Si ammettiamolo arte vs storia é un derby, proprio come Rolling Stones - Beatles o Lego - Playmobil.
Sono tutte cose simili ma diverse, una preferenza é d'obbligo. Dopo avervi rilevato che le seconde scelte sopra sono le mie preferite passo oltre; malgrado questo non significa che non abbia qualche canzone dei Rolling Stones nel mio telefono / qualche figurina storica dei Playmobil sulla mia libreria. È con questo atteggiamento che mi appresto a varcare la soglia del museo d'arte di Zurigo. Da buon curioso che sono, sono pronto a lasciarmi meravigliare e sorprendere.
Infatti già quello che mi aspetta all'esterno vicino all'entrata vale il prezzo del biglietto (non pagato tra l'altro). Si tratta di una porta di Rodin, dopo breve ricerca scopro che ce ne sono deivrse e tutte uguali in quanto provenienti tutte dallo stesso stampo
Dettaglio della porta di Rodin, in altro al centro il pensatore. La porta dell'inferno è una scultura incompiuta di Auguste Rodin, sul quale lo scultore lavorò per più di trent'anni fino alla morte
Riporto quindi le opere che più mi hanno colpito, ogni immagine é una foto dell'originale esposto
Edouard Manet, 1832-1883 / Il suicidio
Giovanni Antonio Canaletto / L'ingresso del Canal Grande verso la Riva degli Schiavoni
Pierre Puvis de Chavannes, 1824-1898 / Il figlio prodigo, 1879
Memore di una delle poche novelle che udivo in chiesa quando la nonna mi obbligava a presenziare
Gustave Courbet, 1819-1877 / paesaggio invernale con cervi nei pressi di un fiume 1866
Giovanni Segantini 1858-1899 / Pascoli alpini 1893-1894
Giovanni Segantini 1858-1899 / Ragazza che fa la calza , 1888
Pipilotti Rist / Experimental Art Installations
Max Enrst, 1891-1976 / Le gabbie sono sempre immaginarie, 1925
Alberto Giacometti, il cane
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