla guida di un esercito. Verosimilmente tuttavia, egli era in marcia con un seguito parzialmente armato costituito da funzionari asburgici dell'Argovia, di Zurigo, Lucerna e Zugo. Essi si confrontarono probabilmente con esperti combattenti mercenari svittesi.
II duca Leopoldo venne quasi certamente colto impreparato in un'imboscata e la sua reazione non fu abbastanza repentina. E possibile che questo attacco a sorpresa sia stata una delle cause della vittoria degli Svittesi al Morgarten.

Carta della battaglia. Fondazione Morgarten 1980

Non esistono fonti coeve che riconducano alle cause della battaglia del Morgarten. Pertanto è possibile solo avanzare delle supposizioni.

La cerniera in metallo di un cofanetto decorato risalente al periodo intorno al 1315* e la punta di una freccia di epoca coeva sono state rinvenute nel 2015 (insieme ad altri artefatti) nel presunto campo di battaglia nel corso di prospezioni disposte dai cantoni di Zugo e Svitto. Prove dello scontro? No! Ma reperti di grande rilevanza risalenti al periodo intorno al 1315 che potrebbero presentare un legame con la battaglia. Due tasselli del puzzle aggiunti dagli archeologi. (Gli oggetti esposti sono riproduzioni).

Caricatura del Morgarten , 2013

Possibile causa nro 1

Possibile causa della battaglia è una disputa sui diritti di pascolo fra Svitto e l'abbazia di Einsiedeln. Nel 1314 si giunge all'apice del conflitto con l'assalto degli Svittesi al convento. Il protettore dell'abbazia, Leopoldo d'Asburgo, vuole dunque rimarcare la sua presenza ad Einsiedeln e, in marcia verso il convento, viene attaccato dagli svittesi sul Morgarten?

Possibile causa nro 2

Oppure la battaglia è la conseguenza di un conflitto fra nobili che si contendono i privilegi sull'abbazia di Einsiedeln? Non solo Leopoldo d'Asburgo, anche il conte Werner von Homberg, figura influente nella regione, rivendica diritti sull'abbazia di Einsiedeln.
Quando Leopoldo vuole recarsi a cavallo ad Einsiedeln dopo l'assalto al convento del 1314, egli viene bloccato dal suo avversario sul Morgarten.

Possibile causa nro 3

II Morgarten potrebbe anche essere ricollegabile a una disputa per il trono che dal 1314 divide l'impero. 
Nel 1314, due re si disputano il trono: Ludovico il Bavaro e Federico il Bello d'Asburgo. Gli Svittesi si schierano a sostegno di Ludovico. Per questo motivo gli Asburgo vogliono intervenire ma, in marcia verso Svitto, vengono attaccati.

L'abbazia di Einsilden

I protagonisti

GIULLARE DI CORTE KUONI VON STOCKEN

Si narra che il giullare di corte Kuoni von Stocken avrebbe avvisato il duca Leopoldo dei rischi della spedizione a Svitto, in particolare evidenziando il fatto che mentre si era appurato come entrare nel territorio nemico nessuno ha pensato a come uscirne in un secondo momento. Storicamente la figura non è dimostrata.

Spiezer Chronik di Schilling, p. 158 (circa 1485)

DUCA LEOPOLDO

1 territori asburgici della Svizzera attuale erano sottomessi al duca Leopoldo I d'Asburgo (1290-1326).

lI duca Leopoldo I ritratto sulla finestra dei Principi della Cattedrale di Santo Stefano a Vienna (circa 1390) (Museo storico di Vienna)

ESERCITO ASBURGICO

Il seguito di Leopoldo pare fosse nettamente inferiore rispetto a quanto narrato nel mito. Gli uomini non erano deli «Austriaci», bensi (sudditi asburgici provenienti da territori della Svizzera attuale.

Amtliche Berner Chronik, vol, 1, foglio 70 (circa 1480)
(Biblioteca della borghesia di Berra

Grazie ai loro cavalli, i cavalieri sono più rapidi e potenti.
I destrieri bene addestrati sono impavidi, veloci, forti e costosi. Per proteggerne il corpo e la testa, i cavalli vengono ricoperti con barde di pelle, tessuto o ferro.

Cavaliere Wolfram von Eschenbach con scudiero, Codice di Manesse, foglio 149 v., XIV sec. (Università di Heidelberg)

Nelle loro armature, i cavalieri non sono identificabili. Fungono da segni di riconoscimento i simboli dello stemma su giubba, vessillo, scudo, elmo o la copertura, la barda del cavallo.

Cavaliere Hartmann von Aue, Codice di Manesse, foglio 184 v., XIV sec.
(Università di Heidelberg)

Dell'esercito cavalleresco fanno parte cavalieri e fanti.
I cavalieri nobili sono tenuti - almeno in teoria - a seguire regole di cavalleria: dichiarare battaglia, combattere con onore e non tendere imboscate. Nonostante queste regole, le battaglie tra cavalieri vengono spesso condotte in maniera brutale.
I cavalieri sono guerrieri a cavallo, un'arma cruciale è la lancia, che essi puntano contro il nemico e, lanciandosi alla carica col cavallo al galoppo, gli scagliano contro trasmettendo con la punta tutta la loro massa d'urto e quella del cavallo. Se il cavallo ha spazio sufficiente per la rincorsa, l'attacco di un cavaliere è difficilmente contrastabile.
I fanti sono appiedati e meno protetti. Sebbene essi siano numericamente superiori, i cavalieri sono più potenti e quasi sempre decisivi nell'esito di una battaglia.

HEINRICH VON HÜNENBERG

Stando al mito, un cavaliere von Hunenberg avrebbe avvisato gli Svittesi fissando un messaggio ad una freccia é scoccando quest'ultima oltre la muraglia (Letzi) di Arth.

Michael Föhn: Hütet euch am Morgarten (Badate al Morgarten) (circa 1825)
(Archivio di Stato di Svitto)

CONTADINI SVITTESI

Stando al mito, al Morgarten avrebbero combattuto semplici contadini.
Quanto agli Svittesi tuttavia, si trattava probabilmente di esperti combattenti mercenari

Cartolina giubilare (1915)
(Archivio di Stato di Svitto)

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