Uno della tipologia preferita dei giri sono quelli senza una meta definita, i tipici percorsi in retta in cui ci si può fermare in quasi qualsiasi punto del percorso per poi strisciare su un mezzo pubblico verso casa.
Anche i giri ad anello, o semi anello possono avere un certo margine di libertà, il grado di libertà risiede nella tappe intermedie; a dipendenza di svariati fattori quali tempo, evoluzione forma fisica e condizioni metereologiche.
Quindi, metti di uscire alle 06:00 di casa in una limpida domenica di inizio luglio ae alle ore 07:00 aver già compiuto una delle due grandi salite della giornata...beh, ci si può giocare dentro mica male
Ore 07:00 zona San Giacomo
La giornata é già guadagnata
Al passo del San Giacomo dei fiori ovattati con le luci dell'alba sembrano salutare..
un ora dopo e vedo le montagne specchiarsi in uno dei due laghetti Boden
I colori del secondo laghetto lasciano senza fiato, questa piccola deviazione non prevista in origine é indimenticabile
Dato l'orario aggiungo un ulteriore deviazione, obiettivo cascate del Toce, la voglia é tanta, prndo il primo sentiro che scende dopo aver costeggiato il lago Kastel, é segnalato sia sulle carte e c'é persino un cartello. Incredibilemnte dopo un decina di minuti devo risalire, il sentiero si interrompe nel punto in cui deve attraversare due riali, troppo rischioso rischiare di farsi male.
Poco più avanti un secondo sentiero scende, é molto ripido e a tratti esposto, però da un buono scorcio sulla valle sottostante
Sulla destra il villaggio di Riale con la caratteristica chiesetta.
Più in alto la diga di Morasco, nel pomeriggio é di la che mi dirigerò
Alle 11:00 circa sono alle cascate del Toce, o meglio, esattamente sopra le cascate del Toce, probabilmente non il punto ideale per ammirarle in tutta la sua magnificenza, ma lo scorcio sulla valle é comunque degno di nota
Non posso fare a meno di gettare un occhio nella chiesetta, dove scorgo una madonna immersa in un ambiente alpino invernale.
Dopo una pausa refrigerante a Riale si rampa di buona lena la diga di Morasco
e come un treno proseguo verso il Bättelmatt, il piano ai piedi della vera sfida odierna, il passo del Griess
Il passo del Griess visto dal Bättelmatt, da qui questa parete sembra fattibile, il sentiero sale prima a sinistra per poi passare a fianco dello spuntone di roccia e passare alla destra. Da qui sembrerebbe che una volta raggiunto lo spuntone il più sia fatto e invece é da li in avanti che il sentiero sale in maniera vertiginosa...
Dopo un ora giungo sul passo, la vista sul Bättelmatt e il lago di Morasco é magica...
Come se non bastasse, alle nostre spalle un altro scenario se possibile ancora più spettacolare mi si staglia di fronte; il lago del Griess con il classico colore dell'acqua da ghiacciaio, che fa capolino in alto a sinistra
Un ultimo sguardo dal passo del Corno, con omonimo laghetto prima di raggiungere l'ultima meraviglia della giornata...
La scaglia di corno esce sempre bene, é un soggetto sicuro, con qualsiasi luce e qualsiasi tempo
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