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Napoleone di Ridley Scott

Troppo invitante, troppo accattivante per non andarci; difficile tenere le attese basse dopo aver visto le locandine e i trailer accattivanti.


Decido di andare a leggere un paio di recensioni, sicuro del fatto che non sono uno che si lascia influenzare.

Critica storica #1

Per parlare di Napoleon di Ridley Scott è bene iniziare con una premessa derivata da delle recenti dichiarazioni al The Times del regista britannico.

Scott, rispondendo a una domanda riguardante la scena in cui l’esercito guidato da Napoleone colpisce con delle palle di cannone le piramidi di Giza in Egitto, spiega: “I don’t know if he did that, but it was a fast way of saying he took Egypt”

"Non so se lo abbia fatto, ma mi sembrava un modo veloce per mostrare che lui avesse conquistato l'Egitto"

Critica storica #2

Ridley Scott ha svelato "ci sono 10.000 libri su Napoleone e sono pieni sia di verità che di congetture. Ma ho lasciato la lettura dei libri al povero bastardo che doveva scrivere la sceneggiatura"

L'opinione di un appassionato dilettante (ovvero io)

Provateci voi a raccontare una vita così densa come quella di Napoleone in 158 minuti! Troppo piena, troppo colma di episodi che se condensati in 158 minuti inevitabilmente rischiano di tralasciare diverse sfaccettature e dettagli per gli osservatori più meticolosi.

Sarebbe stato più facile, e forse consono, fare una serie; si proprio come quelle di Netflix, e questa volta sarebbe una serie giustificatissima (questo per chi sostiene che oggi si fanno troppe serie, opinione che appoggio). 

Se si voleva fare un colossal epico e privo di critiche storiche, perché "più facile" da gestire e senza forzature dovute ai tempi cinematografici poteva essere ad esempio (Episodio X) "L'invasione della Russia", oppure (Episodio Y) " Dall'Elba a Waterloo"

Facendo Austerlitz

Preso atto di questo torniamo a quello "che é" e lasciamo da parte quello che "sarebbe potuto stare".

Le scene di combattimento sono epiche e coinvolgenti, proprio come ce lo si aspettava. Come riportato in precedenza anche qui ritorna la regola del "riassunto" per motivi di tempo. Questi momenti "clou" del film sono collegati nella linea del tempo da scene, o meglio ancora sketch della vita privata di Napoleone, una parte politica ed una parte sentimentale.

Ho il piacere di vedere Robespierre con la mandibola fracassata (dettaglio "wow, allora in qualcosa é stato fedelissimo alla storia") mentre viene portato alla ghigliottina, ma ancor più piacere nel vedere alcune scene "nude e crude" di sesso; ma non di quelle standard, piuttosto di sesso animale e leggermente depravato.

Le svolte della vita

Altra scena immancabile  dell’auto incoronamento a imperatore nel Notre Dame di Parigi. Trattasi né più né meno della versione animata del celeberrimo quadro di David. 

Incoronazione di Napoleone I, Jacques-Louis David (particolare).

Scott però trova il tempo per rallentare la trama in maniera vertiginosa, come quella mosca che si posa sulla tazza dell'imperatore a Sant'Elena. Mi ha ricordato molto la scena iniziale di "c'era una volta il west" dove una mosca é protagonista indiscussa dei primi minuti di pellicola. 

Per concludere: non é un film documentario, ma lo si sapeva, non é nemmeno un film con una storia d'amore forzata nella trama che male si amalgama con il fil rouge e questo era meno scontato. Fa discutere, e come diceva il detto "preoccupati quando nessuno parlerà di te"

Insomma: voi avreste fatto di meglio?

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