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Schopenhauer e l’arte di trattare le donne

Ad oggi, solo il titolo porterebbe gruppi di femministe a protestare e a marciare su Palazzo Federale. È forse questa la grande premessa che va fatta prima di affrontare i pensieri di Schopenhauer. Egli ha vissuto in un epoca ben diversa in cui le donne erano ben lontane anche solo dal sognare di avere i diritti che, giustamente, hanno oggi. Anzi l'ondata di rivendicazioni ha preso un tal vigore che oggi, una parte del gentil sesso grazie alla forza d'inerzia generata, si é spinta oltre la parità dei diritti in certi ambiti,  ma per ora non sembrano accorgersene, o meglio, sono argomenti che é molto più facile e comodo non nominare. Sarebbe interessante, o meglio ancora esilarante, resuscitare per un attimo Schopenhauer ed annotarsi i pensieri che gli scaturirebbero di riflesso.

Oltre al fattore "epoca" le peripezie che la vita ha riservato al filosofo nell'argomento "amore e dintorni" non fanno altro che aggravare la visione estremista sul gentil sesso fino a fargli calcare decisamente la mano. Riporto qui alcune delle sue affermazioni più colorite, alcune ancora valide oggi, altre così lontane dal presente. Se riderci su o indignarvi é affar vostro.

Hans Baldung, Aristotele e Fillide (1513)
L'avvenente Fillide distrae con le sue grazie il giovane Alessandro, affidato dal padre Filippo, re di Macedonia, all'educazione di Aristotele. Questi se ne lamenta con il re, che proibisce al focoso adolescente di incontrare la bella damigella. Costei si vendica promettendo al filosofo le sue grazie a condizione che egli, camminando carponi, si lasci da lei cavalcare. Sedotto dalle rotonde beltà, Aristotele accetta, ignaro che l'astuta giovinetta ha preavvisato il re dello spettacolo: il grande pensatore è così ridotto a zimbello della corte macedone. Svergognato, si ritira su un'isola a scrivere un trattato sulla perfidia femminile.Al fine di evitare ogni guaio, Diogene di Sinope consigliava la pratica dell'autoerotismo (Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, VI, 2).

Le sentenze, anziché descrizioni neutrali, diventano piuttosto un catalogo di consigli per mettere in guardia il sesso maschile dalle fatali insidie, dai rischi e dagli snervanti conflitti che inevitabilmente nascono nel rapporto con le donne. Si tratta insomma di una vera e propria arte - nello stile dei manuali già pubblicati - per trattare in modo conveniente il gentil sesso e i suoi volubili comportamenti.

Kant sulle donne

«Le qualità della donna si chiamano debolezze»

«L'uomo è facile a indagarsi; la donna invece non svela il suo segreto, sebbene (per la sua loquacità) difficilmente custodisca quello degli altri». 

«Con il matrimonio la donna diventa libera, l'uomo perde la sua libertà».

E sulla cultura femminile: «Le donne dotte adoperano i libri pressappoco come l'orologio, che esse portano per far vedere che ne hanno uno, sebbene di solito esso sia fermo o non vada con il sole»

Schopenhauer e le donne

Il rapporto, mantenuto a lungo segreto, fu turbato da bisticci e gelosie, e soprattutto dal fatto che mentre Schopenhauer si trovava per la seconda volta in Italia, ormai da dieci mesi, lei diede alla luce un bel maschietto; Carl Ludwig Gustav Medon. Non c'è da stupirsi se nel suo taccuino Schopenhauer annota: « Gli uomini per metà della loro vita sono puttanieri e per l'altra metà cornuti; e le donne si dividono, di conseguenza, in tradite e traditrici».

«Sposarsi significa mettere la mano in un sacco con gli occhi bendati e sperare di tirar fuori un'anguilla da un mucchio di serpi»

Inoltre, per bene che vada, il matrimonio porta a « dimezzare i propri diritti e raddoppiare i doveri»
Così, di fallimento in fallimento, il nostro, trasferitosi a Francoforte, concepì il fermo proposito di rinunciare definitivamente al matrimonio. Non però alle donne in assoluto, o meglio: a una «petite liaison si nécessaire». Ne nacque, non sappiamo da chi, un altro figlio illegittimo, morto poco dopo il parto.

Mentre «il Nilo sta arrivando al Cairo», si legge nelle sue carte il sollievo di essersi liberato dalle catene del sesso, da quell'oscura forza metafisica che è la volontà.

Il bel sesso

Il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere stato chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto maschile obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto.

La natura ha provvisto la femmina, appunto come ogni altra sua creatura, delle armi e degli utensili di cui ha bisogno per la sicurezza della sua esistenza e per tutto il periodo in cui ne ha bisogno; e anche qui la natura ha provveduto con la sua consueta parsimonia. Come ad esempio la formica femmina, dopo l'accoppiamento, perde le ali, superflue, anzi pericolose per la prole, così di solito, dopo una o due gravidanze, la donna perde la sua bellezza e probabilmente perfino per la stessa ragione.

