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Visualizzazione dei post da 2023

Ulrich von Hohensax

Impossibile non notarla: appena girato l'angolo della prima stanza della storia della Svizzera nel museo nazionale di Zurigo ci si para davanti una bellissima uniforme, Impossibile non incuriosirsi e sapere per lo meno a chi apparteneva Un'uniforme di gala ricostruita del capo mercenario Ulrich, Freiherr von Hohensax, con un tipico codino e un cappello di piume di struzzo. Il modello era lo stemma in vetro colorato Museo Nazionale Svizzero Ulrico de Sacco (Ulrich von Hohensax) era un diplomatico svizzero, comandante di truppe mercenarie e imprenditore militare. Ebbe una grandiosa carriera militare. Aveva appena 14 anni quando, intorno al 1476, partecipò alle Guerre di Borgogna . Divenne comandante dei mercenari in giovane età. All’apice della sua carriera guidò in veste di comandante confederato 20.000 guerrieri nelle guerre d’Italia. Ulrico de Sacco nasce nel castello di Forstegg (Sennwald, SG), attorno al 1460 (la data precisa è incerta). Poche sono le informazioni sulla sua

Il giullare di Carlo il temerario

Poco più di un anno fa avevo nominato com e "babau" il misterioso personaggio con il sacco e i campanelli nei pressi del castello di Thun. Passeggiando tra le viuzze della stessa cittadina più di un anno di distanza mi imbatto in delle strane maschere in vetrina. Un cartellino chiarisce il tutto:  "FULEHUNG Masque du fou du Duc Charles le Temeraire. Butin des Thunois de la bataille de Morat 1476"  ("FULEHUNG Maschera del buffone di corte di Carlo il Temerario. Bottino di Thun dalla battaglia di Morat 1476 ") Non posso fare a meno di comprare un calamita per il frigo che avevo tra le mani pochi minuti prima Fulehung Entrando nel negozio noto anche che nella decorazione per vetro appesa sulla vetrina é riportata la maschera. Chiedo lumi al negoziante, mi ribadisce si tratta del bottino di guerra e della maschera del buffone di corte. Chiedo dove sia l'originale e mi dice al castello che sto per visitare. Getto ancora uno sguardo nella vetrina: vedo le fo

L'abbazzia di Einsiedeln

Il colpo d'occhio da chi giunge dal paese di Einsideln é di sicuro effetto. Per avere una visuale "poulita" decido di recarmi di primo mattino all'abbazia di Einsideln, così da evitare le grandi folle di pellegrini e meno che affolleranno il posto. Lo sforzo vale la pena, ho preziosi istanti per godermi l'abbazzia in "solitudine", per un attimo é "tutta mia". Raro scatto senza pellegrini all'orizzonte Mi voglio prendere il mio tempo e dedicare la visita non solo all'abbazzia e alla famigerata madonna nera, ma approfitto per esplorare il più possibile questa enorme costruzione. Vista sulle scuderie. Poca gente qui, la gente come un buon gregge di ovini si riversa nell'abbazzia a sbucciarsi le ginocchia sui banche davanti all'immagine della madonna.  Conflitti di marca L'espressione conflitti di marca indica i Conflitti sullo sfruttamento di beni e sui confini tra singole comunità di valle, rispettivamente tra comuni o comunit

I giullari

Personaggio quantomeno grottesco quello del giullare, nell'immaginario collettivo é un omino con il classico vestito di colori sfarzosi con tanto di cappuccio con sonagli con l'unico compito di far ridere il re (principalmente) e la sua corte. Una descrizione tutto sommato abbastanza semplicistica. Anche la storia svizzera cozza contro questo personaggio, nella  battaglia del Morgarten , la sua azione però non influisce sul decorso degli avvenimenti. Sostanzialmente é proprio per questo incontro ravvicinato al Morgarten che mi chino su questo personaggio Testa di giullare-  ca. 1570 - incisione - Philip Galle (1537-1612) Dal dizionario del Medioevo di Barbero / Frugoni Dal provenzale joglar a sua volta dal latino iocularis, «colui che scherza, motteggia»: il termine appare nei testi del IX secolo come sinonimo di mimo o istrione, assumendo poi anche quello di giocoliere, saltimbanco, buffone, acrobata e cantastorie, esperto nel divertire il pubblico con la danza, la musica, o l

Caravaggio a Basilea

Come già sottolineato più volte la storia é al primo posto dei miei interessi questo non significa che non disdegno fare una capatina nelle materie adiacenti, la cugina diretta ad esempio: l'arte. Un esposizione temporanea tenuta a Basilea su Caravaggio può essere un ottima occasione per aprire una finestra su questa arricchente disciplina La mostra "Caravaggio e il suo tempo", curata da Pierluigi Carofano, presenta alcuni dei suoi capolavori che scandiscono un viaggio, dalla sua formazione in Lombardia alla sua affermazione a Roma e Napoli, fino agli ultimi anni della sua tragica esistenza. L'entrata alla mostra temporanea nella Hall 5 di Basilea Michelangelo Mensi nasce a Milano nel 1571, ma pochi anni dopo la peste colpisce la città lombarda e la famiglia Merisi si trasferisce a Caravaggio, piccola roccaforte della famiglia Sforza. La peste non risparmia né il padre né il nonno. All'età di 13 anni, il giovane Caravaggio entra nella bottega milanese di Simone Pe