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Il cavaliere teutonico nella danza della morte di N.Manuel

A chili, non al pezzo ma a chili. Sto parlando dei miei amati libri che stanno arricchendo la mia amata vita. Uscendo dalla Feltrinelli come amazzacaffé dopo l’abbuffata di libri che mi stavo portando alla cassa l’occhio mi cade su questa spettacolare copertina di una rivista medievale. Giusto il tempo di una sfogliatina e la rivista va ad aggiungersi agli 8.2kg (!) di libri acquistati

La copertina era un immagine a me ben nota: vista al museo di Berna ritrae una delle immagini della danza della morte, quanto basta per partire per un viaggio, un viaggio di approfondimento

Ubicazione della danza della morte di Berna

Step 1 capire la provenienza del dipinto. In questo caso molto facile in quanto ben scolpito nella mia mente dopo il primo incontro


Veduta a nord dell'ex convento domenicano di Berna e della sua chiesa. Estratto da un dipinto a olio di J.L. Aberli, copia di una veduta di Gregorius Sickinger
(1603-1707). Berna, Museo storico. 
La Danza della Morte si trovava dietro la lunga parete intonacata di colore chiaro.

Ricostruzione della Danse macabre sul muro interno del cimitero laico del convento domenicano di Berna.
Animazione digitale di Daniel Kilchhofer, estratto, 2003.

Museo storico di Berna

Una sala intera del museo di storia di Berna é dedicata alle immagini della morte.

Museo storico di Berna, sala dedicata alla danza della Morte di Berna

Albrecht Kauw 1649, da un dipinto di N.Manuel 1512/20 - Il cavaliere Teutonico
Museo storico di Berna
Fino al 1848 la colleggiale di Berna fu regolata dai cavalieri teutonici. 
Blasone in alto a destra: Rudolf von Fridingen

Der tod spricht zum Ritter/
Ritter Brüder Us Gottes Krafftl
Dem glouben hannd Jr vil gütts geschafft/
Vnnd ouch beschirmbt die Christen heit/
Den Tod versüchent mit Mannheit/
Der Ritter gibt antwortt./
Mit Türcken und Hejden han ]ch gstritten/
von den unglöübigen vil erlitten/
Aber mit keinem sterckeren han ich grungen
Der mich, alls der tod, hab bezwungen/

La morte si rivolge al cavaliere:
Fratello cavaliere per volontà di Dio, hai fatto molto per la fede
e hai protetto la cristianità
Rischiando coraggiosamente la tua vita.
Il cavaliere risponde:
Ho combattuto i turchi e i pagani
E ho sofferto molto dai miscredenti, 
ma non ho mai affrontato nulla di più forte della morte, 
che trionfa su di me.

Questa scena è stata donata da Rudolf von Fridingen, comandante dei Cavalieri Teutonici, proveniente da una nobile famiglia di Hegau. Dopo aver ricoperto la stessa carica a Samis-Wald dal 1503 al 1521, divenne capo della commenda di Köniz dei Cavalieri Teutonici.
A Sumiswald si è conservato un ritratto in vetro colorato di Rudolf von Fridingen, il che spiega perché si è sempre pensato che questo cavaliere teutonico fosse presente nella Danza della Morte di Berna.
La Commenda è la più piccola unità amministrativa dell'Ordine. I vasti possedimenti dell'ordine erano gestiti dagli hobereaux; le unità di medie dimensioni affidate ai comandanti erano costituite dai bailiwick, a loro volta composti da più commende

Ordine dei Cavalieri Teutonici

Nel 1484/85, con l'aiuto del Papa, il Consiglio bernese riuscì a estromettere da Köniz i Cavalieri Teutonici che in precedenza amministravano la cura delle anime nella collegiata e riuscì a porre sotto il loro controllo il capitolo di San Vincenzo. La cesura visiva creata dalla rappresentazione del cavaliere teutonico in due intervalli della Danza della Morte va sicuramente intesa come una chiara dichiarazione di potere. Inoltre, le strofe ad essa associate celebrano l'impegno per la conservazione della vera fede. All'epoca della creazione della Danza macabra bernese, la minaccia dei Turchi era pressante: avrebbero conquistato Gerusalemme nel 1517 e cacciato gli Ospitalieri da Rodi nel 1522; nel 1529, le loro truppe avrebbero attraversato i Balcani fino a Vienna, che fu assediata nell'autunno dello stesso anno.