Coito e gravidanza

Il coito è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna

Umiltà e pazienza

Già la vista della figura femminile insegna che la donna non è destinata a grandi lavori, né spirituali, né fisici.

Il patrimonio

Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza.

Le donne credono in cuor loro che l'uomo sia destinato a guadagnare denaro, esse, invece, a spenderlo; se possibile, mentre il marito è ancora vivo, ma quanto meno dopo la sua morte.
Già il fatto che il marito consegni alla moglie il denaro per le spese di casa rafforza la donna in questa opinione.

Quale età?

La principale considerazione che guida la nostra scelta e la nostra inclinazione è l'età. Complessivamente, gli anni accettabili sono quelli compresi tra la prima e l'ultima mestruazione, anche se noi preferiamo decisamente il periodo che va dal diciottesimo al ventottesimo anno. All'infuori di quegli anni nessuna donna può attrarci: una donna vecchia, ossia non più mestruata, ci provoca repulsione. La giovinezza senza la bellezza ha pur sempre del fascino, ma la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno.

Quali misure?

Un seno femminile turgido esercita un'attrattiva straordinaria sul sesso maschile perché, stando esso in rapporto diretto con le funzioni riproduttive della donna, promette nutrimento abbondante al neonato. Invece le donne eccessivamente grasse suscitano in noi repulsione: la causa è che una tale costituzione indica atrofia dell'utero, cioè sterilità; e non è la mente, ma l'istinto a saperlo.

Occhi, bocca, naso e lineamenti

La bellezza del volto costituisce solo l'ultimo criterio di scelta. Anche qui viene presa in considerazione anzitutto la struttura ossea; quindi si bada principalmente a un bel naso, e un naso corto e rincagnato rovina tutto. Una lieve incurvatura del naso, in giù o in su, ha deciso, e a ragione, della felicità della vita di innumerevoli ragazze: giacché ne va del tipo della specie. Una bocca piccola, con mascelle piccole, è assolutamente essenziale, come carattere specifico della faccia umana in contrasto con i musi degli animali. Un mento rientrato, per così dire troncato, è particolarmente ripugnante, perché il mentum prominulum è una caratteristica esclusiva della nostra specie.

Viene infine la considerazione della bellezza degli occhi e della fronte: quest'ultima sta in rapporto con le qualità psichiche, specie con quelle intellettuali, che si ereditano dalla madre.

Mai per passione

Non fate la vostra scelta da soli, per folle passione, che abbaglia sempre. Matrimoni del genere li ho visti finire sempre nell'infelicità. Lasciate che altri, che vi vogliono bene, scelgano per voi. Lo sguardo obiettivo vede ciò che è più giusto, e la ragione è una ruffiana di gran lunga migliore della folle bramosia.

Una follia

Questa elevata, reciproca passione dei futuri genitori, che tutto sminuisce fuorché se stessa, è un vaneggiamento senza pari in virtù del quale l'innamorato darebbe tutti i beni del mondo per copulare con una certa donna, la quale in verità non gli procura un piacere maggiore di quello che egli avrebbe con una qualsiasi altra.

L'attrazione sessuale, nell'uomo e nella donna

L'uomo tende per natura all'incostanza in amore, la donna alla costanza. L'amore dell'uomo cala sensibilmente non appena è stato soddisfatto: quasi tutte le altre donne lo eccitano più di quella che già possiede, perciò desidera variare. Invece l'amore della donna aumenta proprio da quel momento. Ciò dipende dal fine della natura, la quale mira a conservare la specie e quindi a moltiplicarla il più possibile. L'uomo infatti può comodamente generare in un anno più di cento figli, se ha a disposizione altrettante donne: la donna invece, per quanti uomini abbia, potrebbe comunque mettere al mondo un solo figlio all'anno (a prescindere dalle nascite gemellari). Perciò l'uomo va continuamente alla ricerca di altre donne, mentre la donna si attacca saldamente a un unico uomo: la natura la spinge infatti a conservarsi, d'istinto e senza alcuna riflessione, colui che nutrirà e proteggerà la futura prole.

Il desiderio sessuale...

Il desiderio sessuale, soprattutto quando si concentra nell'innamoramento, fissandosi su una donna determinata, è la quintessenza dell'imbroglio di questo nobile mondo; perché promette cosi indicibilmente, infinitamente e straordinariamente molto, e mantiene poi così miserabilmente poco.

Barba e sesso

La barba, essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è oscena e per questo piace alle donne.

Sesso e contagio

La malattia venerea è un baluardo assai utile affinché l'impulso sessuale non acquisti troppo potere sull'uomo.

Si è fatta nelle scienze naturali una magnifica scoperta, che è una vera benedizione per il genere umano: si è trovato un mezzo con cui soddisfare i bisogni naturali senza correre pe ricolo, come è sempre stato finora, di infettarsi nei bordelli. Consiste in questo: si scioglie in un bicchiere d'acqua una dose di cloruro di calcio e dopo il coito vi si immerge il pene. In questo modo i veleni eventualmente assorbiti vengono completamente eliminati.

Il matrimonio

Il matrimonio è una trappola che la natura ci tende.

