Quando mia nonna mi chiedeva che avessi fatto tutta notte mentre mi vedeva rientrare all'alba la mia risposta standard era "ho messo via francobolli".
La risposta non era casuale in quanto mia nonna aveva questo hobby, che non mi ha trasmesso ma che comunque vedevo di buon occhio. Mettere le lettere e le cartoline nella bacinella d'acqua tiepida per far scollare i francobolli...ricordi di u tempo che fu
*sospiro*
Finito il giro del museo della comunicazione di Berna mi avvio verso la porta d'uscita. CI sono ancora un aopio di locali da visitare, da buon curioso che sono non posso permetermi di lasciarmi sfuggire l'occasione, chissà non trovi qualcosa di particolare.
E qualcosa di particolare c'é :
L'opera d'arte al centro della sala
Dopo uno sguardo all'opera al centro della sala, di cui mi sfugge il significato, ben presto mi rendo conto di essere di fronte ad uno smisurato archivio di francobolli: ci vorrebbe una giornata intera solo per spulciarlo.
Inizio ad aprire i pannelli a scorrimento, specialmente quelli marcati con una striscia gialla fosforescente, mi rendo conto da subito del mondo parallelo per gli appassionati di filatelia
Battaglia della Calva
Trovo una serie di 4 francobolli inerenti eventi di guerra / battaglia con i confederati come protagonisti.
Il fancobollo rosso presenta la scritta Calven 1499 alla base dei personaggi, la data particolare del 1499 é facilmente memorizzabile e si rifà alle guerre di Svevia, guerre mai approfondite ma il dettaglio della Calven può essere una buona occasione
Scopro così chel la battaglia della Calva (romancio chalavaina, tedesco Schlacht an der Calven) tra gli eserciti delle Tre Leghe e della Lega sveva avvenne il 22 maggio 1499 all'imbocco della Val Monastero, tra Tubre e Glorenza, in alta Val Venosta.
La causa diretta fu un'incursione tirolese sul convento di Müstair (11.2.1499) e una razzia tirolese nella Bassa Engadina (24.3.1499). Dopo inutili tentativi di invasione compiuti da soldati svevi a Sankt Luzisteig e in Prettigovia, Massimiliano concentrò l'attacco principale sul fianco orientale, nell'alta val Venosta, e fece sbarrare con una fortificazione la gola della Calven (oggi Alto Adige), cioè il passaggio più stretto all'entrata della val Monastero. Qui le truppe grigioni, grazie a una manovra di aggiramento, il 22 maggio riportarono una vittoria schiacciante. Benedikt Fontana, capitano della Lega Caddea, perse la vita in combattimento
In verde i confini svizzeri, in rosso i movimenti dei Confederati.
La battaglia della Calva, nella valle di Munster, durante la guerra di Svevia, il 22 maggio 1499. A sinistra, la Landsknechte della Lega Sveva in ritirata (croce di Sant'Andrea) e la Landwehr della Contea del Tirolo (aquila rossa). A destra, avanzano le truppe del Gotteshausbund (stambecco) e della Lega Grigia (bianco e nero).
La vittoria della battaglia della Calven rafforzò lo spirito d'indipendenza del giovane Stato repubblicano grigione.
Albergo Monte Prosa
Apro alcuni pannelli e meraviglia nel vedere alcuni francobolli legati al San Gottardo (tutto sommato abbastanza prevedibile) ma in particolare agli alberghi costruiti in vetta e gestiti da famose famiglie patrizie airolesi. Leggere questi cognomi mi fa sentire all'improvviso a casa
Dopo l'apertura della strada del passo nel 1830, il traffico aumentò enormemente.
Nel 1850, il viaggio da Lucerna a Milano durava 28 ore:
05:00 Partenza in battello da Lucerna
07:45 Spuntino mattutino a Flüelen, cambio in diligenza
13:00 Pranzo ad Andermatt e cambio dei cavalli
17:20 Spuntino serale ad Airolo
23:05 Cena a Bellinzona
07:00 Colazione e cambio di treno a Camerlata
08:55 Arrivo a Milano.
1880 - poco prima dell'apertura della ferrovia del Gottardo, i viaggiatori di passaggio erano più di 61.000.
L'Ospizio del Gottardo -
a sinistra, i resti dell'edificio più antico distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1799.
Felix Lombardi senior, nato nel 1791, proveniva da un'antica famiglia di Airolo, era Gran Consigliere e nel 1828 ottenne il monopolio della produzione di birra nel Canton Ticino. Nel 1841 assunse la gestione dell'Ospizio di San Gottardo dai frati cappuccini. Morì il 20 giugno 1863.
Suo figlio Felice rilevò l'ospizio nel 1861 e costruì l'Hotel Mont Prosa accanto ad esso nel 1866. Possedeva anche l'Hotel Piora sul lago Ritom e l'Hotel Lombardi ad Airolo. Suo fratello Vittorio era a capo della tipografia cantonale di Bellinzona e probabilmente stampò i francobolli dell'albergo. Il figlio di Felice, Gottardo - nomen est omen - gestì l'Hotel Mont Prosa dal 1884. Felice morì il 28 giugno 1901 a Piora. L'Ospizio del Gottardo rimase alla famiglia Lombardi fino al 1986, quando fu ceduto a una fondazione pubblica che vi istituì un Museo del Gottardo.
Oltre all'albergo sull'ospizio Felice Lombardi gestiva un albergo ad Airolo e uno nei pressi del Piora.
Da buon uomo di affari li rappresenta tutti e tre ma non solo, ai turisti offre cartoline già provvisti di francobolli. Pubblicità assicurata
Cartolina del 1907
Francobolli dell'ospizio del Gottardo con il monte Prosa al centro
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