All'epoca di Niklaus Manuel, l'Ordine dei Cavalieri Teutonici aveva già perso da tempo il suo potere. Fondato in Palestina nel 1198/99, aveva due vocazioni: la lotta contro i pagani e l'ospitalità. Dal 1225/26, ma soprattutto dal 1231 in poi, l'ordine si impadronì di immensi territori a spese dei pagani nell'Europa orientale, soprattutto in Prussia e fino alla Livonia. Concentrando nelle loro mani la maggior parte del commercio di grano e ambra, i Cavalieri Teutonici divennero ricchi e potenti. Inoltre, raccoglievano indulgenze per le Crociate. 

Le sconfitte del 1271 e del 1291 li privarono di gran parte dei loro possedimenti nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo. Nel corso del XIV e XV secolo, l'Ordine perse la maggior parte dei suoi possedimenti a favore dell'Impero, delle città e della corona polacca. Questo portò alla creazione dei loro possedimenti in Prussia e Livonia. Di quelli al di fuori dell'Impero non rimase praticamente nulla. Nel 1494, l'Ordine fu finalmente integrato nell'Impero, rendendo il Gran Maestro dell'Ordine in Germania un luogotenente dell'Imperatore. Nel 1524, il Gran Maestro dell'Ordine trasformò i possedimenti prussiani dell'Ordine in un ducato, che passò sotto la sovranità del Re di Polonia.

Rivista Medioevo

Ma la rivista da dove tutto é partito che altre informazioni fornisce?

La creazione dell'Ordine Teutonico rientra nel piú ampio fenomeno degli ordini religioso-militari costituiti all'indomani della prima crociata. La formazione di queste congregazioni di «monaci-guerrieri», autorizzati non solo a pregare, ma anche a combattere in difesa della fede - e agli ordini del papa - si inserisce, storicamente, nel tentativo, perseguito dal clero cattolico fin dall'Alto Medioevo, di disciplinare la violenza della feudalità, indirizzandola verso finalità etiche piú alte, anche di tipo spirituale. Si pensi al fenomeno delle «tregue» o «paci di Dio» e alla stessa crociata, istituto associato a quello dell'indulgenza, ossia alla possibilità, da parte del clero, di rimettere i peccati
- purché debitamente confessati - cancellando la penitenza dovuta, in cambio del compimento di opere meritorie a favore della Chiesa.


Rispetto ad altri ordini- come gli Ospitalieri o i Templari -, i Teutonici ebbero fin da subito alcune particolarità.
Il loro bacino di reclutamento fu sempre «tedesco», cioè limitato a individui di sesso maschile e di origine germanica, di almeno 14 anni, celibi, di ascendenza nobile e senza pendenze giudiziarie o debitorie, moralmente e fisicamente integri. Quindi, rispetto ad altre organizzazioni simili, l'ordine non ebbe mai aspirazioni cosmopolite e, fin dai primi tempi, teatro delle imprese dei Teutonici non fu solo la Terra Santa, ma anche l'Europa orientale. Infatti, il baricentro militare e amministrativo dell'ordine fu, sempre di più, 
spostato verso occidente, anziché oriente e, con la caduta degli Stati crociati, alla fine del XIII secolo, la vocazione militare dell'istituzione soppiantò quasi totalmente quella assistenziale a favore dei pellegrini gerosolimitani.

L'organizzazione istituzionale dei Teutonici era simile a quella di congregazioni analoghe e la vita dei suoi membri era disciplinata da una regola, ricalcata su quella dei Templari, a sua volta modellata sulla regola degli ordini di ispirazione agostiniana. Trattandosi di «monaci-guerrieri», il tempo della preghiera era limitato dalle incombenze belliche e dalle esercitazioni militari.
L'alimentazione dei «monaci-guerrieri», inoltre, prevedeva il consumo di carne, generalmente proibito ai semplici religiosi.


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