Il sesso femminile da quello maschile pretende e si aspetta tutto - ossia tutto ciò che desidera e di cui ha bisogno -, mentre da quello femminile il sesso maschile esige in primo luogo ed esplicitamente una sola cosa. Per questo si dovette stabilire la convenzione che il sesso maschile può ottenere da quello femminile quell'unica cosa solo se in cambio si prende cura di tutte le altre, quindi anche dei figli nati dall'unione: su tale convenzione si fonda il benessere dell'intero sesso femminile.

Non si sposa l'intelligenza

Il fine del matrimonio non è l'intrattenimento intellettuale, bensì la generazione dei figli: esso è un'unione dei cuori, non dei cervelli.

Per una donna, sostenere di essersi innamorata dell'intelligenza di un uomo è una pretesa vana e ridicola.

Malgrado le diversità

Sconcerta vedere che si legano appassionatamente in un vincolo matrimoniale un uomo e una donna le cui teste sono tra le più diverse della terra, per esempio lui grezzo, vigoroso e limitato, lei sensibile, fine, con senso estetico, ecc.; oppure lui geniale e colto, lei un'oca: eppure sono potentemente attratti e sembrano fatti l'uno per l'altra. La ragione è che qui è all'opera la Volontà in sé, il cui punto focale è l'altro polo, i genitali.

Matrimonio e parità di diritti

Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato.

Uomo ammogliato, uomo dimezzato

Nel nostro continente monogamico, ammogliarsi significa dimezzare i propri diritti e raddoppiare i doveri.

Matrimonio e felicità

I matrimoni felici sono, come si sa, rari; appunto perché è nella natura del matrimonio che il suo scopo principale non sia la generazione presente, ma quella futura. Aggiungerò comunque, a consolazione dei cuori teneri e innamorati, che talvolta all'amore sessuale passionale si accompagna un sentimento di tutt'altra origine, e cioè amicizia autentica, fondata sulla concordanza dei sentimenti, ma che per lo più compare solo quando l'amore sessuale vero e proprio si è spento nella sazietà.

Un errore di gioventù

La maggior parte degli uomini si lascia sedurre da un bel volto; infatti la natura li induce ad ammogliarsi facendo in modo che le donne mostrino a essi, tutto in una volta, il loro pieno splendore ovvero... facciano un «colpo a effetto»; e nasconde invece i molti guai che avranno in seguito: spese a non finire, preoccupazioni per i figli, un carattere bisbetico, cocciutaggini, invecchiamento e inacidimento nel giro di poco tempo, inganni, corna, capricci, attacchi isterici, amanti, diavoli e inferno.

Definisco perciò il matrimonio un debito che si contrae in gioventù e si paga nella vecchiaia.

Senza poligamia...

Poiché non esiste l'istituto della poligamia, gli uomini per metà della loro vita sono puttanieri e per l'altra metà cornuti; e le donne si dividono, di conseguenza, in tradite e traditrici.

Chi si ammoglia giovane, più tardi si trascina dietro una vecchia; a chi si ammoglia tardi toccano prima malattie veneree e poi corna.

Diritti e intelligenza

Quando le leggi concessero alle donne gli stessi diritti degli uomini, avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile.

Bene facevano i greci se davvero non davano alle donne il permesso di assistere agli spettacoli teatrali, almeno nei loro teatri si sarà potuto sentire qualcosa.

Solidarietà femminile

Fra uomini esiste, per natura, soltanto indifferenza; ma fra donne, già per natura, vi è inimicizia ... Anche solo incontrandosi per strada, si guardano a vicenda come guelfi e ghibellini.

Le preferenze

Le donne danno la preferenza agli uomini di età fra i trenta e i trentacinque anni, preferendoli perfino agli adolescenti, che pure rappresentano propriamente la massima bellezza umana. La ragione è che esse non sono guidate dal gusto, bensi dall'istinto, il quale riconosce nell'età suddetta l'acme della facoltà di procreare. In genere badano poco alla bellezza, specie a quella del viso: è come se assumessero solo su se stesse il compito di passarla al figlio.

La mancanza di intelligenza non guasta con le donne: è piuttosto l'intelligenza eccessiva, o addirittura il genio, che, non essendo normale, potrebbe avere un effetto sfavorevole. Perciò si vede spesso che, con le donne, un uomo brutto, stupido e rozzo ha più successo di un uomo colto, intelligente e amabile.

Paese che vai

In alcuni paesi vige la cattiva usanza per la quale le donne portano pesi sul capo, cosa che non può non avere un effetto negativo sul cervello (sull'intelletto).

Non seguire l'esempio di Petrarca...

Ci sono già stati non uno, bensì molti Petrarca che si son dovuti trascinar dietro per tutta la vita come una catena, come una palla di ferro al piede, la loro sete d'amore inappagata, affidando i loro sospiri alla solitudine dei boschi . Se la passione di Petrarca fosse stata soddisfatta, da quel momento in poi il suo canto sarebbe ammutolito, come quello degli uccelli non appena hanno deposto le uova.

A favore delle donne

Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto.

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